Siracide 41
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BIBBIA CEI 1974 | NOVA VULGATA |
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1 O morte, come è amaro il tuo pensiero per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza, per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto, ancora in grado di gustare il cibo! | 1 O mors, quam amara est memoria tua homini pacem habenti in substantiis suis, |
2 O morte, è gradita la tua sentenza all'uomo indigente e privo di forze, vecchio decrepito e preoccupato di tutto, al ribelle che ha perduto la pazienza! | 2 viro quieto et, cuius viae directae sunt in omnibus, et adhuc valenti accipere voluptatem! |
3 Non temere la sentenza della morte, ricòrdati dei tuoi predecessori e successori. | 3 O mors, bonum est iudicium tuum homini indigenti et, qui minoratur viribus, |
4 Questo è il decreto del Signore per ogni uomo; perché ribellarsi al volere dell'Altissimo? Siano dieci, cento, mille anni; negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita. | 4 defecto aetate et, cui de omnibus cura est, qui fiduciam amisit et perdidit patientiam! |
5 Figli abominevoli sono i figli dei peccatori, una stirpe empia è nella dimora dei malvagi. | 5 Noli metuere iudicium mortis; memento eorum, qui ante te fuerunt et qui superventuri sunt tibi: hoc iudicium a Domino omni carni; |
6 L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina, con la loro discendenza continuerà il disonore. | 6 et quid resistis beneplacito Altissimi? Sive decem sive centum sive mille anni, |
7 Contro un padre empio imprecano i figli, perché sono disprezzati a causa sua. | 7 non est enim in inferno accusatio vitae. |
8 Guai a voi, uomini empi, che avete abbandonato la legge di Dio altissimo! | 8 Filii abominationum fiunt filii peccatorum, et qui conversantur in sedibus impiorum; |
9 Quando nascete, nascete per la maledizione; quando morite, erediterete la maledizione. | 9 filiorum peccatorum periet hereditas, et cum semine illorum assiduitas opprobrii. |
10 Quanto è dalla terra ritornerà alla terra, così gli empi dalla maledizione alla distruzione. | 10 De patre impio queruntur filii, quoniam propter illum sunt in opprobrio. |
11 Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri, il nome non buono dei peccatori sarà cancellato. | 11 Vae vobis, viri impii, qui dereliquistis legem Domini Altissimi! |
12 Abbi cura del nome, perché esso ti resterà più di mille grandi tesori d'oro. | 12 Et, si nati fueritis, in maledictione nascemini; et, si mortui fueritis, in maledictione erit pars vestra. |
13 I giorni di una vita felice sono contati, ma un buon nome dura sempre. | 13 Omnia, quae de terra sunt, in terram convertentur, sic impii a maledicto in perditionem. |
14 Figli, custodite l'istruzione in pace; ma sapienza nascosta e tesoro invisibile, l'una e l'altro a che servono? | 14 Luctus hominum in corpore ipsorum; nomen autem impiorum non bonum delebitur. |
15 Meglio chi nasconde la sua stoltezza di chi nasconde la sua sapienza. | 15 Curam habe de bono nomine; hoc enim magis permanebit tibi quam mille thesauri pretiosi et magni: |
16 Pertanto provate vergogna in vista della mia parola, perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna; non tutti stimano secondo verità tutte le cose. | 16 bonae vitae numerus dierum, bonum autem nomen permanebit in aevum. |
17 Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre della menzogna davanti a un capo e a un potente, | 17 Melior est homo, qui abscondit stultitiam suam, quam homo, qui abscondit sapientiam suam. Sapientia enim abscondita et thesaurus invisibilis, quae utilitas in utrisque? |
18 del delitto davanti a un giudice e a un magistrato, dell'empietà davanti all'assemblea del popolo, | 18 Disciplinam in pace conservate, filii; |
19 della slealtà davanti al compagno e all'amico, del furto nell'ambiente in cui ti trovi, | 19 verumtamen reveremini iudicium meum: |
20 di venir meno al giuramento e all'alleanza, di piegare i gomiti sul pane, | 20 non est enim bonum omnem reverentiam observare, et non omnis pudor probatus. |
21 del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato, di non rispondere a quanti salutano, | 21 Erubescite a patre et a matre de fornicatione et a praesidente et a potente de mendacio, |
22 dello sguardo su una donna scostumata, del rifiuto fatto a un parente, | 22 a principe et a iudice de delicto, a synagoga et plebe de iniquitate, |
23 dell'appropriazione di eredità o donazione, del desiderio per una donna sposata, | 23 a socio et amico de iniustitia et de loco, in quo habitas, |
24 della relazione con la sua schiava, - non accostarti al suo letto - | 24 de furto, de veritate Dei et testamento, de impositione cubiti super mensam et a despectione dati et accepti, |
25 delle parole ingiuriose davanti agli amici - dopo aver donato, non offendere - | 25 a salutantibus de silentio, a respectu mulieris fornicariae et ab aversione vultus cognati |
26 della ripetizione di quanto hai udito e della rivelazione di notizie segrete. | 26 et ab auferendo partem et non restituendo |
27 Allora sarai veramente pudico e troverai grazia presso chiunque. | 27 et a respiciendo mulierem alieni viri et a curiositate in ancillam eius, neque steteris ad lectum eius; |
28 ab amicis de sermonibus improperii, et, cum dederis, ne improperes; |