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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Genesi 26


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 OR vi fu fame nel paese, oltre alla prima fame ch’era stata al tempo di Abrahamo. E Isacco se ne andò ad Abimelecco, re de’ Filistei, in Gherar.1 Venne una carestia nella terra, dopo quella che c’era stata ai tempi di Abramo, e Isacco andò a Gerar presso Abimèlec, re dei Filistei.
2 E il Signore gli apparve, e gli disse: Non iscendere in Egitto; dimora nel paese che io ti dirò.2 Gli apparve il Signore e gli disse: «Non scendere in Egitto, abita nella terra che io ti indicherò,
3 Dimora in questo paese, ed io sarò teco, e ti benedirò; perciocchè io darò a te, ed alla tua progenie, tutti questi paesi; ed atterrò ciò che io ho giurato ad Abrahamo tuo padre.3 rimani come forestiero in questa terra e io sarò con te e ti benedirò: a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre.
4 E moltiplicherò la tua progenie, talchè sarà come le stelle del cielo; e darò alla tua progenie tutti questi paesi; e tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie.4 Renderò la tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e concederò alla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni della terra si diranno benedette nella tua discendenza;
5 Perciocchè Abrahamo ubbidì alla mia voce ed osservò ciò che io gli avea imposto di osservare, i miei comandamenti, i miei statuti, e le mie leggi5 perché Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciò che io gli avevo prescritto: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi».
6 E Isacco adunque dimorò in Gherar.6 Così Isacco dimorò a Gerar.
7 E le genti del luogo lo domandarono della sua moglie. Ed egli disse: Ella è mia sorella; perciocchè egli temeva di dire: Ella è mia moglie; che talora le genti del luogo non l’uccidessero per cagion di Rebecca; perciocchè ella era di bell’aspetto.7 Gli uomini del luogo gli fecero domande sulla moglie, ma egli disse: «È mia sorella»; infatti aveva timore di dire: «È mia moglie», pensando che gli uomini del luogo lo avrebbero potuto uccidere a causa di Rebecca, che era di bell’aspetto.
8 Or avvenne che, dopo ch’egli fu dimorato quivi alquanti giorni, Abimelecco, re de’ Filistei, riguardando per la finestra, vide Isacco, che scherzava con Rebecca, sua moglie.8 Era là da molto tempo, quando Abimèlec, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide Isacco scherzare con la propria moglie Rebecca.
9 E Abimelecco chiamò Isacco, e gli disse: Ecco, costei è pur tua moglie; come adunque hai tu detto: Ell’è mia sorella? E Isacco gli disse: Perciocchè io diceva: E’ mi convien guardare che io non muoia per cagion d’essa.9 Abimèlec chiamò Isacco e disse: «Sicuramente ella è tua moglie. E perché tu hai detto: “È mia sorella”?». Gli rispose Isacco: «Perché mi son detto: che io non abbia a morire per causa di lei!».
10 E Abimelecco gli disse: Che cosa è questo che tu ci hai fatto? per poco alcuno del popolo si sarebbe giaciuto con la tua moglie, e così tu ci avresti fatto venire addosso una gran colpa.10 Riprese Abimèlec: «Perché ti sei comportato così con noi? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa».
11 E Abimelecco fece un comandamento a tutto il popolo, dicendo: Chiunque toccherà quest’uomo, o la sua moglie, del tutto sarà fatto morire11 Abimèlec diede quest’ordine a tutto il popolo: «Chi tocca quest’uomo o sua moglie sarà messo a morte!».
12 E Isacco seminò in quel paese; e quell’anno trovò cento per uno. E il Signore lo benedisse.12 Isacco fece una semina in quella terra e raccolse quell’anno il centuplo. Il Signore infatti lo aveva benedetto.
13 E quell’uomo divenne grande, e andò del continuo crescendo, finchè fu sommamente accresciuto.13 E l’uomo divenne ricco e crebbe tanto in ricchezze fino a divenire ricchissimo:
14 Ed avea gregge di minuto bestiame, ed armenti di grosso, e molta famiglia; e perciò i Filistei lo invidiavano.14 possedeva greggi e armenti e numerosi schiavi, e i Filistei cominciarono a invidiarlo.
15 Laonde turarono, ed empierono di terra tutti i pozzi che i servitori di suo padre aveano cavati al tempo di Abrahamo.15 Tutti i pozzi che avevano scavato i servi di suo padre ai tempi di Abramo, suo padre, i Filistei li avevano chiusi riempiendoli di terra.
16 E Abimelecco disse ad Isacco: Partiti da noi; perciocchè tu sei divenuto molto più possente di noi.16 Abimèlec disse a Isacco: «Vattene via da noi, perché tu sei molto più potente di noi».
17 Isacco adunque si partì di là, e tese i padiglioni nella Valle di Gherar, e dimorò quivi.17 Isacco andò via di là, si accampò lungo il torrente di Gerar e vi si stabilì.
