Scrutatio

Domenica, 9 giugno 2024 - Beata Anna Maria Taigi ( Letture di oggi)

Jueces 16


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EL LIBRO DEL PUEBLO DE DIOSBIBBIA VOLGARE
1 Sansón se dirigió a Gaza. Allí vio a una prostituta y entró en su casa.1 E andossene Sansone in Gaza, e videvi una femina peccatrice; e andando dentro, istette con lei.
2 Cuando anunciaron a la gente de Gaza: «¡Ha llegado Sansón!», lo cercaron y se pusieron al acecho junto a la Puerta de la ciudad. Así estuvieron a la expectativa toda la noche, diciendo: «Lo mataremos al despuntar el alba».2 La quale cosa avendo udito i Filistei, e crescesse loro la voce (e il nome) cioè che fosse entrato Sansone nella cittade, sì lo attorniarono, ponendo le guardie nella porta della cittade, e quivi alla porta tutta notte aspettando ch' egli venisse, chetamente, acciò che fatta la mattina, vegnendo alla porta, sì l'uccidessono.
3 Pero Sansón estuvo acostado sólo hasta la medianoche. Entonces se levantó, tomó las hojas de la Puerta de la ciudad y el marco que la sostenía, los arrancó con barrotes y todo, los cargó sobre sus espaldas, y los subió hasta la cima del monte que está frente a Hebrón.3 Ma Sansone sì dormì insino a mezza notte; e poi levandosi suso, (e vegnendo alla porta) sì pigliò amendue le porte con gli sogliari (e con i gangheri) e con li chiavistelli; e postele in su le spalle, portolle suso in su la cima del monte che è verso Ebron.
4 Después de esto, Sansón se enamoró en el valle de Sorec de una mujer llamada Dalila.4 E dopo questo, sì amò una femina, la quale abitava nella valle di Sorec, e avea nome Dalila.
5 Los príncipes de los filisteos fueron a verla y le dijeron: «Sedúcelo y averigua de dónde le viene esa fuerza tan enorme, y qué podríamos hacer para atarlo y tenerlo sometido. Te daremos cada uno mil cien siclos de plata.5 E vennero a Dalila tutti i principi de' Filistei, e sì le dissero: fa che tu inganni Sansone e sappi da lui onde hae tanta fortezza, e come noi il potessimo vincere, e legato affligerlo; la quale cosa se tu la farai, ciascuno di noi daremo a te mille e cento grossi d'argento.
6 Dalila dijo a Sansón: «Vamos, dime de dónde sacas tanta fuerza y con qué habría que atarte para tenerte sometido».6 E favellò Dalila a Sansone, e disse: pregoti che tu mi dichi, dove e in che luogo stae questa tua grandissima fortezza, e che è quella cosa che, essendo tu legato con essa, tu non potresti rompere?
7 Sansón le respondió: «Si me atan con siete cuerdas de arco todavía frescas, que no se han dejado secar, yo me debilitaría y sería un hombre como cualquiera».7 Alla quale respuose Sansone: se io sarò legato con sette funi di nervo, che non siano ancora secche, ma siano umide, sarò infermo (e debile), come gli altri uomini.
8 Los príncipes de los filisteos le mandaron siete cuerdas de arco frescas, que no se han dejado secar, y Dalila lo ató con esas cuerdas.8 E recaronle li principi de' Filistei sette funi di nervo, sì come avea detto; con le quali funi (dormendo egli) sì lo legò Dalila,
9 Y como ella tenía a unos hombres emboscados en la habitación, le gritó: «¡Sansón, los filisteos se te vienen encima!». Pero él rompió las cuerdas de arco como se rompe un cordón de estopa al primer contacto con el fuego. Y no se descubrió el secreto de su fuerza.9 istando in casa dentro nascosti gli agguati degli uomini, e dentro dalla camera aspettando la fine (e quello che di ciò intervenisse). E, legato che l'ebbe, Dalila sì gridò (e disse): Sansone, Sansone, i Filistei ti sono adosso. Il quale (desedandosi) sì rompette questi legami, sì come romperebbe uno altro uomo uno filo di stoppa torto con lo sputo, quando sente la fiamma del fuoco (e il caldo); e non fu (saputo nè) conosciuto, in che istesse la sua grandissima fortezza.
10 Entonces Dalila dijo a Sansón: «Me has engañado y no me has dicho más que mentiras. Ahora dime con qué habría que atarte».10 E disse Dalila un' altra volta a Sansone: ecco, tu mi hai dileggiata, e non mi hai detto il vero; almeno di' ora a me, che è quella cosa la quale, essendo tu legato con essa, tu non potresti rompere.
11 El le respondió: «Si me atan fuertemente con cuerdas nuevas sin usar, yo me debilitaría y sería como un hombre cualquiera».11 Alla quale (disse e) respuose Sansone: se io sarò legato con nuove funi, le quali mai non fosseno state adoperate, io sarò infermo (e debile) e somigliante agli altri uomini.
