Scrutatio

Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 13


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1 In quel tempo erano alcuni, raccontando a lui de' Galilei, il sangue de' quali Pilato mescolò con loro sacrificii.1 - Nello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue era stato da Pilato mescolato con quello dei loro sacrifici.
2 Ed egli rispondendo disse a loro: pensate voi che questi Galilei fra tutti li Galilei siano stati peccatori, imperò che loro hanno sostenuto tal cosa?2 E Gesù rispose loro: «Pensate voi che quei Galilei fossero peccatori più di tutti gli altri Galilei, perchè hanno sofferto a quel modo?
3 Non, dico a voi; ma se voi non farete penitonze, tutti similmente perirete.3 No, vi dico; ma se non farete penitenza, perirete tutti allo stesso modo.
4 Come quelli dieci otto, sopra li quali cascò la torre in Siloe, e ucciseli, pensate voi che loro saranno debitori, salvo tutti li uomini abitanti in Ierusalem?4 Oppure credete voi che quei diciotto sui quali cadde la torre di Siloe e li uccise, fossero più colpevoli di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme?
5 Non, a voi dico; ma se non farete penitenza, similmente perirete.5 No, vi dico, ma se non farete penitenza, perirete tutti allo stesso modo».
6 E dicevali la similitudine: era uno che aveva l'arboro del fico, piantato nella sua vigna; ed egli venne credendo in quello essere il frutto, e non trovò alcun frutto.6 Raccontò inoltre questa parabola: «Un uomo aveva un fico piantato nella sua vigna, e andato a cercarvi frutti, non ne trovò.
7 Di che egli disse al lavoratore della vigna: ecco che son tre anni, ch' io vengo a cercare il frutto sopra questa ficaja, e non trovo alcuno; adunque tagliala: perchè etiam essa occupa la terra?7 Allora disse al vignaiuolo: - Ecco sono già tre anni che vengo a cercar frutti da questo fico e non ne trovo; taglialo; perchè continua ad ingombrare inutilmente il terreno? -
8 Ed egli rispondendo disse a quello: signore, lasciala etiam in questo anno, insino ch' io cavi intorno di quella, e che gli ponga del sterco.8 Ma l'altro rispose: - Signore, lascialo ancora quest'anno, finchè io l'abbia scalzato intorno e concimato;
9 E se lei farà frutto, bene è; e se non, per l'avvenire tagliarò quella.9 e se farà frutto in avvenire, bene; se no, lo taglierai-».
10 Di che era insegnando nella loro sinagoga, ne' giorni del sabbato.10 Gesù insegnava in una sinagoga in giorno di sabato.
11 Ed ecco una femmina, che aveva il spirito d'infermità bene dieci otto anni; ed era piegata, e per niuna guisa poteva guardare in suso.11 Ora c'era lì una donna, che da diciotto anni era posseduta da uno spirito che la rendeva inferma ed era così rattrappita da non poter assolutamente raddrizzarsi.
12 La quale vedendola Iesù, chiamolla a sè, e dissegli o femina, tu sei liberata dalla tua infermità.12 Gesù, vistala, la chiamò a sè e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua infermità».
13 E posegli le mani sopra di lei; e incontanente fu drizzata, e glorificava Dio.13 Le impose le mani e in quell'istante ella si raddrizzò e glorificava Iddio.
14 Di che rispondendo il principe della sinagoga isdegnato, imperò che Iesù avea sanato nel giorno del sabbato, diceva alla turba: sono sei giorni ne' quali bisogna operare; in questi sei giorni adunque venite, e sanatevi, e non nel giorno del sabbato.14 Ma il capo della sinagoga indignato che Gesù l'avesse guarita in sabato, prese a dire alla folla: «Ci sono sei giorni per lavorare; venite dunque a farvi guarire in quelli, e non di sabato!».
15 Onde rispondendo il Signore dissegli o ipocriti, ciascuno di voi non scioglie nel dì del sabbato il bove suo e l'asino dalla mangiatoia, e mandato adacquare?15 Ma il Signore gli rispose così: «Ipocriti, ognuno di voi non scioglie di sabato il suo bue o l'asino dalla mangiatoia per condurli a bere?
16 Or non fu bisogno sciogliere, nel giorno del sabbato, questa figliuola di Abraam da questo legame, col quale Satana già diciotto anni halla legata?16 E questa figlia d'Abramo, che il demonio tien legata da diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».
17 E mentre ch' egli diceva queste cose, tutti gli suoi avversarii vergognavansi; e tutto il popolo godeva nell' universe cose che facevansi da egli.17 Mentre diceva così, i suoi avversari dovettero arrossire e tutto il popolo si rallegrava delle cose meravigliose che egli faceva.
