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Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Genesi 3


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?».1 Ma il serpente, il quale era più callido di tutti gli altri animali della terra li quali avea fatto il Signore Iddio, se ne venne alla femina, conoscendola di più fragile natura che l'uomo, e dissele: perchè comando Iddio a voi, che voi non mangiasti del legno della sapienza del bene e del male, ma d'ogni altro pomo del legno del paradiso sie?
2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,2 Al quale rispose la femina: de' frutti delli legni che sono nel paradiso usiamo noi bene;
3 ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”».3 ma del frutto del legno, che è nel mezzo del paradiso, ci comandò a noi Iddio, che noi non ne mangiassimo, e non ne toccassimo di quello, acciò che noi non moriamo.
4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!4 Disse ancora il serpente alla femina: mai non morirai, nè tu nè egli.
5 Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».5 Ma sa bene Iddio, che qualunque di voi mangerete di quello pomo, s'apriranno gli occhi vostri, e sarete sì come Idii, sapiendo lo bene e lo male.
6 Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò.6 Allora vide la femina, che buono fosse lo legno ad usarlo, ed agli occhi bello, e all'aspetto dilettevole. E poi tolse di quello frutto, e mangionne; e diedene al marito suo Adam, lo quale lo mangioe.
7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
7 Ed incontenente s'apersero gli occhi d'amen due; e conciosia cosa ch' egli si conoscessero essere ignudi amendue, si tolsero le foglie del fico, e feceno voluppo insieme.
8 Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.8 E conciosiacosa ch' egli udissero la voce del Signore Iddio, il quale venne nel paradiso all'aura dopo il meridie, si nascosono Adam e la moglie sua dinante alla faccia sua (cioè del Signore).
9 Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?».9 Iddio sì chiamoe Adam, e disse: dove sei, Adam?
10 Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».10 E Adam rispose a Dio: la voce tua nel paradiso ho udito; e temetti molto, conciosiacosachè ignudo fossi; e sì mi nascosi.
11 Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».11 E Iddio disse a lui: chi ti ha manifestato ch' eri ignudo, se non che del legno, del quale io ?'avea comandato che tu non mangiassi mai (del frutto ch' io t'avea vietato) e tu n'hai mangiato?
12 Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato».12 Rispose allora Adam: insegnollomi la femina, che tu mi desti per mia compagnia; ed ella mi diede del legno, onde io ne mangiai.
13 Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
13 Disse allora il Signore alla femina: e tu perchè facesti questa cosa? Ed ella rispose e disse: lo serpente m'ingannoe, ond'io ne mangiai.
14 Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
14 Disse lo Signore Iddio allo serpente: perciò che tu hai fatta questa cosa, maledetto sii tu tra tutti gli animali e le bestie della terra; e sopra lo petto tuo anderai, e la terra mangerai tutti i dì della vita tua.
15 Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
15 E l'inimistà porrò tra te e la femina, e tra il seme tuo e il seme di lei; ed anco t'ra ella ti attriterà lo capo tuo, e tu insidierai lo calcagno suo.
16 Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».
16 E poi disse in verità alla femina: Eva, io moltiplicheroe le sciagure tue e li concepimenti tuoi; in dolore parturirai i figliuoli; e sotto la signoria dell' uomo sarai, ed egli ti signorizzerà.
17 All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”, maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
17 Poi disse ad Adam: imperciochè tu udisti la voce della moglie tua, e mangiasti del frutto del legno, del quale io t'avea vietato, e comandato che tu non ne mangiasti, sì sarae maledetta la terra nel lavorio tuo; e nelle fatiche mangerai di quella tutti i dì della vita tua.
18 Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
18 Le spine e i triboli germinerà a te, e mangerai l'erba della terra.
19 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
19 E nel sudore del tuo volto userai del pane tuo, insino a tanto che tu ritornerai nella terra, della quale fatto se'; imperciocchè di polvere se', ed in polvere ritornerai.
20 L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
20 Poi chiamò Adam il nome della moglie sua, Eva; imperciocchè madre fosse di tutti viventi.
21 Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.
21 Fece poi il Signore Iddio ad Adam, ed alla sua moglie, gonelle di pelle, e vestio loro.
22 Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!».22 E disse: ecco, Adam, fatto se quasi come uno di noi, sapiente lo bene e lo male. Adunque acciò che per avventura non metta la mano sua, e pigli del legno della vita, e mangilo, e viva semireinai.
23 Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto.23 E dopo questo il Signore Iddio mandò Adam (e la moglie) fuori del paradiso della dilettanza, acciò ch' egli adoperasse la terra della quale era fatto.
24 Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.24 E mandò fuora Adam, e collocò dinanzi uno cherubino con uno coltello di fuoco spaventevole, a guardare la via del legno della vita.