Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Siracide 18


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo.
1 Colui che vive in eterno, creoe tutte le cose insieme. Iddio solo sarae giustificato, e permane re invitto in eterno.
2 Il Signore soltanto è riconosciuto giusto
e non c’è altri al di fuori di lui.
2 Chi sarae sufficiente a narrare le opere sue?
3 Egli regge il mondo con il palmo della mano
e tutto obbedisce alla sua volontà;
con il suo potere egli è il re di tutte le cose
e in esse distingue il sacro dal profano.
3 Chi cercherae le maraviglie sue?
4 A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può esplorare le sue grandezze?
4 Chi racconterae la virtude della grandezza sua? e chi aggiugnerae a narrare la misericordia sua?
5 La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
5 Non si possono scemare e accrescere (per uomo) nè trovare le maraviglie di Dio.
6 Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere,
non è possibile scoprire le meraviglie del Signore.
6 Quando l' uomo averà consumato, allora comincerà; e quando l' uomo si riposerà, allora adoperrae.
7 Quando l’uomo ha finito, allora comincia,
quando si ferma, allora rimane perplesso.
7 Che è l'uomo, e che è la grazia sua? e che è bene, o che è male di colui?
8 Che cos’è l’uomo? A che cosa può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
8 Il numero dei dì dell' uomo, sì come fosse molto, in cento anni; sì come gocciola d'acqua di mare, e sì come il sassolino della rena, così sono piccioli (li dì e) gli anni nel dì del secolo.
9 Quanto al numero dei giorni dell’uomo, cento anni sono già molti,
ma il sonno eterno di ognuno è imprevedibile a tutti.
9 Per questo è Iddio paziente in loro, e sparge sopra loro la misericordia sua.
10 Come una goccia d’acqua nel mare e un granello di sabbia,
così questi pochi anni in un giorno dell’eternità.
10 Vide la presunzione del cuore loro, che è rea; e conobbe la sovversione loro, che è malvagia.
11 Per questo il Signore è paziente verso di loro
ed effonde su di loro la sua misericordia.
11 Però (che) adempiè la misericordia in loro, e mostrò loro la via della dirittura.
12 Vede e sa che la loro sorte è penosa,
perciò abbonda nel perdono.
12 La misericordia dell' uomo è circa del prossimo suo; ma la misericordia di Dio sì è sopra tutta la carne.
13 La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo,
la misericordia del Signore ogni essere vivente.
Egli rimprovera, corregge, ammaestra
e guida come un pastore il suo gregge.
13 Colui che ha misericordia, ammaestra e insegna, sì come lo pastore la greggia sua.
14 Ha pietà di chi si lascia istruire
e di quanti sono zelanti per le sue decisioni.
14 Colui che riceve la dottrina della misericordia, è misericorde; colui anco che si affretta (d' andare) nelli giudicii suoi.
15 Figlio, nel fare il bene non aggiungere rimproveri
e a ogni dono parole amare.
15 Figliuolo, non ti lamentare nelli beni, e non dare tristizia di mala parola a ciò che tu dài.
16 La rugiada non mitiga forse il calore?
Così una parola è migliore del dono.
16 Or non refrigeroe la rugiada l' arsura? e così la parola è meglio che quello ch' è dato.
17 Ecco, una parola non vale più di un dono ricco?
Ambedue si trovano nell’uomo caritatevole.
17 Vale la parola sopra il bene donato; la parola e il dono sì sono all' uomo giustificato.
18 Lo stolto rimprovera senza riguardo,
il dono dell’invidioso fa lacrimare gli occhi.
18 Lo stolto spiacevolmente rimproverrae; il dono del matto fae languire gli occhi.
19 Prima di parlare, infórmati,
cùrati ancor prima di ammalarti.
19 Anzi il giudicio apparecchia la giustizia a te; e in prima che tu favelli, impara.
20 Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.
20 Anzi che infermi apparecchia la medicina, e inanzi che tu vegna al giudicio esamina te medesimo, e troverai pietade nel conspetto di Dio.
21 Umìliati, prima di cadere malato,
e quando hai peccato, mostra pentimento.
21 Anzi la infirmitade umìliati, e nel tempo della infirmitade mostra la conversazione tua.
22 Nulla ti impedisca di soddisfare un voto al tempo giusto,
non aspettare fino alla morte per sdebitarti.
22 Adora sempre, e non temere di giustificarti (sempre) infino alla morte; però che il pagamento di Dio permane in eterno.
23 Prima di fare un voto prepara te stesso,
non fare come un uomo che tenta il Signore.
23 Inanzi la orazione apparecchia l' anima tua; e non essere sì come l' uomo che tenti Iddio.
24 Ricòrdati della collera nei giorni della fine,
del tempo della vendetta, quando egli distoglierà lo sguardo da te.
24 Ricordati dell' ira nel dì della fine; e fa nella conversazione tua, opera di retribuzione.
25 Ricòrdati della carestia nel tempo dell’abbondanza,
della povertà e dell’indigenza nei giorni della ricchezza.
25 Ricordati della povertade nel tempo dell' abbondanza, e delle necessitadi della povertade nel die della ricchezza.
26 Dal mattino alla sera il tempo cambia,
tutto è effimero davanti al Signore.
26 Dalla mattina al vespro si muterà il tempo; e tutte queste cose sono create nel conspetto di Dio.
27 Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa,
nei giorni del peccato si astiene dalla colpa.
27 L'uomo savio in tutte le cose teme, e nel dì de' peccatori si guarderae dalla pigrizia.
28 Ogni uomo assennato conosce la sapienza
e rende omaggio a colui che la trova.
28 Ogni scaltrito conosce la sapienza, e confesseralla a colui che l'averae trovata.
29 Quelli istruiti nel parlare, anch’essi diventano saggi,
effondono come pioggia massime adeguate.
Vale più la fiducia in un unico Signore
che aderire a un morto con un cuore morto.
29 E li sensati in parole e fatti saviamente adoperarono, e intesono la veritade e giustizia, e impetrarono proverbii e giudicii.
30 Non seguire le passioni,
poni un freno ai tuoi desideri.
30 Non andare dietro alla concupiscenza, e pàrtiti dal tuo desiderio.
31 Se ti concedi lo sfogo della passione,
essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici.
31 Se tu concederai all' anima tua la sua concupiscenza, ella farà di te rallegrare li nimici tuoi.
32 Non rallegrarti per i molti piaceri,
per non impoverirti con i loro costi.
32 Non ti dilettare nelle turbe nè nelli pochi; però ch' egli è continuo il fallire di coloro.
33 Non ridurti in miseria per i debiti dei banchetti,
quando non hai nulla nella borsa,
perché sarà un’insidia alla tua propria vita.
33 Non sarai mezzano nella contenzione della prestanza; tu non hai alcuna cosa nel mondo; sarai invidioso alla vita tua.