Scrutatio

Venerdi, 31 maggio 2024 - Visitazione della Beata Vergine Maria ( Letture di oggi)

Ester 9


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Il decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr, il tredici del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto dovevano essere eseguiti, il giorno in cui i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché i Giudei ebbero in mano i loro nemici.1 Secondo che detto è di sopra, nel XII mese che si chiamava Adar (cioè marzo) nel XIII dì, quando (per le lettere di Aman) i nemici (de' Giudei) doveano uccidere tutti i Giudei, e' loro nemici ciò aspettavano, in quello medesimo dì (per le lettere di Mardocheo) i Giudei cominciarono ad essere grandi, e soprastare i loro nemici.
2 I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le province del re Assuero, per aggredire quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno poté resistere loro, perché il timore dei Giudei era piombato su tutti i popoli.2 E raunaronsi per tutte le città e castelle e contrade insieme, acciò che si potessero vendicare di quelli loro nemici e loro persecutori. Niuna gente li contraddiceva, udendo ch' erano cotanto inalzati.
3 Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il timore di Mardocheo si era impadronito di essi.3 E per tutte le provincie quelli che erano per (vicarii e) giudici e duchi e procuratori, e di ogni dignità, aveano i Giudei in riverenza per timore di Mardocheo.
4 Perché Mardocheo era grande nella reggia e per tutte le province si diffondeva la fama di quest'uomo; Mardocheo cresceva sempre in potere.4 Lo qual sapeano che era principe del palazzo, e conobbero che molto potea; e cresceva in grande fama nel popolo per la bocca di tutti (per molte buone operazioni ch' egli facea).
5 I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero.5 Onde i Giudei percossero i loro nemici di una grande piaga, e fecero a loro quello che loro volevano prima fare a loro; e molti n' uccisero (e in ogni provincia in grande quantità).
6 Nella cittadella di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini6 Chè solo nella città di Susa (là dove lo re abitava) sì n' uccisero cinquecento, non contando X figliuoli d' Aman Agagite, nemico de' Giudei; i quali si chiamavano in questi nomi:
7 e misero a morte Parsandràta, Dalfòn, Aspàta,7 Farsandata e Delfon ed Esfata,
8 Poràta, Adalià, Aridàta,8 e Porata, Adalia, Aridata,
9 Parmàsta, Arisài, Aridài e Vaizàta,9 e Fermesta Arisai, Aridai e Iezata.
10 i dieci figli di Amàn figlio di Hammedàta, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio.10 Poi che gli ebbero morti, non tolsero cosa alcuna di loro.
11 Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella cittadella di Susa fu portato a conoscenza del re.11 Ma incontanente fu detto al re, come i Giudei aveano morta tanta gente.
12 Il re disse alla regina Ester: "Nella cittadella di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Amàn; che avranno mai fatto nelle altre province del re? Ora che chiedi di più? Ti sarà dato. Che altro desideri? Sarà fatto!".12 E il re mandò per la regina, e sì le disse: nella città di Susa i Giudei hanno morti cinquecento uomini, non contando i figliuoli d' Aman. Pensa dunque, quanta gente hanno morta in tante diverse provincie. Perciò, se tu vogli che si faccia più alcuna cosa, (o altri comandamenti), sì me lo di'.
13 Allora Ester disse: "Se così piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi; siano impiccati al palo i dieci figli di Amàn".13 Allora la regina rispose: io ti priego, re, se io ho trovata grazia nel tuo cospetto, che come i Giudei hanno fatto in Susa oggi, così debbano fare domani, e i dieci figliuoli d' Aman siano posti nelle forche.
14 Il re ordinò che così fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa. I dieci figli di Amàn furono appesi al palo.14 E lo re incontanente comandò che la volontà sua fosse adempiuta. E furono impiccati li dieci figliuoli di Aman.
15 I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordici del mese di Adàr e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio.15 E i Giudei si raunarono il quartodecimo di del mese nominato di sopra (e impiccarono i figliuoli d' Aman) e uccisero trecento uomini; e delle loro cose niuna fu (fatta mutazione, nè fulli) tolta (alcuna cosa).
16 Anche gli altri Giudei che erano nelle province del re si radunarono, difesero la loro vita e si misero al sicuro dagli attacchi dei nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio.16 E in questi due giorni, in tutto lo reame dello re, e (dove avea potenza lo re) così per tutte le provincie, i Giudei uccisero i loro nemici, tanto che furono li morti LXXV milia d' uomini; e niuna delle loro cose toccarono.
17 Questo avvenne il tredici del mese di Adàr; il quattordici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia.17 Nel terzo decimo dì del mese di Adar (cioè marzo) la uccisione fue per tutto universale; e il quartodecimo di lasciarono di uccidere. E costituirono (e ordinarono) questo essere lo dì solenne, acciò che in tal giorno per ogni tempo che è a venire facessero feste, conviti e trionfi con letizia.
18 Ma i Giudei che erano a Susa si radunarono il tredici e il quattordici di quel mese; il quindici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia.18 E imperciò che nelli tredici e nelli quattordici giorni i Giudei, i quali dimoravano in Susa, aveano morti loro nemici, e (ordinarono che in questi due giorni niuno di loro dovesse fare convito nè allegrezza, ma perciò) nelli XV di lasciarono di non uccidere più, questo giorno ordinarono di fare grande allegrezza e festa.
