SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Matteo 10


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 E a sè chiamati li suoi duodeci discepoli, a loro dette potestà de' spiriti immondi, che loro li scacciassero, e sanassero ogni dolore e ogni infirmità.1 Et convocatis Duodecim di scipulis suis, dedit illis pote statemspirituum immundorum, ut eicerent eos et curarent omnem languorem et omneminfirmitatem.
2 E li nomi de' duodeci discepoli sono questi: il primo egli è Simone, ch' è detto Pietro, e Andrea suo fratello;2 Duodecim autem apostolorum nomina sunt haec: primus Simon, qui dicitur Petrus,et Andreas frater eius, et Iacobus Zebedaei et Ioannes frater eius,
3 Filippo e Bartolomeo; Iacobo di Zebedeo e Ioanne suo fratello; Tomaso e Matteo pubblicano; e Iacobo di Alfeo, e Taddeo;3 Philippuset Bartholomaeus, Thomas et Matthaeus publicanus, Iacobus Alphaei et Thaddaeus,
4 Simon Cananeo, e Iuda Iscariote, il qual traditte lui.4 Simon Chananaeus et Iudas Iscariotes, qui et tradidit eum.
5 Questi duodeci mandò Iesù, comandandoli, dicendo non anderete dietro alla via delle genti, e non entrerete nelle cittadi de' Samaritani.5 Hos Duodecim misit Iesus praecipiens eis et dicens: “ In viam gentium neabieritis et in civitates Samaritanorum ne intraveritis;
6 Ma più presto andate alle pecore d' Israel, le quali sono perite.6 sed potius ite adoves, quae perierunt domus Israel.
7 E andando predicate, dicendo: imperò che s'è appressato il regno de' cieli.7 Euntes autem praedicate dicentes: “Appropinquavitregnum caelorum”.
8 Sanate li infermi, suscitate li morti, mondate li leprosi, scacciate li demonii; avete ricevuto senza prezzo, e voi donate senza prezzo.8 Infirmos curate, mortuos suscitate, leprosos mundate, daemones eicite; gratisaccepistis, gratis date.
9 Non vogliate possedere auro, [nè argento], nè pecunia nelle vostre vestimenta.9 Nolite possidere aurum neque argentum neque pecuniamin zonis vestris,
10 Non scarsella nella via, nè etiam averete due vestimenta, nè calzamenti, nè bacchette; imperò che il mercenario egli è degno di avere il suo cibo.10 non peram in via neque duas tunicas neque calceamenta nequevirgam; dignus enim est operarius cibo suo.
11 E quando entrerete in qualunque città ovver castello, domandate cui in quella è degno di voi; e quivi dimorate, insino che usciate.11 In quamcumque civitatem aut castellum intraveritis, interrogate quis in eadignus sit; et ibi manete donec exeatis.
12 Ed entranti nella casa, salutatela dicendo: sia la pace in questa casa.12 Intrantes autem in domum, salutateeam;
13 E certo se la casa sarà degna, sopra lei verrà la pace vostra; ma se non sarà degna', a voi ritornerà la pace vostra.13 et si quidem fuerit domus digna, veniat pax vestra super eam; si autemnon fuerit digna, pax vestra ad vos revertatur.
14 E ogni uomo che non vi riceverà, e non udirà li vostri parlari, uscirete fuori della casa, ovver della città, e conquassarete la polvere dalli vostri piedi.14 Et quicumque non receperitvos neque audierit sermones vestros, exeuntes foras de domo vel de civitateilla, excutite pulverem de pedibus vestris.
15 In verità io vi dico, che nel giorno del giudicio sarà da esser più tollerabile il vizio di Sodoma e Gomorra, che di quella città.15 Amen dico vobis: Tolerabiliuserit terrae Sodomorum et Gomorraeorum in die iudicii quam illi civitati.
16 Ed ecco che io vi mando, sì come (si mandano le) pecore in mezzo di lupi; siate (savii e) prudenti come serpenti, e semplici come colombe.16 Ecce ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicutserpentes et simplices sicut columbae.
17 Ma guardatevi dagli uomini; imperò che egli vi metteranno ne' loro consilii e nelle loro sinagoghe, e flagelleraunovi.17 Cavete autem ab hominibus; tradentenim vos in conciliis, et in synagogis suis flagellabunt vos;
18 E metterannovi dinanzi alli re e principi (e dottori e rettori) per cagione mia, in testimonianza a loro e alle genti.18 et ad praesideset ad reges ducemini propter me in testimonium illis et gentibus.
19 E pigliandovi, non vogliate pensare come e che parliate; imperò che in quella ora vi sarà detto (lo spirito che vi insegnerà) quello che debbiate rispondere.19 Cum autemtradent vos, nolite cogitare quomodo aut quid loquamini; dabitur enim vobis inilla hora quid loquamini.
20 Imperò che non siete voi quelli che parlate; ma è il Spirito del Padre vostro, che parlerà in voi.20 Non enim vos estis, qui loquimini, sed SpiritusPatris vestri, qui loquitur in vobis.