18 E Isacco cavò di nuovo i pozzi d’acqua, che erano stati cavati al tempo di Abrahamo, suo padre, i quali i Filistei aveano turati dopo la morte di Abrahamo; e pose loro gli stessi nomi che suo padre avea lor posti.18 Isacco riattivò i pozzi d’acqua, che avevano scavato i servi di suo padre, Abramo, e che i Filistei avevano chiuso dopo la morte di Abramo, e li chiamò come li aveva chiamati suo padre.
19 E i servitori d’Isacco cavarono in quella valle, e trovarono quivi un pozzo d’acqua viva.19 I servi di Isacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva.
20 Ma i pastori di Gherar contesero co’ pastori d’Isacco, dicendo: Quest’acqua è nostra. Ed esso nominò quel pozzo Esec; perciocchè essi ne aveano mossa briga con lui.20 Ma i pastori di Gerar litigarono con i pastori di Isacco, dicendo: «L’acqua è nostra!». Allora egli chiamò il pozzo Esek, perché quelli avevano litigato con lui.
21 Poi cavarono un altro pozzo, e per quello ancora contesero; laonde Isacco nominò quel pozzo Sitna.21 Scavarono un altro pozzo, ma quelli litigarono anche per questo ed egli lo chiamò Sitna.
22 Allora egli si tramutò di là, e cavò un altro pozzo, per lo quale non contesero; ed egli nominò quel pozzo Rehobot; e disse: Ora ci ha pure il Signore allargati, essendo noi moltiplicati in questo paese.22 Si mosse di là e scavò un altro pozzo, per il quale non litigarono; allora egli lo chiamò Recobòt e disse: «Ora il Signore ci ha dato spazio libero, perché noi prosperiamo nella terra».
23 Poi di là salì in Beerseba.23 Di là salì a Bersabea.
24 E il Signore gli apparve in quella stessa notte, e gli disse: Io son l’Iddio di Abrahamo, tuo padre; non temere; perciocchè io son teco, e ti benedirò, e moltiplicherò la tua progenie, per amor di Abrahamo mio servitore.24 E in quella notte gli apparve il Signore e disse:
«Io sono il Dio di Abramo, tuo padre;
non temere, perché io sono con te:
ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza
a causa di Abramo, mio servo».
25 Ed egli edificò quivi un altare, ed invocò il Nome del Signore, e tese quivi i suoi padiglioni; e i suoi servitori cavarono quivi un pozzo25 Allora egli costruì in quel luogo un altare e invocò il nome del Signore. Lì piantò la tenda, e i servi di Isacco scavarono un pozzo.
26 E Abimelecco andò a lui da Gherar, insieme con Ahuzat suo famigliare, e con Picol capo del suo esercito.26 Intanto Abimèlec da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzàt, suo consigliere, e Picol, capo del suo esercito.
27 E Isacco disse loro: Perchè siete voi venuti a me, poichè mi odiate, e mi avete mandato via d’appresso a voi?27 Isacco disse loro: «Perché siete venuti da me, mentre voi mi odiate e mi avete scacciato da voi?».
28 Ed essi dissero: Noi abbiamo chiaramente veduto che il Signore è teco; laonde abbiamo detto: Siavi ora giuramento fra noi; fra noi e te, e facciamo lega teco:28 Gli risposero: «Abbiamo visto che il Signore è con te e abbiamo detto: vi sia tra noi un giuramento, tra noi e te, e concludiamo un’alleanza con te:
29 Se giammai tu ci fai alcun male; come ancora noi non ti abbiamo toccato; e non ti abbiam fatto se non bene, e ti abbiamo rimandato in pace; tu che ora sei benedetto dal Signore.29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non del bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore».
30 Ed egli fece loro un convito; ed essi mangiarono e bevvero.30 Allora imbandì loro un convito e mangiarono e bevvero.
31 E, levatisi la mattina seguente a buon’ora, giurarono l’uno all’altro. Poi Isacco li accommiatò; ed essi si partirono da lui amichevolmente.31 Alzatisi di buon mattino, si prestarono giuramento l’un l’altro, poi Isacco li congedò e partirono da lui in pace.
32 In quell’istesso giorno, i servitori d’Isacco vennero, e gli fecero rapporto di un pozzo che aveano cavato; e gli dissero: Noi abbiam trovato dell’acqua.32 Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: «Abbiamo trovato l’acqua».
33 Ed egli pose nome a quel pozzo Siba; perciò quella città è stata nominata Beerseba fino ad oggi33 Allora egli lo chiamò Siba: per questo la città si chiama Bersabea ancora oggi.
34 Or Esaù, essendo d’età di quarant’anni, prese per moglie Iudit, figliuola di Beeri Hitteo; e Basmat, figliuola di Elon Hitteo.34 Quando Esaù ebbe quarant’anni, prese in moglie Giuditta, figlia di Beerì l’Ittita, e Basmat, figlia di Elon l’Ittita.
35 Ed esse furono cagione di amaritudine d’animo a Isacco ed a Rebecca35 Esse furono causa d’intima amarezza per Isacco e per Rebecca.