Proverbi 30
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Detti di Agur, figlio di Iakè, da Massa. Dice quest’uomo: Sono stanco, o Dio, sono stanco, o Dio, e vengo meno, | 1 Detti di Agùr figlio di Iakè, da Massa. Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio, sono stanco, o Dio, e vengo meno, |
2 perché io sono il più stupido degli uomini e non ho intelligenza umana; | 2 perché io sono il più ignorante degli uomini e non ho intelligenza umana; |
3 non ho imparato la sapienza e la scienza del Santo non l’ho conosciuta. | 3 non ho imparato la sapienza e ignoro la scienza del Santo. |
4 Chi è salito al cielo e ne è sceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello? Chi ha fissato tutti i confini della terra? Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai? | 4 Chi è salito al cielo e ne è sceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello? Chi ha fissato tutti i confini della terra? Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai? |
5 Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. | 5 Ogni parola di Dio è appurata; egli è uno scudo per chi ricorre a lui. |
6 Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. | 6 Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. |
7 Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: | 7 Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: |
8 tieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il mio pezzo di pane, | 8 tieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza; ma fammi avere il cibo necessario, |
9 perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, non rubi e abusi del nome del mio Dio. | 9 perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: "Chi è il Signore?", oppure, ridotto all'indigenza, non rubi e profani il nome del mio Dio. |
10 Non calunniare lo schiavo presso il padrone, perché egli non ti maledica e tu non venga punito. | 10 Non calunniare lo schiavo presso il padrone, perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena. |
11 C’è gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. | 11 C'è gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. |
12 C’è gente che si crede pura, ma non si è lavata della sua lordura. | 12 C'è gente che si crede pura, ma non si è lavata della sua lordura. |
13 C’è gente dagli occhi così alteri e dalle ciglia così altezzose! | 13 C'è gente dagli occhi così alteri e dalle ciglia così altezzose! |
14 C’è gente i cui denti sono spade e le cui mascelle sono coltelli, per divorare gli umili eliminandoli dalla terra e togliere i poveri di mezzo agli uomini. | 14 C'è gente i cui denti sono spade e i cui molari sono coltelli, per divorare gli umili eliminandoli dalla terra e i poveri in mezzo agli uomini. |
15 La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!». Tre cose non si saziano mai, anzi quattro non dicono mai: «Basta!»: | 15 La sanguisuga ha due figlie: "Dammi! Dammi!". Tre cose non si saziano mai, anzi quattro non dicono mai: "Basta!": |
16 il regno dei morti, il grembo sterile, la terra mai sazia d’acqua e il fuoco che mai dice: «Basta!». | 16 gli inferi, il grembo sterile, la terra mai sazia d'acqua e il fuoco che mai dice: "Basta!". |
17 L’occhio che guarda con scherno il padre e si rifiuta di ubbidire alla madre sia cavato dai corvi della valle e divorato dagli aquilotti. | 17 L'occhio che guarda con scherno il padre e disprezza l'obbedienza alla madre sia cavato dai corvi della valle e divorato dagli aquilotti. |
18 Tre cose sono troppo ardue per me, anzi quattro, che non comprendo affatto: | 18 Tre cose mi sono difficili, anzi quattro, che io non comprendo: |
19 la via dell’aquila nel cielo, la via del serpente sulla roccia, la via della nave in alto mare, la via dell’uomo in una giovane donna. | 19 il sentiero dell'aquila nell'aria, il sentiero del serpente sulla roccia, il sentiero della nave in alto mare, il sentiero dell'uomo in una giovane. |
20 Così si comporta la donna adultera: mangia e si pulisce la bocca e dice: «Non ho fatto nulla di male!». | 20 Tale è la condotta della donna adultera: mangia e si pulisce la bocca e dice: "Non ho fatto niente di male!". |
21 Per tre cose freme la terra, anzi quattro non può sopportare: | 21 Per tre cose freme la terra, anzi quattro cose non può sopportare: |
22 uno schiavo che diventa re e uno stolto che si sazia di pane, | 22 uno schiavo che diventi re, uno stolto che abbia viveri in abbondanza, |
23 una donna già trascurata da tutti che trova marito e una schiava che prende il posto della padrona. | 23 una donna già trascurata da tutti che trovi marito e una schiava che prenda il posto della padrona. |
24 Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra, eppure sono più saggi dei saggi: | 24 Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra, eppure sono i più saggi dei saggi: |
25 le formiche sono un popolo senza forza, eppure si provvedono il cibo durante l’estate; | 25 le formiche, popolo senza forza, che si provvedono il cibo durante l'estate; |
26 gli iràci sono un popolo imbelle, eppure hanno la tana sulle rupi; | 26 gli iràci, popolo imbelle, ma che hanno la tana sulle rupi; |
27 le cavallette non hanno un re, eppure marciano tutte ben schierate; | 27 le cavallette, che non hanno un re, eppure marciano tutte insieme schierate; |
28 la lucertola si può prendere con le mani, eppure penetra anche nei palazzi dei re. | 28 la lucertola, che si può prender con le mani, ma penetra anche nei palazzi dei re. |
29 Tre cose hanno un portamento magnifico, anzi quattro hanno un’andatura maestosa: | 29 Tre esseri hanno un portamento maestoso, anzi quattro sono eleganti nel camminare: |
30 il leone, il più forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno; | 30 il leone, il più forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno; |
31 il gallo pettoruto e il caprone e un re alla testa del suo popolo. | 31 il gallo pettoruto e il caprone e un re alla testa del suo popolo. |
32 Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto, mettiti una mano sulla bocca, | 32 Se ti sei esaltato per stoltezza e se poi hai riflettuto, mettiti una mano sulla bocca, |
33 poiché, sbattendo il latte ne esce la panna, premendo il naso ne esce il sangue e spremendo la collera ne esce la lite. | 33 poiché, sbattendo il latte ne esce la panna, premendo il naso ne esce il sangue, spremendo la collera ne esce la lite. |