Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 19


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Quando udì, il re Ezechia si lacerò le vesti, si coprì di sacco e andò nel tempio.1 Le quali parole udite, il re Ezechia squarciò le sue vestimenta, e copersesi di sacco, ed entrò nella casa di Dio.
2 Quindi mandò Eliadìm, il maggiordomo, Sebna lo scriba e gli anziani dei sacerdoti coperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz,2 E mandò Eliacim fattore della casa, e Sobna scrivano, e gli antichi sacerdoti, vestiti di sacco, ad Isaia profeta, figliuolo d' Amos.
3 perché gli dicessero: "Dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, poiché i bambini giungono al punto di venire alla luce, ma manca alla partoriente la forza di partorire.3 I quali dissero: questo dice Ezechia: questo dì sì è dì di tribulazione e di reprensione e di biasteme; i figliuoli vennero insino al parto, e non avea forza (di partorire) quella che dovea partorire.
4 Forse il Signore tuo Dio ha udito le parole del gran coppiere, che il re d'Assiria suo signore ha inviato a insultare il Dio vivente e lo castigherà per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quelli che ancora sopravvivono".
4 Se forse il tuo Signore intendesse le parole di Rabsace, il quale mandò il re degli Assirii suo signore ad improperare a Dio vivente, e reprendere di parole, le quali hae udite il tuo Signore Iddio; onde fa orazione per le reliquie che si trovano.
5 Così i ministri del re Ezechia andarono da Isaia.5 E vennero i servi del re Ezechia ad Isaia.
6 Disse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere le cose che hai udite e con le quali i servitori del re d'Assiria mi hanno ingiuriato.6 E disse loro Isaia: direte così al vostro signore: questo dice il Signore: non abbiate paura delle parole le quali voi avete udite, per le quali i servi del re degli Assirii hanno blasfemato me.
7 Ecco io manderò in lui uno spirito tale che egli, appena avrà udito una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò perire di spada".
7 Ecco ch' io manderò loro spirito, e intenderanno messaggi; e ritornerà nella terra sua, e farollo cadere di coltello nella sua terra.
8 Il gran coppiere ritornò e trovò il re d'Assiria che assaliva Libna, poiché aveva saputo che si era allontanato da Lachis.8 E tornò Rabsace, e trovò il re degli Assirii che combattea Lobna; però che lui avea udito, che s'era partito di Lachis.
9 Appena Sennàcherib seppe che Tiraca re di Etiopia era uscito per muovergli guerra, inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli:
9 E avendo udito (il re degli Assirii) di Taraca re di Etiopia, per quegli che l' avvisò dicendo: ecco che l'è uscito per combattere con te, e andando contro a lui, mandò messaggi ad Ezechia dicendo:
10 "Direte a Ezechia, re di Giuda: Non ti inganni il Dio in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re d'Assiria.10 questo dite ad Ezechia re di Giuda: non t'inganni il tuo Dio, nel quale tu hai speranza, e non dire Ierusalem non sarà data nelle mani del re degli Assirii.
11 Ecco, tu sai ciò che hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che votarono allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti?11 Tu medesimo hai udito quello che gli re degli Assirii hanno fatto a tutte le terre, sì come le hanno disfatte; però potrai iscampare tu solo?
12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e le genti di Eden in Telassàr?12 Or hanno li dii delle genti ciascuno liberato le loro terre, le quali hanno disfatte li miei padri, cioè Gozan e Aran e Resef, e i figliuoli di Eden i quali erano in Telassar?
13 Dove sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Ivva?".
13 Dov'è il re di Emat, e il re di Arfat, e il re della città di Sefarvaim, Ana e Ava?
14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio e, svolgendo lo scritto davanti al Signore,14 E tolte Ezechia le lettere di mano de' messaggi, e lettele, andossene alla casa di Dio, e sparsele nel cospetto di Dio.
15 pregò: "Signore Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.15 E orò dinanzi a lui, dicendo: Signore Iddio d' Israel, il quale siedi sopra i cherubini, tu solo se' Iddio di tutti i re della terra; tu facesti il cielo e la terra.
16 Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e vedi; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha fatto dire per insultare il Dio vivente.16 Inchina le orecchie tue, e intendi; apri gli occhi tuoi, e vedi; intendi tutte le parole di Sennacherib, il quale mandò ad improperare a noi lo Iddio vivente.
17 È vero, o Signore, che i re d'Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori;17 Veramente, Signore, gli re degli Assirii dissiparono le genti e le terre di tutti.
18 hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però, non erano dèi, ma solo opera delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti.18 I loro iddii misergli nel fuoco; imperciò che non erano iddii, anzi erano opere delle mani degli uomini, legni e pietre; e disfecergli.
19 Ora, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio".
19 Ora, Signore nostro Iddio, facci salvi delle mani sue, acciò che sappiano tutti li reami della terra, che tu solo se' Iddio.
20 Allora Isaia figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: "Dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re d'Assiria.20 E Isaia figliuolo d' Amos mandò dicendo ad Ezechia: questo dice il Signore Iddio d' Israel: quello tu hai pregato a me di Sennacherib re degli Assirii, ho udito.
21 Questa è la parola che il Signore ha pronunziato contro di lui:

Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
21 Questo è quello che Iddio ha detto di lui: egli t'ha spregiata, e hatti rembrottata, vergine figliuola di Sion! egli muove il suo capo dietro a te, figliuola di Ierusalem.
22 Chi hai insultato e schernito?
Contro chi hai alzato la voce
e hai elevato, superbo, i tuoi occhi?
Contro il Santo di Israele!
22 Cui hai tu rimproperato (cui hai tu rimbrottato) cui hai tu biastemato? contro cui hai tu levato la voce tua, e hai levato in alto gli occhi tuoi? contro al santo d' Israel.
23 Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il Signore
e hai detto: Con i miei carri numerosi
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano:
ne ho tagliato i cedri più alti,
i suoi cipressi più belli;
sono penetrato nel suo angolo più remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
23 Per mano de' tuoi servi remproperasti al Signore, e dicesti: con la moltitudine delle mie carra montai in altezza de' monti, nella sua sommità del Libano, e tagliai i suoi alti cedri e i suoi eletti abeti; ed entrai insino ai suoi termini, e tagliai il bosco suo di Carmelo.
24 Io ho scavato e bevuto
acque straniere;
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i torrenti d'Egitto.
24 E hoe bevute dell' acque d' altrui, e con le vestigie de' miei piedi io ho seccate l'acque serrate.
25 Non hai forse udito? Da tempo
ho preparato questo;
da giorni remoti io l'ho progettato;
ora lo eseguisco.
Era deciso che tu riducessi un cumulo di rovine
le città fortificate;
25 Non hai tu udito quello ch' io feci nel principio? dal tempo antico io il feci, e [ora] hollo menato; e saranno in ruina de' poggi de' combattitori delle città fornite.
26 i loro abitanti impotenti
erano spaventati e confusi,
erano come l'erba dei campi,
come una giovane pianta verde,
come l'erba dei tetti,
bruciata dal vento d'oriente.
26 E quelli che seggono in esse, umili di mano, tremarono e sono confusi, e sono fatti sì come il fieno de' campi, e come l'erba de' tetti verde, la quale disecca prima che venga a maturità.
27 Ti sieda, esca
o rientri, io ti conosco.
27 Il tuo abitacolo, il tuo entrare, il tuo uscire e la tua via, io la seppi dinanzi, e anche il tuo furore contro a me.
28 Siccome infuri contro di me
e la tua arroganza è salita ai miei orecchi,
ti porrò il mio anello alle narici
e il mio morso alle labbra;
ti farò tornare per la strada,
per la quale sei venuto.
28 Tu se' fatto furioso in me, e la tua superbia si è ascesa negli orecchii miei; e però io ti porrò uno cerchiello nel naso tuo, e lo freno nelle labbra tue, e rimenerotti per la via per la quale tu venisti.
29 Questo ti serva come segno:
si mangi quest'anno il frutto dei semi caduti,
nell'anno prossimo ciò che nasce da sé,
nel terzo anno semineranno e mieteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
29 E a te, Ezechia, questo sarà segnale: mangia questo anno quello che tu trovi; e nel secondo quello che nascerà da sè stesso; e nel terzo anno seminate e mietete, e ponete le vigne, e mangiate lo frutto loro.
30 Il resto della casa di Giuda che scamperà
continuerà a mettere radici di sotto
e a dar frutto in alto.
30 E tutto quello che è rimaso della casa di Giuda, metterà le radici di sotto, e farà il frutto di sopra.
31 Poiché da Gerusalemme uscirà il resto,
dal monte Sion il residuo.
Lo zelo del Signore farà ciò.
31 E di Ierusalem usciranno le reliquie, e cosa che si salvi del monte di Sion; il zelo del Signore degli eserciti farà questo.
32 Perciò dice il Signore contro il re d'Assiria:
Non entrerà in questa città
e non vi lancerà una freccia,
non l'affronterà con scudi
e non vi costruirà terrapieno.
32 Per la quale cosa questo dice il Signore del re degli Assirii: non entrerà in questa città, e non manderà saetta, e non la occuperà iscudo, e non la circonderà munizione.
33 Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore.
33 Per la via che venne tornerà, e [in] questa città non entrerà, dice il Signore.
34 Proteggerò questa città per salvarla,
per amore di me e di Davide mio servo".

34 E difenderò questa città, e salverolla per me, e per David servo mio.
35 Ora in quella notte l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, quelli erano tutti morti.
35 E in quella notte intervenne, che l' angiolo di Dio venne, e percosse il campo degli Assirii, e uccisene CLXXXV milia. E levandosi la mattina, vidde tutti i corpi de' morti; e partendosi, se n' andò,
36 Sennàcherib re d'Assiria levò le tende, fece ritorno e rimase a Ninive.36 e ritornossene (il re) Sennacherib re degli Assirii, e istette in Ninive.
37 Mentre pregava nel tempio di Nisroch suo dio, Adram-Mèlech e Sarèzer suoi figli l'uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat. Al suo posto divenne re suo figlio Assarhàddon.37 E adorando lui nel tempio di Nesroc suo iddio, Adramelec e Sarasar suoi figliuoli l'ucciseno di coltello, e fuggirono nella terra degli Armeni; e Asaraddon suo figliuolo regnò per lui.