Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Geremia 9


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti?
Io lascerei il mio popolo e mi allontanerei da lui,
perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori.
1 Or chi darà acqua al mio capo, e una fonte di lacrime alli miei occhi? e piagnerò di dì e di notte li uccisi della figliuola del populo mio.
2 Tendono la loro lingua come un arco;
la menzogna e non la verità
domina nel paese.
Passano da un delitto all'altro
e non conoscono il Signore.
2 Chi mi porrà in uno deserto di diversi andatori? e abbandonerò lo populo mio, e partirommi da loro; però che tutti sono operatori d' adulterio, e (le) compagnie di prevaricatori.
3 Ognuno si guardi dal suo amico,
non fidatevi neppure del fratello,
poiché ogni fratello inganna il fratello,
e ogni amico va spargendo calunnie.
3 E stesono la loro lingua quasi come uno arco di bugia, e non di verità; confortati sono in terra, per ciò che di male in male sono andati, e non conobbono me, dice Iddio.
4 Ognuno si beffa del suo prossimo,
nessuno dice la verità.
Hanno abituato la lingua a dire menzogne,
operano l'iniquità, incapaci di convertirsi.
4 Ciascuno si guardi dal suo prossimo, e in ogni suo fratello non abbi speranza; però che ogni fratello sottomettendo sottometterà, e ogni amico. anderà con inganni.
5 Angheria sopra angheria, inganno su inganno;
rifiutano di conoscere il Signore.
5 E l'uomo del suo fratello farassene beffe, e non parlerà verità; hanno ammaestrato la loro lingua a parole bugiarde, e affaticaronsi per (fare e) adoperare malvagiamente.
6 Perciò dice il Signore degli eserciti:
"Ecco li raffinerò al crogiuolo e li saggerò;
come dovrei comportarmi con il mio popolo?
6 ...
7 Una saetta micidiale è la loro lingua,
inganno le parole della loro bocca.
Ognuno parla di pace con il prossimo,
mentre nell'intimo gli ordisce un tranello
7 Però questo dice lo Signore Iddio delli esèrciti: ecco io fonderò, e proverò voi; or che altro farò io dalla faccia [della figliuola] del mio populo?
8 Non dovrei forse punirli per tali cose?
Oracolo del Signore.
Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi?".

8 Saetta ferente la lingua loro (la lingua) hae parlato inganno; nella sua bocca parla pace collo amico suo, e di nascoso li porrà li agguati.
9 Sui monti alzerò gemiti e lamenti,
un pianto di lutto sui pascoli della steppa,
perché sono riarsi, nessuno più vi passa,
né più si ode il grido del bestiame.
Dagli uccelli dell'aria alle bestie
tutti sono fuggiti, scomparsi.
9 Or non visitarò io sopra loro? dice Iddio; ovver l'anima mia non si vendicherà contra le genti così fatte?
10 "Ridurrò Gerusalemme un cumulo di rovine,
rifugio di sciacalli;
le città di Giuda ridurrò alla desolazione,
senza abitanti".
10 Io piglierò sopra i monti pianto e lamento, e sopra le belle cose del deserto, pianto; però che sono accese, però che non è uomo che vi passi; e non udirono la voce di quello ch' è possessore; dall'uccello del cielo infino alle pecore trapasseranno e partirannosi.
11 Chi è tanto saggio da comprendere questo?
A chi la bocca del Signore ha parlato perché lo annunzi?
Perché il paese è devastato,
desolato come un deserto senza passanti?

11 E porrò Ierusalem come monti di rena, e come caverne di dragoni; e porrò in desolazione le cittadi di Giuda, però che non è abitatore.
12 Ha detto il Signore: "È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l'hanno seguita,12 Quale è uomo savio, che hae intese queste parole, e al quale la parola di Dio sia detta, acciò che annuncii questo, per che era perita la terra e arsa come deserto, però che non è chi vi passi?
13 ma han seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere".13 E disse Iddio: però che hanno abbandonata la legge mia, la quale io diedi loro, e non udirono la voce mia, e non andarono in quella;
14 Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, darò loro in cibo assenzio, farò loro bere acque avvelenate;14 e andarono dietro alla pravitade dello loro cuore, e dopo (quello idolo che si chiama) Baalim, il quale impararono dalli loro padri.
15 li disperderò in mezzo a popoli che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati".

