SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Prima Epistola di San Pietro Apostolo 3


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 Simigliantemente le femine sieno sottoposte ai loro mariti; sì che se alquanti non credono alla parola, per la conversazione delle femine senza predicazione sieno guadagnati,1 Ugualmente anche le donne stian soggette ai loro mariti, affinchè se ci fossero di quelli che non credono alla parola, anche senza la parola sian guadagnati dalla condotta delle loro mogli,
2 cousiderando con timore la vostra santa conversazione.2 quando avran considerato i vostri rispettosi e casti portamenti.
3 La capillatura delle quali non sia scoperta, [nè sieno esse ornate] d' intorniamento d'oro, o adornamento di copertura di vestimenti;3 L'ornamento delle donne non sia quello esterno, consistente nell'intrecciare i capelli, nel caricarsi di gioielli, nello sfoggio dei vestiti;
4 ma sia adornato il lor uomo di cuore ch' è ascosto, nella incorruttibilità del riposato e temperato spirito, il quale è ricco nel conspetto di Dio.4 ma consista nell'uomo interiore del cuore, nell'incorruttibilità d'uno spirito tranquillo e modesto, che ha tanto pregio agli occhi di Dio.
5 Però che così e le sante femine, sperando in Iddio, s' adornavano, sottoposte alli loro mariti.5 Così una volta anche le sante donne che speravano in Dio si adornavano, stando soggette ai loro mariti:
6 Sì come Sara obbediva Abraam, chiamando lui signore; della quale voi siete figliuole, facendo bene, e non temendo alcuna turbazione.6 come Sara, che obbediva ad Àbramo e lo chiamava signore; della quale siete figlie, se fate il bene senza aver paura di nulla.
7 Simigliantemente voi, mariti, abitando insieme secondo la scienza, renderete onore alle femine, come a più debole vasello, e sì come eredi con voi insieme della grazia della vita, acciò che non siano impedite le vostre orazioni.7 E voi parimente, o mariti, convivete con saggezza insieme alle vostre mogli e abbiate loro dei riguardi, come a sesso più debole, ed onoratele, anche perchè esse con voi sono eredi della grazia di vita, affinchè non siano impedite le vostre preghiere.
8 Ma nella fede siate tutti d' uno animo, sofferenti insieme, amatori della fratellanza, misericordios, temperati, umili;8 Finalmente siate tutti concordi, compassionevoli, amanti dei fratelli, misericordiosi, modesti, umili.
9 non rendendo male per male, nè maledetto per maledetto; ma per contrario benedicete, però che in questo siete chiamati, acciò che voi possediate la benedizione per eredità.9 Non rendete male per male, nè maledizione per maledizione, ma anzi benedite; perchè a questo siete stati chiamati per ereditare la benedizione.
10 Però che quello che vuole amare la vita, e vedere li di buoni, costringa la sua lingua dal male, e le labbra sue che non parlino inganno.10 « Chi dunque vuole amare la vita e veder giorni felici, raffreni la sua lingua dal male e le sue labbra dal parlar fraudolento;
11 (Ma) partasi dal male, e faccia il bene; addomandi la pace, e sèguiti quella.11 schivi il male e faccia il bene, cerchi la pace e si sforzi di conseguirla
12 Chè gli occhi del Signore son sopra li giusti, e le orecchie sue alli loro prieghi; ma il (giudizio nel) volto del Signore è sopra li malfattori.12 perchè il Signore ha gli occhi sopra i giusti e le orecchie intente alle loro preghiere; ma la faccia di Dio è contro coloro che fanno il male ».
13 E chi è che vi noccia, se voi sarete amatori del bene?13 E chi vi potrà far del male se sarete zelanti del bene?
14 Ma se patirete alcuna cosa per la giustizia, sarete beati; ma la paura di loro non temerete, acciò che non siate conturbati.14 Se poi aveste a soffrire per la giustizia beati voi! Non temete però le loro minacce e non vi turbate,
15 Ma santificate (il Signore) Cristo ne' vostri cuori, apparecchiati sempre a satisfacimento ad ogni uomo che vi domanda ragione di quella speranza (e fede) ch' è in voi;15 ma santificate nei vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar soddisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi:
16 ma con temperanza e con timore, (ma) avendo buona (la vostra) conscienza; acciò che in quello de trattano di voi siano avvergognati quelli, per la vostra buona conversazione in Cristo.16 ma con modestia e rispetto, forti della vostra buona coscienza, affinchè, quando sparlan di voi, restin confusi quelli che calunniano la vostra buona maniera di vivere secondo Cristo.
17 Però ch' egli è meglio facendo bene, s' egli è volontà di Dio, di patire, che facendo male.17 Infatti è meglio soffrire (se tal'è il volere di Dio) facendo il bene, che facendo il male,
18 Chè Cristo una volta fu morto per li nostri peccati, il giusto per li non giusti, per offerirne a Iddio, mortificati nella carne, ma fatti vivi nel spirito.18 per­chè anche Cristo una volta è morto per i nostri peccati, il giusto per gli ingiusti, per offrirci a Dio. E' stato messo a morte secondo la carne, ma reso alla vita per lo spirito.
19 Nel quale spirito venendo, a quegli che erano in carcere predicò.19 Per esso andò a predicare anche agli spiriti che erano in carcere,
20 Li quali erano stati altra volta non credenti, quando aspettavano la pazienza di Dio nelli dì di Noè, quando si fabbricava l'arca; nella quale pochi, cioè otto anime, son fatte salve per l'acqua.20 ed un tempo erano stati increduli, quando, ai giorni di Noè, la pazienza di Dio stava aspettando che fosse fabbricata l'arca, ove pochi, cioè otto anime, si salvarono sopra l'acqua.
21 Chè e voi il battesimo della simigliante forma vi fa salvi; non il lavamento delle sozzure della carne, ma il domandamento della buona conscienza in Iddio per la resurrezione di Iesù Cristo.21 Alla qual figura corrisponde ora il battesimo che vi salva (non lavanda delle sozzure della carne, ma contratto di buona coscienza fatto con Dio), per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo,
22 Il quale è nella destra di Dio, ricevendo la morte acciò che noi fossimo fatti eredi della vita eterna; e andò in cielo, e furono sottoposti a lui li angeli e le potestà e le virtù.22 il quale sta alla destra di Dio, e, dopo avere ingoiata la morte per farci diventare eredi della vita eterna, è andato in Cielo e a lui stan sottoposti gli angeli e le potestà e le virtù.