Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Eclesiastés/Qohelet 6


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EL LIBRO DEL PUEBLO DE DIOSDIODATI
1 Hay un mal que yo he visto bajo el sol y que resulta muy pesado para el hombre1 VI è un male che io ho veduto sotto il sole, ed è frequente fra gli uomini;
2 A uno Dios le ha dado riquezas, posesiones y honores, y no le falta nada de todo lo que desea. Pero Dios no le permite disfrutar de eso, sino que lo disfruta un extraño. Esto es vanidad y un mal penoso.2 cioè: che vi è tal uomo, a cui Iddio ha date ricchezze, e facoltà, e gloria, talchè nulla manca all’anima sua, di tutto ciò ch’egli può desiderare; e pure Iddio non gli dà il potere di mangiarne, anzi uno strano le mangia. Questo è vanità, ed una mala doglia.
3 Si un hombre tiene cien hijos y vive muchos años, por más numerosos que sean los días de sus años. si su alma no se sacia de felicidad y ni siquiera le dan sepultura, yo digo que un aborto es más feliz que él.3 Avvegnachè alcuno generi cento figliuoli, e viva molti anni, talchè il tempo della sua vita sia grande, se l’anima sua non è saziata di bene, e se non ha pur sepoltura, io dico che la condizione di un abortivo è migliore che la sua.
4 Porque este ha venido en vano y se va hacia las tinieblas, y su nombre será cubierto por las tinieblas;4 Perciocchè quell’abortivo è venuto in vano, e se ne va nelle tenebre, e il suo nome è coperto di tenebre.
5 no ha visto ni conocido el sol, pero descansa más tranquilo que aquel.5 Ed avvegnachè non abbia veduto il sole, nè avuto alcun conoscimento, pure ha più riposo di quell’altro.
6 Y aunque ese hombre hubiera vivido dos mil años sin ser en ellos la felicidad, ¿acaso no van todos al mismo sitio?6 Il quale, benchè egli vivesse duemila anni, se non gode del bene, che vantaggio ne ha egli? non vanno essi tutti in un medesimo luogo?
7 Todo el esfuerzo del hombre va a parar a su boca, pero el deseo no se satisface jamás.7 Tutta la fatica dell’uomo è per la sua bocca; e pur l’anima sua non è giammai sazia.
8 ¿En qué aventaja el sabio al necio? ¿Qué ventaja tiene el pobre que sabe enfrentarse con la vida?8 Perciocchè, qual vantaggio ha il savio sopra lo stolto? qual vantaggio ha il povero intendente? di camminare davanti a’ viventi.
9 Vale más lo que se ve con los ojos que lo que se imagina con el deseo. También esto es vanidad y correr tras el viento.9 Meglio è il veder con gli occhi, che andar vagando qua e là con l’anima. Anche questo è vanità, e tormento di spirito.
10 Lo que existe, ya ha sido llamado por su nombre. Ya se sabe lo que es el hombre, y que él no puede entrar en pleito con aquel que es más fuerte que él.10 Già fu posto nome all’uomo ciò ch’egli è; ed egli è noto ch’esso nome fu Adamo; ed egli non può litigar con colui che è più forte di lui
11 Donde abundan las palabras, aumenta la vanidad, ¿y qué aprovecha eso al hombre?11 Quando vi son cose assai, esse accrescono la vanità; e che vantaggio ne ha l’uomo?
12 Porque ¿quién sabe lo que es bueno para el hombre en la vida, durante los contados días de su vida fugaz que él pasa como una sombra? ¿Quién puede, en efecto indicar al hombre lo que habrá después de él bajo el sol?12 Perciocchè, chi sa qual cosa sia buona all’uomo in questa vita, tutti i giorni della vita della sua vanità, i quali egli passa come un’ombra? imperocchè, chi dichiarerà all’uomo ciò che sarà dopo lui sotto il sole?