Scrutatio

Sabato, 15 giugno 2024 - Santa Germana ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 9


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 E DAVIDE disse: Evvi più alcuno che sia rimasto della casa di Saulle, acciocchè io usi benignità inverso lui per amor di Gionatan?1 David disse: « Rimane ancora qualcuno della casa di Saul, che io gli faccia del bene per amore di Gionata? »
2 Ora, nella casa di Saulle vi era un servitore, il cui nome era Siba, il qual fu chiamato a Davide. E il re gli disse: Sei tu Siba? Ed egli disse: Tuo servitore.2 Essendovi della casa di Saul un servo chiamato Siba, il re lo chiamò a sè, e gli disse: « Sei tu Siba? » Ed egli rispose: « Sono io tuo servo ».
3 E il re disse: Non vi è egli più alcuno della casa di Saulle, ed io userò inverso lui la benignità di Dio? E Siba disse al re: Vi è ancora un figliuolo di Gionatan, ch’è storpiato de’ piedi.3 E il re a lui: « V'è rimasto nessuno della casa di Saul, che gli usi la misericordia di Dio? » Siba rispose: « E' rimasto un figlio di Gionata, storpio ».
4 E il re gli disse: Dove è egli? E Siba disse al re: Ecco, egli è in casa di Machir, figliuolo di Ammiel, in Lo-debar.4 « Dov'è? » disse David. Siba rispose: « Ecco, è a Lodobar, nella casa di Machir figlio di Ammiel ».
5 E il re Davide mandò a prenderlo dalla casa di Machir, figliuolo di Ammiel, da Lo-debar.5 Allora il re David mandò a Lodobar, a prenderlo dalla casa di Machir, figlio di Ammiel.
6 E quando Mefiboset, figliuolo di Saulle, fu venuto a Davide, si gittò in terra sopra la sua faccia, e si prosternò. E Davide disse: Mefiboset. Ed egli disse: Ecco il tuo servitore.6 Giunto alla presenza di David, Mifiboset, figlio di Gionata figlio di Saul, si prostrò bocconi per terra e lo adorò. E David disse: « Mifiboset ». Egli rispose: « Ecco qui il tuo servo ».
7 E Davide gli disse: Non temere; perciocchè io del tutto userò inverso te benignità, per amor di Gionatan, tuo padre, e ti restituirò tutte le possessioni di Saulle, tuo padre; e, quant’è a te, tu mangerai del continuo alla mia tavola.7 David gli disse: « Non temere, perchè io ti farò grande misericordia per amore di Gionata tuo padre, ti restituirò tutti i poderi di Saul tuo avo, e tu mangerai sempre alla mia mensa ».
8 E Mefiboset s’inchinò, e disse: Che cosa è il tuo servitore, che tu abbia riguardato ad un can morto, qual sono io?8 Mifiboset disse, prostrandosi: « Chi sono io tuo servo, perchè ti rivolga ad un cane morto qual sono io? »
9 Poi il re chiamò Siba, servitore di Saulle, e gli disse: Io ho donato al figliuolo del tuo signore tutto quello che apparteneva a Saulle, ed a tutta la sua casa.9 David allora chiamò Siba servo di Saul, e gli disse: « Tutto quello che apparteneva a Saul e tutta la sua casa, l'ho dato al figlio del tuo signore:
10 Tu adunque, co’ tuoi figliuoli e servitori, lavoragli la terra, e ricogline la rendita; acciocchè il figliuolo del tuo signore abbia di che sostentarsi; ma, quant’è a Mefiboset, figliuolo del tuo signore, egli mangerà del continuo alla mia tavola. Or Siba avea quindici figliuoli e venti servitori.10 lavorate adunque la sua terra per lui, tu, i tuoi figli e i tuoi servi, tu porterai al figlio del tuo signore alimenti per nutrirsi; ma Mifiboset, figlio del tuo signore, mangerà sempre alla mia mensa ». Or Siba aveva quindici figli e venti servi.
11 E Siba disse al re: Il tuo servitore farà secondo tutto quello che il re, mio signore, ha comandato al suo servitore. Ma, quant’è a Mefiboset, disse il re, egli mangerà alla mia tavola, come uno de’ figliuoli del re.11 E Siba disse al re: « Il tuo servo farà, o re mio signore, come tu hai comandato al tuo servo, e Mifiboset mangerà alla mia mensa, come uno dei figli del re ».
12 Or Mefiboset avea un figliuolo piccolo, il cui nome era Mica; e tutti quelli che stavano in casa di Siba erano servitori di Mefiboset.12 Or Mifiboset aveva un figlio piccolo chiamato Mica, e tutta la famiglia della casa di Siba serviva Mifiboset.
13 E Mefiboset dimorava in Gerusalemme; perciocchè egli mangiava del continuo alla tavola del re; ed era zoppo de’ due piedi13 Però Mifiboset stava in Gerusalemme, perchè mangiava sempre alla mensa del re, ed era zoppo ai due piedi.