Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Sapienza 6


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Ascoltate dunque, o re, e cercate di comprendere;
imparate, o governanti di tutta la terra.
1 La sapienza è migliore che le forze; e l' uomo prudente si è migliore che il forte.
2 Porgete l’orecchio, voi dominatori di popoli,
che siete orgogliosi di comandare su molte nazioni.
2 Udite dunque, o re, e intendete; giùdici dei confini della terra, imprendete.
3 Dal Signore vi fu dato il potere
e l’autorità dall’Altissimo;
egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi:
3 Date le orecchie, voi che contenete le moltitudini, e piacete a voi nelle turbe delle genti.
4 pur essendo ministri del suo regno,
non avete governato rettamente
né avete osservato la legge
né vi siete comportati secondo il volere di Dio.
4 Egli è data da Dio potestade a voi, (e la possanza) e la virtude v'è data dallo Altissimo, il quale v' addomanderae delle opere vostre, e ricercherae li vostri pensieri.
5 Terribile e veloce egli piomberà su di voi,
poiché il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto.
5 Però che, conciosia cosa che voi foste gubernatori del suo regno, giudicaste non dirittamente, e non osservaste la legge della giustizia, e non andaste secondo la volontà di Dio.
6 Gli ultimi infatti meritano misericordia,
ma i potenti saranno vagliati con rigore.
6 E Iddio apparve tosto e ispaventevolmente a voi; però che il durissimo suo giudicio si farae in coloro i quali signoreggiano li altri.
7 Il Signore dell’universo non guarderà in faccia a nessuno,
non avrà riguardi per la grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e a tutti provvede in egual modo.
7 Al piccolo si concede la misericordia; li potenti potentemente fieno tormentati.
8 Ma sui dominatori incombe un’indagine inflessibile.
8 Iddio (che è Signore di tutti) non ne trarrae (per maggioranza) la persona, di qualunque stato sia, e non temerae di che grandezza si sia; però ch' egli fece il piccolo e il grande, e hae uguale cura di tutti.
9 Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non cadiate in errore.
9 Il più forte tormento soprastae alli più forti.
10 Chi custodisce santamente le cose sante
sarà riconosciuto santo,
e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa.
10 A voi dunque, o re, sono queste mie parole, acciò che voi appariate sapienza, e non travalichiate.
11 Bramate, pertanto, le mie parole,
desideratele e ne sarete istruiti.
11 Però che coloro che osservano la giustizia, saranno giudicati giustamente; e coloro che averanno imparato le cose giuste, troveranno (quando fieno domandati da Dio dello re loro) che rispondere.
12 La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.
12 Desiderate dunque li miei sermoni e amateli, e averete scienza.
13 Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.
13 La sapienza è chiara, ed è quella che mai non si guasta; e leggermente si vede da coloro che l'amano, e fia trovata da coloro che la cercono.
14 Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
14 Ed ella prima piglia coloro che lei desiderano, per mostrarsi prima a loro.
15 Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni;
15 Chi veggiò il die, non s' affaticherae invano in servigio di lei; però ch' elli la troverae sedere alle sue porte.
16 poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro.
16 Pensate di lei; il senno è venuto al fine suo; e chi veghiarae per lei, tosto fia securo.
17 Suo principio più autentico è il desiderio di istruzione,
l’anelito per l’istruzione è amore,
17 Però che ella, cercandone, accerchia coloro che di lei sono degni; e nelle (sue) vie allegramente si mostra loro, e fassi loro incontro in ogni providenza.
18 l’amore per lei è osservanza delle sue leggi,
il rispetto delle leggi è garanzia di incorruttibilità
18 Lo principio di quella è lo vero desiderio di lei.
19 e l’incorruttibilità rende vicini a Dio.
19 La diligenza dunque della disciplina è la dilezione; e la dilezione è la osservanza della legge sua; la osservanza della legge è compiuta incorruzione.
20 Dunque il desiderio della sapienza innalza al regno.
20 La incorruzione fa l' uomo essere prossimato a Dio.
21 Se dunque, dominatori di popoli, vi compiacete di troni e di scettri,
onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre.
21 Il desiderio della sapienza producerae l' uomo al perpetuale regno.
22 Annuncerò che cos’è la sapienza e com’è nata,
non vi terrò nascosti i suoi segreti,
ma fin dalle origini ne ricercherò le tracce,
metterò in chiaro la conoscenza di lei,
non mi allontanerò dalla verità.
22 Se dunque voi, o re del popolo, vi dilettate nelle sedie e nelle verghe regali, amate la sapienza, sì che voi regniate in perpetuo.
23 Non mi farò compagno di chi si consuma d’invidia,
perché costui non avrà nulla in comune con la sapienza.
23 Amate il lume della sapienza, voi che siete sopra i popoli.
24 Il gran numero di sapienti è salvezza per il mondo,
un re prudente è la sicurezza del popolo.
24 E io riconterò, che cosa è la sapienza, in che modo ella è fatta, e non nasconderoe da voi li sacramenti di Dio; ma io cercheroe dal principio della nativitade (della sapienza), e metteroe in luce la sua scienza; non taceroe la veritade.
25 Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole
e ne trarrete profitto.
25 E non anderoe per via colla invidia attristante; però che (lo invidioso e) cotale uomo non sarà partecipe di sapienza.
26 La moltitudine della sapienza sì è sanitade dell' uomo; e il savio re sì è fermamento del popolo.
27 Adunque togliete disciplina per le mie parole, e gioveravvi.