Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 6


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perché abbondi la grazia?1 Dunque che diremo? volemo permanere nel peccato?
2 È assurdo! Noi che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere nel peccato?2 Non piaccia a Dio. Noi che siamo morti nel peccato, come viveremo in quello?
3 O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?3 Ma non sapete voi (fratelli), che noi che siamo battezzati in Cristo Iesù, in la morte sua siamo battezzati?
4 Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.4 E siamo sepolti con lui (e sotterrati) in morte quando noi siamo battezzati, acciò che, secondo che Cristo resuscitò di morte per la gloria del Padre, così andiamo noi per novità della vita.
5 Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione.5 Se dunque siamo sotterrati a similitudine della sua morte, saremo insieme nella sua resurrezione,
6 Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato.6 sapendo questo, che il nostro antico uomo fu similmente crocifisso, acciò che si distrugga il corpo del peccato, e che più oltre non serviamo al peccato.
7 Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.
7 Colui ch' è morto, è giustificato del peccato (in Cristo).
8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,8 Che se noi siamo con Cristo morti, con lui insieme averemo a vivere.
9 sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui.9 E sappiate questo, che Cristo risorgendo dalla morte non muore più, e la morte non averà signoria in lui più.
10 Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio.10 Chè quando egli fu morto una volta (per il peccato), lui morì per il peccato; ma ora che vive, sì vive a Dio.
11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

11 E così voi pensatevi ed essere morti al peccato, e vivere a Dio, in Cristo Iesù nostro Signore.
12 Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri;12 Adunque non regni il peccato nel vostro mortale corpo, chè voi obbediate alle sue concu piscenze.
13 non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio.13 E non date le vostre membra a essere arme d' iniquità al peccato; ma date voi medesimi a Dio, secondo che gli uomini vivi, fuggiti dalla morte; e le vostre membra date a Dio a essere arme di giustizia.
14 Il peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia.

14 Il peccato non vi avrà a signoreggiare; chè voi non siete sotto la legge, ma siete sotto la grazia.
15 Che dunque? Dobbiamo commettere peccati perché non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia? È assurdo!15 Adunque che faremo? peccheremo, quando noi non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Non piaccia a Dio.
16 Non sapete voi che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia?16 Non sapete voi, che colui a cui vi date a servire, di colui siete servi, ovver di peccato a morte, ovver di giustizia?
17 Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell'insegnamento che vi è stato trasmesso17 Ma grazia abbia Dio, che voi in prima foste servi del peccato, ma poi avete obbedito per vostra volontà a quella forma della dottrina, per la qual siete nutricati.
18 e così, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia.
18 E ora siete liberati dal peccato, e siete fatti servi della giustizia.
19 Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione.

19 E vogliovi parlare umanamente per la fievolezza della vostra carne; chè secondo che voi dèste le vostre membra a servire alla sozzura e alla iniquità (e foste serventi e pronti a operare il peccato), così ora date le vostre membra a servire la giustizia in santificazione.
20 Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.20 Quando voi eravate servi del peccato, si eravate liberi (e partiti) dalla giustizia.
21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte.21 E che frutto traeste dai peccati, dei quali vi vergognate ora? chè certo la fine (il compimento, il frutto) del peccato sì è la morte.
22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna.22 Ma ora che siete liberati dal peccato, e fatti servi di Dio, avete il frutto vostro nella santificazione, e al fine vita eterna.
23 Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.23 Il pagamento del peccato, egli è la morte; la grazia di Dio è vita eterna in Iesù Cristo Signore nostro.