Scrutatio

Mercoledi, 21 maggio 2025 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Isaia 50


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Questo dice lo Signore Iddio: quale è questo libro di rifiuto della vostra madre, dove io lasciai lei? e quale è lo mio creditore, a cui io vendei voi? (però che ecco io vi mostrerò che) voi siete venduti nelle vostre malvagitadi, e per le vostre follie io abbandonai (e lasciai) la vostra madre.1 Hæc dicit Dominus :
Quis est hic liber repudii matris vestræ,
quo dimisi eam ?
aut quis est creditor meus,
cui vendidi vos ?
Ecce in iniquitatibus vestris venditi estis,
et in sceleribus vestris dimisi matrem vestram.
2 Però ch' io venni, e non ci era uomo; (lo) chiamai, e non fu chi mi udisse. Or è abbreviata e fatta piccola la mia mano, sì ch' io non possa ricomperare? o non è in me virtude, ch' io possa liberare? Ecco, io farò deserto il mare colla mia riprensione, e farò li fiumi secchi; e li pesci infracideranno, però che saranno sanza acqua, e morranno per la sete.2 Quia veni, et non erat vir ;
vocavi, et non erat qui audiret.
Numquid abbreviata et parvula facta est manus mea,
ut non possim redimere ?
aut non est in me virtus ad liberandum ?
Ecce in increpatione mea desertum faciam mare,
ponam flumina in siccum ;
computrescent pisces sine aqua,
et morientur in siti.
3 Vestirò li cieli di tenebre, e per loro coprimento porrò uno sacco.3 Induam cælos tenebris,
et saccum ponam operimentum eorum.
4 Lo Signore diede a me la lingua dirizzata, per che io sappia sostenere colui il quale è discorso con la parola, (cioè a mal fare); è levato suso la mattina, e dirizza la mattina a me l'orecchie, acciò ch' io l'oda come maestro (cioè lievato la mattina, s' intende per lo primo tempo, chè dobbiamo apparare nella giovinezza).4 Dominus dedit mihi
linguam eruditam,
ut sciam sustentare eum qui lassus est verbo.
Erigit mane,
mane erigit mihi aurem,
ut audiam quasi magistrum.
5 Lo Signore Iddio aperse a me le orecchie, e io non li contradico; e non andai a ritroso.5 Dominus Deus aperuit mihi aurem,
ego autem non contradico :
retrorsum non abii.
6 E diedi lo mio corpo a quelli che mi percotevano, e a quelli che con le mani percotevano le mie gote (cioè che mi davano le grandi guanciate); e non rivolsi (me, nè fuggì) la mia faccia dalle riprensioni, e da quelli che mi sputavano nel volto.6 Corpus meum dedi percutientibus,
et genas meas vellentibus ;
faciem meam non averti ab increpantibus
et conspuentibus in me.
7 Ma lo Signore è mio aiutatore, e però io non potrei ricevere confusione; e però io puosi la mia faccia come pietra durissima, e so ch' io non sarò confuso.7 Dominus Deus auxiliator meus,
ideo non sum confusus ;
ideo posui faciem meam ut petram durissimam,
et scio quoniam non confundar.
8 Egli è appo me quello che mi fa giusto; e chi sarà che mi contradica? Stiamo insieme; e chi sarà lo mio avversario? vèngasene a me.8 Juxta est qui justificat me ; quis contradicet mihi ?
Stemus simul ;
quis est adversarius meus ? accedat ad me.
9 Ecco che Iddio è il mio aiutatore; adunque chi è colui il quale dispregerà me? (Certo) ecco che così si romperanno quasi come fusse uno vestimento, e la tignuola li si mangerà.9 Ecce Dominus Deus auxiliator meus ;
quis est qui condemnet me ?
Ecce omnes quasi vestimentum conterentur ;
tinea comedet eos.
10 Quale è di voi che tema Iddio, e che oda la voce del suo servo? chi è colui il quale andò nelle tenebre, e non vidde lume? abbia speranza nel nome di Dio, e sforzisi a Dio.10 Quis ex vobis timens Dominum,
audiens vocem servi sui ?
Qui ambulavit in tenebris,
et non est lumen ei,
speret in nomine Domini,
et innitatur super Deum suum.
11 Ecco, tutti voi che accendete (voi medesimi) lo fuoco, e siete cinti di fiamme, andate nel lume del vostro fuoco, e nelle fiamme le quali voi accendeste; della mano mia fatto è a voi questo; dormirete ne' (vostri) dolori.11 Ecce vos omnes accendentes ignem,
accincti flammis :
ambulate in lumine ignis vestri,
et in flammis quas succendistis ;
de manu mea factum est hoc vobis :
in doloribus dormietis.