SCRUTATIO

Martedi, 8 luglio 2025 - Santi Aquila e Priscilla ( Letture di oggi)

Primo dei Re 5


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 E i Filistei tolsero l'arca di Dio, e portaronla dalla pietra dello adiutorio in Azoto.1 Philisthiim autem tulerunt arcam Dei, et asportaverunt eam a lapide Adjutorii in Azotum.
2 E questi Filistei tolsero l'arca di Dio, e puoserla nel tempio di Dagon, e puoserla appo lui.2 Tuleruntque Philisthiim arcam Dei, et intulerunt eam in templum Dagon, et statuerunt eam juxta Dagon.
3 E levandosi la mattina quelli di Azoto l' altro dì, ecco che Dagon giacea dinanzi dall' arca di Dio; e tolsero Dagon, e restituìrlo nel suo luogo.3 Cumque surrexissent diluculo Azotii altera die, ecce Dagon jacebat pronus in terra ante arcam Domini : et tulerunt Dagon, et restituerunt eum in locum suum.
4 E anco l'altro dì, levandosi la mattina, trovarono Dagon giacere sopra il suo viso in terra dinanzi all' arca di Dio; e il capo di Dagon e due palme delle sue mani erano tagliate sopra il sogliaro.4 Rursumque mane die altera consurgentes, invenerunt Dagon jacentem super faciem suam in terra coram arca Domini : caput autem Dagon, et duæ palmæ manuum ejus abscissæ erant super limen :
5 E Dagon, solo il troncone, era rimaso nel suo luogo. Per questa cagione li sacerdoti di Dagon, e tutti quegli ch' entrano nel tempio suo, non pongono piede sopra il sogliare di Dagon in Azoto, per fino al dì d' oggi.5 porro Dagon solus truncus remanserat in loco suo. Propter hanc causam non calcant sacerdotes Dagon, et omnes qui ingrediuntur templum ejus, super limen Dagon in Azoto, usque in hodiernum diem.
6 E la mano del Signore fu molto gravata sopra quelli di Azoto, e perseguitogli; e percosse Azoto e le sue tenute nella secreta parte delle natiche (di una passione, la quale i greci la chiamano ?upiye, cioè a dire quella infermità che si chiama fistola). E le ville e i campi bollirono nel mezzo della contrada, e nascerono topi, e fue fatta grande confusione di morte nella città.6 Aggravata est autem manus Domini super Azotios, et demolitus est eos : et percussit in secretiori parte natium Azotum, et fines ejus. Et ebullierunt villæ et agri in medio regionis illius, et nati sunt mures et facta est confusio mortis magnæ in civitate.
7 E quelli di Azoto, veggendo questa piaga, dissero: non istia l'arca di Dio d' Israel appo noi, però che la sua mano è dura sopra di noi e sopra Dagon nostro iddio.7 Videntes autem viri Azotii hujuscemodi plagam, dixerunt : Non maneat arca Dei Israël apud nos : quoniam dura est manus ejus super nos, et super Dagon deum nostrum.
8 E mandarono e congregarono tutti gli savii de' Filistei a sè, e dissero: che faremo dell' arca di Dio d' Israel? Resposero i Getei: sia menata dintorno l'arca di Dio d' Israel. E (preso questo consiglio) sì la menarono.8 Et mittentes congregaverunt omnes satrapas Philisthinorum ad se, et dixerunt : Quid faciemus de arca Dei Israël ? Responderuntque Gethæi : Circumducatur arca Dei Israël. Et circumduxerunt arcam Dei Israël.
9 E menandola dintorno, la mano di Dio era fatta sopra (loro, e sopra) tutte le cittadi grande occisione; e feriva gli uomini in ciascuna città dal picciolo insino al maggiore; e diventarono putridi i loro budelli nella sommitade enfiata. E fecero conseglio quelli di Get, e fecero seggiole di pelli.9 Illis autem circumducentibus eam, fiebat manus Domini per singulas civitates interfectionis magnæ nimis : et percutiebat viros uniuscujusque urbis, a parvo usque ad majorem, et computrescebant prominentes extales eorum. Inieruntque Gethæi consilium, et fecerunt sibi sedes pelliceas.
10 E mandarono l'arca di Dio in Accaron. Ed essendo condotta l'arca di Dio in Accaron, gridavano quelli di Accaron dicendo: hanno menato a noi l'arca di Dio d'Israel, acciò che uccida noi (l'arca di Dio d' Israel) e il nostro popolo.10 Miserunt ergo arcam Dei in Accaron. Cumque venisset arca Dei in Accaron, exclamaverunt Accaronitæ, dicentes : Adduxerunt ad nos arcam Dei Israël ut interficiat nos et populum nostrum.
11 E mandarono, e congregarono tutti i savii de' Filistei, i quali dissero: lasciate l'arca di Dio d'Israel, e torni nel suo luogo, e non uccida noi e il nostro popolo.11 Miserunt itaque et congregaverunt omnes satrapas Philisthinorum : qui dixerunt : Dimittite arcam Dei Israël, et revertatur in locum suum, et non interficiat nos cum populo nostro.
12 Però che in tutte le cittadi era paura di morte, e gravissima era molto la mano di Dio; e gli uomini, che non erano morti, erano percossi nella più secreta parte delle natiche; e ascendeva il pianto di ciascuna città in cielo.12 Fiebat enim pavor mortis in singulis urbibus, et gravissima valde manus Dei. Viri quoque qui mortui non fuerant, percutiebantur in secretiori parte natium : et ascendebat ululatus uniuscujusque civitatis in cælum.