12 Dalila tomó unas cuerdas nuevas y lo ató con ellas. Luego gritó: «¡Sansón, los filisteos se te vienen encima!». En la habitación había gente emboscada, pero el rompió las cuerdas de sus brazos como si fueran un hilo.12 Con le quali funi sì lo legò un' altra volta Dalila. E legato che l' ebbe, sì gridò, essendo gli agguati degli uomini dietro al letto (cioè di quella cosa ov' era Sansone), e dicendo Dalila: Sansone, Sansone, ecco i Filistei ti sono adosso. Il quale (distendendosi) sì ruppe tutti questi legami, siccome ei fossero fili di tela.
13 Dalila dijo a Sansón: «Hasta ahora me has estado engañando; no me has dicho más que mentiras. Vamos, dime con qué habría que atarte». Sansón le respondió: «Si entretejes las siete trenzas de mi cabellera con la urdimbre de un tejido, y las fijas con una clavija de telar, yo me debilitaría y sería como un hombre cualquiera».13 E disse Dalila un' altra volta a Sansone: perchè pure m' inganni insino a qui, e sempre mai mi di' (bugia e) falso? Mostrami (pregoti) con che tu dèi essere legato. E disse Sansone: sette crini del [mio] capo legherai forte con uno legame di panno e uno grosso aguto (e sarò con esso forte legato intorno intorno), e poi sì conficcherai in terra; e sarò infermo (e debole come gli altri uomini).
14 Entonces ella lo hizo dormir, entretejió las siete trenzas de su cabellera con la urdimbre de un tejido y las fijó con una clavija. Luego le gritó: «¡Sansón, los filisteos se te vienen encima!». El se despertó de su sueño, y arrancó la clavija y el tejido. Y no se descubrió el secreto de su fuerza.14 La quale cosà avendo fatta Dalila, sì disse: o Sansone, Sansone, i Filistei ti sono adosso. Il quale, levandosi suso dal sonno, sì trasse fuori l' aguto insieme co' capelli e con lo legame del panno.
15 Entonces ella le dijo: «¿Cómo puedes decir que me quieres, si tu corazón no está conmigo? Ya me has engañado tres veces y no me has revelado de dónde sacas tanta fuerza».15 E dissegli Dalila: come di' tu che m' ami, conciosia cosa che l'animo tuo non sia con meco? (cioè che non ti fidi tu di me) Bene tre volte m'hai mentito, e non m' hai voluto dire in che (istà o) sia la tua grandissima fortezza.
16 Y como todos los días lo acosaba con sus palabras y no dejaba de importunarlo, fastidiado ya hasta de la vida,16 Molestandolo molto spesso, e per ispazio di molti di continuamente dicendogli questo, e non lasciandolo istare punto (nè in pace nè) in riposo, vennegli meno l'anima, e fu affaticata quasi insino alla morte.
17 él le abrió todo su corazón y le dijo: «La navaja no ha pasado nunca por mi cabeza, porque estoy consagrado a Dios desde el seno de mi madre. Si me cortaran el cabello, mi fuerza se apartaría de mí, me debilitaría y sería como los demás hombres.17 E allora discoprendole (e dicendole) la verità del fatto, sì le disse: sappi che ferro non fu posto giammai in su il capo mio, imperò ch' io sono Nazareo, cioè sacrato a Dio, insino ch' io uscìo del ventre della madre mia: (onde sappi che) se il capo mio sarà raso, si partirà da me la mia fortezza, e verrò meno, e sarò come gli altri nomini.
18 Dalila comprendió que él le había abierto todo su corazón, y mandó llamar a los príncipes de los filisteos, diciendo: «Suban esta vez, porque me ha revelado todo su secreto». Los príncipes de los filisteos fueron a verla, llevando el dinero convenido.18 E veggendo Dalila che Sansone le avea (detto e) confessato tutto l'animo suo (e la verità), mandò a' principi de' Filistei, e comandò loro: venite suso ancora un' altra volta, imperciò che ora Sansone si m' ha (detto la verità e) aperto il cuore suo. I quali si andarono suso, portando i denari ch' aveano promesso a Dalila.
19 Luego ella durmió a Sansón sobre sus rodillas, y llamó a un hombre, que le cortó las siete trenzas de su cabellera. Así él comenzó a debilitarse y su fuerza se apartó de él.19 E Dalila si 'I fece addormentare sopra (il grembo e) le ginocchia sue, e in sul petto riposare il suo capo (cioè di Sansone). E chiamò il barbiere, e sì gli rase sette crini (de' capegli del capo suo), e cominciollo a mandarlo via, e cacciollo da sè; e incontanente si partì da sè la sua fortezza (cioè lo Spirito santo).
20 Dalila gritó: «¡Sansón, los filisteos se te vienen encima!». Al despertar de su sueño, Sansón pensó: «Saldré del paso como las otras veces y me libraré». Pero no sabía que el Señor se había apartado de él.20 E disse (Dalila a Sansone): Sansone, i Filistei ti sono adosso. Il quale levandosi suso, disse nell' animo suo io uscirò fuori come ho fatto l'altre volte, e sì mi difenderò, non sapendo che Iddio si fosse partito da lui.