18 Adunque diceva: a cui è simile il regno de' cieli, e a cui simile agguagliarollo?18 Diceva ancora: «A che cosa è simile il regno di Dio, oppure a che cosa lo paragonerò?
19 Egli è simile al granello del senape, il quale tolto che l' ebbe l' uomo, poselo nell' orto suo; ed egli crebbe e fecesi in uno grande arbore; e in le sue rame riposansi li uccelli del cielo.19 È simile a un granello di senapa che un uomo prese e seminò nel suo orto. E crebbe tanto che diventò un albero e gli uccelli del cielo si sono riparati tra i suoi rami».
20 Ed etiam egli disse: a cui assomiglierò il regno del cielo?20 E disse pure: «A che cosa paragonerò il regno di Dio?
21 Egli è simile al levamento, il quale tolto che l'ebbe la femina, nascoselo sotto tre misure di farina, per insino che tutto fosse levato.21 È come il lievito che una donna prese e mescolò in tre staia di farina in modo che la pasta fosse tutta lievitata».
22 Onde egli andava per le città e castella, ammaestrando (e insegnando), e andava in Ierusalem.22 Così mentre era incamminato verso Gerusalemme andava ammaestrando per città e villaggi.
23 Di che alcuno dissegli: Signore, sono adunque pochi quelli che si salvano? Ma egli disse:23 Un tale gli domandò: «Signore, son pochi quelli che si salvano?». Rispose loro:
24 Questionate d' entrare per la stretta porta; imperò ch' io vi dico, che molti credettero d' entrare, e non potero.24 «Sforzatevi d'entrare per la porta stretta, perchè, vi dico, molti cercheranno d'entrare e non vi riusciranno.
25 Ma quando sarà entrato il padre della famiglia, e inserrarà l'uscio, voi incominciarete a stare di fuori, e picchiare all' uscio, dicendo: signore, aprici; ed egli rispondendo diravvi: non so donde siate.25 Quando il padron di casa sarà entrato e avrà chiusa la porta, e voi, stando di fuori, comincerete a picchiare alla porta, dicendo: - Signore, aprici -; egli vi risponderà: - Io non so donde voi siate. -
26 Allora incominciarete a dicere: noi abbiamo manucato e bevuto in tua presenza, e hai insegnato nelle nostre piazze.26 Allora comincerete a dire: - Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze. -
27 Ed egli a voi dirà: non so donde vi siate; partitevi da me tutti operatori di iniquità.27 Ed egli vi replicherà: - Io vi dico che non so donde voi siate; via da me voi tutti, operatori d'iniquità. -
28 Quivi sarà pianto e stridor di denti, quando vederete Abraam, Isaac, Iacob e tutti gli profeti nel regno di Dio, essendo voi cacciati di fuori.28 Quivi sarà pianto e stridor di denti, quando vedrete Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti, mentre voi siete cacciati fuori.
29 E verranno (molti) da oriente e occidente, da aquilone e austro, e sederanno a manucare nel regno di Dio.29 E da oriente a da occidente, da settentrione e da mezzogiorno, ne verranno a porsi a mensa nel regno di Dio.
30 Ed ecco che quelli che son ultimi, saranno primi; e sono gli primi quelli che saranno ultimi.30 E vi sono degli ultimi che saranno primi e dei primi che saranno ultimi».
31 In quel giorno andorono alcuni de' Farisei dicendo a lui: pàrtiti di qua, imperò ch' Erode ti vuole uccidere.31 Lo stesso giorno alcuni Farisei andarono a dirgli: «Parti e vattene via di qua, perchè Erode ti vuol uccidere».
32 Ed egli li disse: andate, e dite a quella volpe: ecco ch' io scaccio li demonii, e oggi e crai restituisco alli infermi la sanità, e il terzo giorno son consumato.32 Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: - Io scaccio i demoni e opero guarigioni oggi e domani, e il terzo giorno sarò al termine. -
33 Nientemeno mi bisogna andare oggi e crai e il seguente giorno; imperò che non piglia il profeta perire fuori di Ierusalem.33 Ma bisogna che io cammini oggi, domani e il giorno seguente, perchè non conviene che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
34 O Ierusalem, Ierusalem, che uccidi gli profeti, e lapidi quelli che a te sono mandati, quante fiate ho voluto raunare li figliuoli tuoi, come l'uccello rauna nel nido li suoi sotto le sue penne, e non hai vogliuto?34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e tu non l'hai voluto.
35 Ecco che a voi sarà lasciata la casa vostra deserta. Ma io vi dico che non mi vederete, insino che io verrò, quando dicerete: egli è benedetto, il quale viene nel nome del Signore.35 La vostra casa vi sarà lasciata deserta. E io vi dico che non mi vedrete più, finchè verrà il giorno in cui direte: - Benedetto colui che viene nel nome del Signore -».