21 E l' uno fratello darà in morte l' altro, e il padre il figliuolo; e leverannosi li figliuoli contra alli padri e alle madri loro, e nella morte affligerangli.21 Tradet autem frater fratrem in mortem, et pater filium; et insurgent filii inparentes et morte eos afficient.
22 E sarete in odio a tutti (gli uomini) per lo nome mio: ma colui che persevererà insino alla fine, sarà salvo.22 Et eritis odio omnibus propter nomen meum;qui autem perseveraverit in finem, hic salvus erit.
23 Ma quando vi perseguiteranno in questa città, fuggite nell' altra. In verità vi dico: non consumerete le città d' Israel, insino che venga il figliuolo dell' uomo.23 Cum autem persequenturvos in civitate ista, fugite in aliam; amen enim dico vobis: Non consummabitiscivitates Israel, donec veniat Filius hominis.
24 Non è discepolo sopra il maestro, nè servo sopra il messere suo.24 Non est discipulus super magistrum nec servus super dominum suum.
25 Basta al discepolo, ch' egli sia come è il maestro, e il servo essere come il suo messere. Se loro hanno chiamato il padre della famiglia Belzebù, quanto maggiormente chiameranno li suoi domestici (famigliari)?25 Sufficitdiscipulo, ut sit sicut magister eius, et servus sicut dominus eius. Si patremfamilias Beelzebul vocaverunt, quanto magis domesticos eius!
26 Adunque non li temerete; perchè nulla cosa è così occulta, che non si riveli; nè sì nascosa, che non si sappia.26 Ne ergo timueritis eos. Nihil enim est opertum, quod non revelabitur, etoccultum, quod non scietur.
27 Quello che io dico a voi nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che con l'orecchie udite, narratelo sopra li tetti.27 Quod dico vobis in tenebris, dicite in lumine;et, quod in aure auditis, praedicate super tecta.
28 E non vogliate temere coloro che uccidono li corpi, imperò che l' anima non possono uccidere; ma temete colui che puote l'anima e il corpo in perdizione mettere nel fuoco eterno.28 Et nolite timere eos, quioccidunt corpus, animam autem non possunt occidere; sed potius eum timete, quipotest et animam et corpus perdere in gehenna.
29 Or non si danno due passere al denaro; e niuna di coloro cade sopra la terra senza volontà del padre vostro ( ch' è in cielo)?29 Nonne duo passeres asseveneunt? Et unus ex illis non cadet super terram sine Patre vestro.
30 E tutti li vostri capelli sono annumerati.30 Vestri autem et capilli capitis omnes numerati sunt.
31 Imperò non vogliate temere; imperò che voi siete meglio che le passere.31 Nolite ergo timere;multis passeribus meliores estis vos.
32 E ogni uomo che mi confessarà dinanzi agli uomini, io confessarò lui dinanzi al Padre mio il quale è in cielo.32 Omnis ergo qui confitebitur me coram hominibus, confitebor et ego eum coramPatre meo, qui est in caelis;
33 Ma chi mi negarà in presenza delli uomini, io il negarò dinanzi al Padre mio il quale è in cielo.33 qui autem negaverit me coram hominibus, negaboet ego eum coram Patre meo, qui est in caelis.
34 Non vogliate pensare ch' io sia venuto a mettere pace in terra; io non venni a mettere pace, ma coltello.34 Nolite arbitrari quia venerim mittere pacem in terram; non veni pacem mitteresed gladium.
35 Anzi venni a dividere il figliuolo dal padre, e la figliuola dalla madre, e la nora dalla suocera.35 Veni enim separare
hominem adversus patrem suum
et filiam adversus matrem suam
et nurum adversus socrum suam:
36 Imperò che li inimici dell' uomo sono li domestici suoi.36 et inimici hominis domestici eius.
37 Colui che ama il padre o la madre più di me, non è degno di me; e chi ama il figliuolo ovver la figliuola più che me, non è degno di me.37 Qui amat patrem aut matrem plus quam me, non est me dignus; et, qui amatfilium aut filiam super me, non est me dignus;
38 E chi non piglia la croce e sèguita me, non è degno di me.38 et, qui non accipit crucemsuam et sequitur me, non est me dignus.
39 Chi ama l'anima sua, perderà quella; e chi perderà l'anima sua per me, la troverà.39 Qui invenerit animam suam, perdetillam; et, qui perdiderit animam suam propter me, inveniet eam.
40 Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.40 Qui recipit vos, me recipit; et, qui me recipit, recipit eum, qui me misit.
41 Chi riceve il profeta nel nome del profeta, riceve la mercede del profeta; e chi riceve il giusto nel nome del giusto, riceve la mercede del giusto.41 Qui recipit prophetam in nomine prophetae, mercedem prophetae accipiet; et,qui recipit iustum in nomine iusti, mercedem iusti accipiet.
42 E qualunque darà bevere a uno di questi miei minimi uno calice d'acqua fredda per il nome del discepolo, in verità vi dico: non perderà la · mercede sua.42 Et, quicumquepotum dederit uni ex minimis istis calicem aquae frigidae tantum in nominediscipuli, amen dico vobis: Non perdet mercedem suam ”.