21 Los filisteos lo tomaron prisionero, le vaciaron los ojos y lo hicieron bajar a Gaza. Allí lo ataron con una doble cadena de bronce, y él hacía rodar el molino en la cárcel.21 Il quale avendo preso i Filistei, incontanente sì gli cavarono gli occhii, e sì lo menarono in Gaza legato con le catene; e mettendolo in carcere, sì gli facevano (menare il molino e) macinare.
22 Pero su cabello comenzó a crecer apenas cortado.22 E dopo questo i capegli del capo suo avean già cominciato a crescere.
23 Los príncipes de los filisteos se reunieron para ofrecer un gran sacrificio a Dagón, su dios, y para hacer grandes festejos. Ellos decían: «Nuestro dios nos ha puesto en las manos a Sansón, nuestro enemigo».23 E tutti quanti i principi de' Filistei sì si raunarono insieme, acciò che facessono offerte magnifiche e sacrifizio a Dagon iddio loro, e mangiassero, dicendo: il dio nostro sì ha messo nelle nostre mani Sansone nostro nemico.
24 Y al verlo, la gente alababa a su dios, diciendo: «Nuestro dios nos ha puesto en las manos a Sansón, nuestro enemigo, al que devastaba nuestro país y multiplicaba nuestras víctimas».24 La quale cosa vedendo ancora il popolo, sì lodava il dio suo, e quelle parole medesime dicea, cioè il dio nostro signore sì ha dato (e messo) nelle nostre mani l'avversario nostro, il quale guastò la terra nostra, e molti uccise di noi.
25 Cuando todos estuvieron muy alegres, dijeron: «Llamen a Sansón para que nos divierta». Entonces trajeron a Sansón de la cárcel, y él estuvo haciendo piruetas delante de todos. Después lo pusieron de pie entre las columnas.25 E rallegrandosi per conviti, e avendo già mangiato, comandarono (i principi) che fosse chiamato (e menato a loro) Sansone, che giuocasse lì dinanzi a loro; e fecero stare lui tra due colonne.
26 Sansón dijo al niño que lo llevaba de la mano: «Déjame palpar las columnas que sostienen la casa, para apoyarme en ellas».26 Il quale (cioè Sansone) sì disse al garzone che il menava: lasciami, e fa sì ch' io tocchi le colonne, alle quali tutte queste cose s' appoggiano, acciò ch' io mi possa uno poco appoggiare, e riposare sopra loro (appoggiandomi).
27 El edificio estaba repleto de hombres y mujeres. Allí estaban todos los príncipes de los filisteos, y en la azotea había unos tres mil hombres y mujeres que se divertían mirando a Sansón.27 E in quello punto sì era piena la casa di uomini e di femine, e sì v'erano tutti quanti i principi de' Filistei, e ancora in sul tetto e del solaio si aspettavano bene tre milia persone, tra maschii e femine, per vedere giuocare Sansone.
28 Entonces Sansón invocó al Señor, con estas palabras: «Señor, acuérdate de mí y devuélveme la fuerza por esta sola vez, para que pueda vengarme de los filisteos, de un solo golpe, por la pérdida de mis dos ojos».28 E chiamato Iddio Signore, si disse Sansone: Signore Iddio, ricòrdati di me, e rendimi la mia fortezza di prima, Iddio mio, acciò ch' io mi vendichi de' miei nemici; e per due occhii, ch' io ho perduti, solamente mi dà una vendetta.
29 Luego palpó las dos columnas centrales que sostenían el edificio, y se apoyó contra ellas, poniendo sobre una su brazo derecho y sobre la otra su brazo izquierdo.29 E Sansone pigliando amendue le colonne, alle quali s' appoggiava la casa, e tenendo l' una con la mano ritta, e l' altra con la mano manca
30 Y exclamó: «¡Muera yo junto con los filisteos!». Después empujó con toda su fuerza, y el edificio se desplomó sobre los príncipes y sobre toda la gente allí reunida. ¡Los que él mató al morir fueron más numerosos que los que había matado en toda su vida!30 sì disse: muoia l' anima mia insieme colli Filistei. E scorlando fortemente le colonne, cadde tutta la casa sopra tutti i principi e sopra tutta l'altra moltitudine che quivi era; e molto più ne uccise morendo, che non avea morti innanzi, vivo.
31 Sus hermanos y toda la familia de su padre bajaron y se llevaron el cadáver. Luego subieron de nuevo y lo sepultaron en la tumba de su padre Manóaj, entre Sorá y Estaol. El había juzgado a Israel durante veinte años.31 E vegnendo giuso i fratelli suoi e tutto il suo parentado, tolsono il corpo suo, e sì lo sotterrarono tra Saraa ed Estaol nella spelonca di Manue suo padre. E giudicò (e resse) Israel venti anni.