19 (a)Invece gli abitanti delle grandi città celebrano come giorno di allegra festività il quindici di Adàr, mandando regali ai vicini.
19 E i Giudei, i quali istavano per le castellà non murate e per le ville, però che a' XIIII giorni non uccisero alcuno, questo giorno ordinarono di fare la festa grande e grandi conviti, e che ciascuno dovesse presentare l' uno all' altro in segno di grande amore.
20 Mardocheo scrisse questi avvenimenti e mandò lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le province del re Assuero, vicini e lontani,20 E Mardocheo scrisse a tutti i Giudei, i quali erano da presso e dalla lunga, che abitavano nelle provincie suddite al re,
21 per stabilire che ogni anno celebrassero il quattordici e il quindici del mese di Adàr,21 che dovessero in questi due giorni cioè nel XIIII e nel XV del mese di Adar (cioè di marzo) fare grande festa, e avergli in grande reverenza;
22 perché giorni nei quali i Giudei ebbero tregua dagli attacchi dei nemici e il mese in cui il loro dolore era stato mutato in gioia, il loro lutto in festa, e perché facessero di questi giorni giorni di banchetto e di gioia, nei quali si mandassero regali scambievolmente e si facessero doni ai poveri.22 perciò che loro s' erano vendicati de' loro nemici, e la tristizia che loro dovevano ricevere tornò in grande allegrezza; e (ogni anno) dovessero fare ciascuno grande, convito, e presentare l' uno all'altro, e ai poveri mandassero grandi limosine.
23 I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano già cominciato a fare e che Mardocheo aveva loro prescritto.23 E tutti i Giudei tolsero questo per una solenne consuetudine, lo quale aveano preso. a fare; e per amore di Mardocheo, ricevute le lettere, ne furono molto allegri; (e così fu fatto).
24 Amàn infatti, il figlio di Hammedàta l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il 'pur', cioè la sorte, per confonderli e farli perire;24 E Aman figliuolo di Amadati della stirpe di Agag, inimico e avversario de' Giudei, avea pensato in quelli giorni di fare uccidere i Giudei; e avea gittato per questo le sorti (e perciò avea mandato il comandamento in tutte le provincie da parte del re).
25 ma quando Ester si fu presentata al re, questi ordinò con documenti scritti che la scellerata trama di Amàn contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui e che egli e i suoi figli fossero impiccati al palo.25 E la regina Ester (volendo levare questo comandamento) entrò al re, pregandolo che quello che s' avea isforzato di fare Aman, con sue lettere fosse annullato; e lo male contro a' Giudei (da tutte parti in ogni modo si levi via, e cioè) che Aman avea pensato di fare (altrui), torni sopra di lui. E dopo questo lui e li suoi figliuoli furono crocifissi.
26 Perciò quei giorni furono chiamati 'Purim' dalla parola 'pur'. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a quanto avevano visto a questo proposito ed era loro avvenuto,26 E perciò quelli giorni, da quello in qua, sono chiamati Furim, cioè dì di sorti; però che fu posta la sorte in uno vaso. E tutte le cose che sono fatte, si contengono nel volume di questo libro.
27 i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro stirpe e per quanti si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni, secondo le disposizioni di quello scritto e alla data fissata.27 Tutte quelle cose che sostennero, e tutte quelle cose che furono da quel tempo in là mutate, riceverono i Giudei sopra sè e sopra la sua progenie e sopra tutti i quali si volsero accostare alla sua religione, acciò che ad alcuno non sia lecito passare senza solennitade [i dì] li quali manifesta questa scrittura, e li altri tempi dimandano (e ricercano), secondo che gli anni succedono l' uno all' altro.
28 Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; questi giorni di 'Purim' non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrà mai cancellarsi fra i loro discendenti.28 Questi sono giorni i quali non si debbono giammai dimenticare; e tutte le provincie che sono nel mondo per tutte le generazioni li celebreranno; e non è alcuna città nella quale i giorni delle sorti non siano avuti in reverenza dai Giudei e dalla loro progenie, la qual è obbligata a queste cerimonie.
29 La regina Ester figlia di Abicàil e il giudeo Mardocheo scrissero con ogni autorità per dar valore a questa loro seconda lettera relativa ai 'Purim'.29 E scrisse la regina Ester figliuola di Abiail, e Mardocheo Giudeo, anco una seconda epistola, acciò che con somma diligenza questo di fosse per l'avvenire santificato, e tenuto per di solenne.
30 Si mandarono lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero, con parole di saluto e di fedeltà,30 E mandarono a tutti i Giudei, i quali erano in cento ventisette provincie suddite al re Assuero, che dovessero avere insieme pace, e seguitassero la verità,
31 per stabilire questi giorni di 'Purim' nelle loro date precise, come li avevano ordinati il giudeo Mardocheo e la regina Ester e come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e della loro invocazione.31 osservando i giorni delle sorti, e nel suo tempo le celebrassero con letizia, sì come avea constituito Mardocheo ed Ester; e quelli rimaseno contenti, che fossero osservati da sè, e da tutti gli suoi successori, li digiuni e li clamori e li dì delle sorti,
32 Un ordine di Ester stabilì le circostanze di questi 'Purim' e fu scritto in un libro.32 e tutte quelle cose che si contengono in questo libro, chiamato Istoria di Ester.