SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Filippensi 2


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1 Adunque se alcuna consolazione avete in Cristo, e alcuno consolamento di carità, se alcuna compagnia di spirito, se alcuna pieta di misericordia,1 Se dunque c'è un appello pressante in Cristo, un incoraggiamento ispirato dall'amore, una comunione di spirito, un cuore compassionevole,
2 empiete il mio gaudio in questo, che voi sappiate una cosa insieme, e una medesima carità sia in voi, e che siate d' uno animo, volendo l'uno quello che l'altro,2 ricolmatemi di gioia andando d'accordo, praticando la stessa carità con unanimità d'intenti, nutrendo i medesimi sentimenti.
3 e che niuna cosa sia fatta intra voi per contenzione nè per vana gloria, ma con ogni umiltà, tenendo l'uno l'altro maggiore di sè e migliore,3 Non fate niente per ambizione né per vanagloria, ma con umiltà ritenete gli altri migliori di voi;
4 e non voglia ciascuno (la sua consolazione e) quello che sia buono per sè, ma quello che sia buono e piacere degli altri.4 non mirando ciascuno ai propri interessi, ma anche a quelli degli altri.
5 Quello sentite in voi, che sentite in Cristo Iesù.5 Coltivate in voi questi sentimenti che furono anche in Cristo Gesù:
6 Il quale, conciosia cosa ch' egli fosse nella forma di Dio, non si pensò di fare rapina e d'essere sè uguale a Dio.6 il quale, essendo per natura Dio, non stimò un bene irrinunciabile l'essere uguale a Dio,
7 Anzi annichilò sè medesimo, pigliando forma di servo; e fu fatto a simiglianza delli uomini, e in portamento fu trovato sì come l'uomo.7 ma annichilì se stesso prendendo natura di servo, diventando simile agli uomini; e apparso in forma umana
8 E umiliò sè medesimo, fatto obbediente insino alla morte, e alla morte della croce.8 si umiliò facendosi obbediente fino alla morte e alla morte in croce.
9 Per la qual cosa Dio esaltò lui, e donogli nome il quale è sopra tutti li nomi;9 Per questo Dio lo ha sopraesaltato ed insignito di quel nome che è superiore a ogni nome,
10 che per il nome di Iesù Cristo ogni ginocchio (s' inginocchi e) s' inchini di coloro del cielo e di coloro della terra e di coloro dell' inferno;10 affinché, nel nome di Gesù, si pieghi ogni ginocchio, degli esseri celesti, dei terrestri e dei sotterranei
11 e ogni lingua confessi che il Signore nostro Iesù Cristo è nella gloria di Dio Padre.11 e ogni lingua proclami, che Gesù Cristo è Signore, a gloria di Dio Padre.
12 Adunque, (fratelli) miei carissimi, sì come sempre obbediste, non solamente nella mia presenza, ma eziandio essendo di lungi da voi, (così vi priego che voi) con paura e con timore adoperate la vostra salute.12 Così, o miei diletti, essendo stati sempre docili non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano da voi, con timore e tremore lavorate alla vostra salvezza.
13 Chè Dio è quello che adopera in voi il volere e il compire per buona volontà.13 E' Dio infatti colui che suscita tra voi il volere e l'agire in vista dei suoi amabili disegni.
14 E tutte le cose voglio che facciate senza mormorazioni e senza dubitazioni;14 Fate tutto senza mormorazioni e contestazioni,
15 che siate semplici e senza richiamo e senza riprensione, secondo che li figliuoli di Dio, intra le genti malvagie e perverse; intra le quali voi reluciate (e risplendiate) sì come luminarie nel mondo,15 affinché siate irreprensibili e illibati, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione tortuosa e sviata, in seno alla quale voi brillate come astri nell'universo,
16 ritenendo la parola della vita a mia gloria nel dì di Cristo, imperò ch' io non corsi invano, e non durai (in voi) fatica invano.16 tenendo alta la parola di vita. Così potrò vantarmi per il giorno di Cristo perché non ho corso né faticato invano.
17 Ma se io son sacrificato sopra il lavorio, e in servizio della vostra fede, godo e allegromi per tutti voi.17 Ma anche se il mio sangue venisse versato sul sacrificio e l'offerta della vostra fede, io gioisco e godo con tutti voi;
18 Per quello medesimo gaudete, e allegratevi insieme per me.18 allo stesso modo gioite anche voi e godete insieme a me.
19 Io spero nel Signore mio Iesù Cristo di mandare a voi Timoteo presto, chè io sia di buono animo, conosciute tutte quelle cose che son intra voi (e sappiendo il vostro stato).19 Spero intanto nel Signore Gesù di inviarvi ben presto Timoteo, affinché anch'io, informato sulla vostra situazione, possa essere di buon animo.
20 Chè io non abbo alcuno che così sia sollecito per voi con puro amore (sì come Timoteo).20 Non ho nessuno che abbia gli stessi suoi sentimenti, che realmente si preoccupi della vostra situazione.
21 Chè tutti addomandono quelle cose che son buone a sè, e non quelle di Iesù Cristo.21 Tutti infatti badano ai loro interessi e non a quelli di Cristo Gesù.
22 Ma lui potete conoscere per esperimento, chè secondo che figliuolo col padre, egli ha servito (a Dio) con meco nell' evangelio.22 Voi conoscete la sua sperimentata virtù: come un figlio verso il padre, si è dedicato insieme a me al servizio del vangelo.
23 Adunque costui abbo speranza di mandare a voi, incontanente ch' io saperò del mio fatto.23 Spero d'inviare lui appena avrò visto la piega che prenderà la mia causa.
24 Abbo speranza nel Signore, ch' io medesimo verrò presto a voi.24 Ho fiducia nel Signore di venire presto io stesso.
25 Ma ora mi parve che fosse il meglio, che io mandassi a voi Epafrodito, fratello, operatore e compagno mio, e vostro apostolo, e ministro della mia necessità.25 Ho ritenuto necessario per ora mandare da voi Epafrodito, mio fratello, collaboratore e compagno d'armi, vostro inviato e assistente nelle mie necessità,
26 Chè certo egli desiderava di vedere tutti voi; ed era tristo, chè voi avevate inteso ch' egli era infermato.26 perché aveva un gran desiderio di tutti voi ed era afflitto perché avevate saputo della sua infermità.
27 Chè per fermo egli pure infermò insino alla morte; ma Iddio ebbe misericordia di lui; e non solamente di lui, ma eziandio di me, chè io non avessi (in lui) tristizia sopra tristizia.27 Si ammalò infatti e poco mancò che morisse; ma Dio ebbe pietà di lui, e non solo di lui, ma anche di me; così non si accumularono le mie afflizioni.
28 Adunque io perciò lo mandai prestamente a voi, che voi ancora, veduto lui, gaudeste e io fussi senza tristizia.28 Perciò ne ho anticipata la partenza, affinché, vedendolo, vi rallegriate di nuovo e io sia meno triste.
29 Adunque ricevete lui nel Signore con ogni allegrezza, e fategli onore a questo tal modo.29 Accoglietelo dunque nel Signore con grande festa; onorate le persone come lui,
30 Chè egli per l'opera di Iesù Cristo s' avvicinò alla morte, dando l' anima sua (e mettendosi a ventura) per compiere in voi quello che vi mancava verso il mio servizio.30 perché per l'opera di Cristo rischiò la morte, mettendo a repentaglio la sua vita per supplire al servizio che non potevate prestarmi voi.