Così dice il Signore degli eserciti:
15 Per questo dice il Signore delli esèrciti, Iddio d'Israel: ecco io darò a questo populo lo assenzio in cibo, e darò loro a bere acqua di fiele.
16 Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano!
Fate venire le più brave!
Accorrano
16 E dispergerò loro tra le genti, le quali loro non conobbero, nè li padri loro; e manderò dopo loro lo coltello, mentre che loro si consumeranno.
17 e facciano presto, per intonare su di noi un lamento.
Sgorghino lacrime dai nostri occhi,
il pianto scorra dalle nostre ciglia,
17 Questo dice Iddio Signore delli esèrciti: contemplate, e chiamate le lamentatrici, e vengano; e a quelle che sono savie mandate, e vengano.
18 perché una voce di lamento si ode da Sion:
"Come siamo rovinati,
come profondamente confusi,
poiché dobbiamo abbandonare il paese,
lasciare le nostre abitazioni".
18 Affrettinsi e piglino lamento sopra a noi; e li nostri occhi menino lacrime, e le palpebre delli nostri occhi abbondino (di lacrime) d' acque.
19 Udite, dunque, o donne, la parola del Signore;
i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.
Insegnate alle vostre figlie il lamento,
l'una all'altra un canto di lutto:
19 Però che di Sion si è udita la voce dello lamento (e dice): come siamo guastati e confusi fortemente? però [che] abbandonammo la terra, per che sono destrutti li nostri tabernacoli.
20 "La morte è entrata per le nostre finestre,
si è introdotta nei nostri palazzi,
abbattendo i fanciulli nella via
e i giovani nelle piazze.
20 Adunque, o donne, udite la parola di Dio, e le vostre orecchie piglino lo sermone della bocca sua; e insegnate lo lamento alle vostre figliuole, e ciascuna insegni alla sua prossima pianto.
21 I cadaveri degli uomini giacciono - dice il Signore -
come letame sui campi,
come covoni dietro il mietitore
e nessuno li raccoglie".

21 Però che la morte salisce per le fenestre, e verrà nelle nostre case a dispender di fuori li piccoli fanciulli (vostri) e li giovani delle piazze.
22 Così dice il Signore:
"Non si vanti il saggio della sua saggezza
e non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco delle sue ricchezze.
22 Parla: questo dice Iddio: cadrà lo corpo morto dell' uomo, come feccia, sopra la faccia della regione, e quasi fieno dopo le spalle di colui che il taglia, e non è chi lo colga.
23 Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo,
di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia sulla terra;
di queste cose mi compiaccio".
Parola del Signore.

23 Questo dice Iddio: non si glorii lo savio nella sapienza, e non abbia gloria lo forte nella sua fortezza, e l'uomo ricco nelle sue ricchezze.
24 "Ecco, giorni verranno - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi:24 Ma abbia gloria in questo, cioè di sapere e di conoscere me, però ch' io sono Iddio, il quale fo misericordia e giudicio e giustizia in terra; queste cose mi piacciono, dice Iddio.
25 l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si tagliano i capelli alle estremità delle tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore".25 Ecco verranno i dì, dice lo Signore; io visiterò sopra quelli che hanno circonciso lo prepuzio loro,
26 sopra lo Egitto e sopra Giuda, e sopra Edom e sopra i figliuoli di Moab, e sopra li figliuoli di Ammon, e sopra tutti quelli che hanno tonduti li capelli, abitanti nel deserto; per che tutte le genti hanno lo prepuzio; tutti quelli della casa d'Israel sono incirconcisi nel cuore.