Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 18


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto.1 E dopo queste cose partendosi Paulo di Atene, pervenne in Corinto.
2 Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro2 E trovando uno giudeo, che avea nome Aquila, della insula di Ponto, con la sua donna che avea nome Priscilla, li quali erano nuovamente venuti d'Italia, però che Claudio (imperatore) avea comandato che tutti li giudei uscisseno di Roma, andò a stare con loro;
3 e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende.3 perciò ch' erano d' un' arte medesima, cioè che facevano (le funi e le corde, e sapeano fare) tende e trabacche; e operava (e lavorava) con loro.
4 Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
4 ...
5 Quando giunsero dalla Macedonia Sila e Timòteo, Paolo si dedicò tutto alla predicazione, affermando davanti ai Giudei che Gesù era il Cristo.5 E quivi venendo (a lui, tornando) da Macedonia (li predetti) Sila e Timoteo (per li quali elli mandato aveva), predicavano insieme con Paulo, dicendo a' iudei che per certo Iesù era Cristo, (cioè il Messia promesso loro).
6 Ma poiché essi gli si opponevano e bestemmiavano, scuotendosi le vesti, disse: "Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente; da ora in poi io andrò dai pagani".6 E contradicendo elli e biastemiando, squassando Paulo le vestimenta sue sopra loro, sì disse: lo sangue vostro (cioè il peccato vostro tornerà) sopra il capo vostro; io (son ormai scusato, e) mondo (e innocente) mi parto da voi, e vado a predicare alle genti pagane.
7 E andatosene di là, entrò nella casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che onorava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga.7 E così, partendosi da loro, entrò in casa d'uno fedele, che aveva nome Tito, uomo giusto; la quale casa era congiunta a lato della sinagoga (de' iudei).
8 Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano e si facevano battezzare.
8 E il principe della sinagoga, che avea nome Crispo, e tutta la sua famiglia, e altri molti da Corinto, udendo credettero, e ricevettero il battesimo.
9 E una notte in visione il Signore disse a Paolo: "Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere,9 E (dopo queste cose) il Signore apparve in visione a Paulo, e disseli: non temere, ma parla (arditamente), e non tacere;
10 'perché io sono con te' e nessuno cercherà di farti del male, perché io ho un popolo numeroso in questa città".10 però ch' io sono teco; niuno sarà ardito. d' offenderti; ma sappi che tu mi guadagnerai molto popolo in questa città.
11 Così Paolo si fermò un anno e mezzo, insegnando fra loro la parola di Dio.

11 Onde Paulo rimase quivi uno anno e sei mesi a predicare, e molti ne convertitte.
12 Mentre era proconsole dell'Acaia Gallione, i Giudei insorsero in massa contro Paolo e lo condussero al tribunale dicendo:12 E (dopo queste cose) tutti li giudei di quelle contrade, provocati contra Paulo, sì il presero a furore, e menarolo inanzi a Gallione proconsole (della provincia) di Acaia (della quale provincia era la detta terra di Corinto).
13 "Costui persuade la gente a rendere un culto a Dio in modo contrario alla legge".13 E (accusaronlo e) dissero: questo rio predica contra la legge nostra, e introduce un altro Iddio (cioè Iesù), e induce la gente a crederli.
14 Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: "Se si trattasse di un delitto o di un'azione malvagia, o Giudei, io vi ascolterei, come di ragione.14 E incominciando Paulo a rispondere e a scusarsi, disse (il proconsole) Gallione a' giudei (che l'accusavano): se voi avete nissuna cosa iniqua o alcuno grande male contra a costui, ditelo, e io ne farò giustizia.
15 Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra legge, vedetevela voi; io non voglio essere giudice di queste faccende".15 Ma se voi (contendete e) questionate di vostre leggi, fra voi la partite, ch' io per me non voglie essere giudice in queste cose.
16 E li fece cacciare dal tribunale.16 E così gli mandò via.
17 Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale ma Gallione non si curava affatto di tutto ciò.

17 E allora tutti, prendendo Sostene principe della sinagoga (il quale era molto principale contra a Paulo), sì lo percotevano (eziandio) dinanzi al proconsole; ma esso non se ne curava niente.
18 Paolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era fatto tagliare i capelli a causa di un voto che aveva fatto.18 E poi dopo alquanti di Paulo, accomiatandosi da' cristiani, navigò in Siria, e con lui (li predetti) Aquila e Priscilla, li quali in Cencri s' avevano tonduti li capilli (per segno di rifiutare il mondo, e) per certo voto che avevano.
19 Giunsero a Èfeso, dove lasciò i due coniugi, ed entrato nella sinagoga si mise a discutere con i Giudei.19 E giunti che furono a Efeso, li lasciò quivi. Ed elli entrava per le sinagoghe de' giudei, disputando con loro (e predicandoli).
20 Questi lo pregavano di fermarsi più a lungo, ma non acconsentì.20 Ed elli pregandolo che vi stèsse alquanto tempo, non volse.
21 Tuttavia prese congedo dicendo: "Ritornerò di nuovo da voi, se Dio lo vorrà", quindi partì da Èfeso.21 Ma togliendo comiato da loro, promise di tornar un' altra volta se Iddio glielo permettesse; e partendosi da Efeso,
22 Giunto a Cesarèa, si recò a salutare la Chiesa di Gerusalemme e poi scese ad Antiòchia.
22 pervenne in Cesarea, e visitò e salutò la Chiesa de' fedeli; e poi si partì, e andò in Antiochia.
23 Trascorso colà un po' di tempo, partì di nuovo percorrendo di seguito le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede tutti i discepoli.

23 E poi che vi fu stato alquanto tempo, si partì, (e cercò) e visitò quasi tutte le contrade di Galazia e di Frigia, (predicando e) confermando li fedeli.
24 Arrivò a Èfeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture.24 E uno iudeo ch' era nato d' Alessandria, che avea nome Apollo, il quale era molto eloquente, si venne in Efeso. Questo essendo molto dotto delle Scritture,
25 Questi era stato ammaestrato nella via del Signore e pieno di fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.25 e ammaestrato della fede di Cristo, parlava con grande fervore di spirito, e insegnava diligentemente la fede di Iesù; ma non sapea (e non aveva) se non il battesimo di Giovanni (Battista).
26 Egli intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.26 Ma con grande fidanza predicava contra ai iudei nelle loro sinagoghe. Il quale udendo li predetti Aquila e Priscilla, ricevetterlo e insegnorongli meglio la via (della fede) di Cristo (e dieronli il vero battesimo).
27 Poiché egli desiderava passare nell'Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto colà, fu molto utile a quelli che per opera della grazia erano divenuti credenti;27 E volendo elli andare in Acaia, scrissero ai discepoli (in Acaia) da parte loro e degli altri fedeli, che il ricevessero (con onore sicuramente). Onde giungendo a loro, (essendo ben ricevuto) fu molto utile ai fedeli.
28 confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.28 Però che essendo giudeo (e sapendo la legge), molto li convincea, mostrando loro pubblicamente per le (loro) Scritture, che Iesù era Cristo (cioè il Messia promesso).