Scrutatio

Martedi, 20 maggio 2025 - San Bernardino da Siena ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 41


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 O morte, come è amara la memoria tua all'uomo che si contenta nelle ricchezze sue!1 O morte, quanto è amaro il ricordarti per un uomo che trova la pace nelle sue ricchezze,
2 E all' uomo riposato, e le cui vie sono dirizzate in tutte le prosperitadi, e che ancora puote prendere il cibo!2 per un uomo tranquillo, fortunato in tutto e ancora capace di gustare il cibo!
3 O morte, buono è il giudicio tuo all' uomo necessitoso, e che diminuisce le forze!3 O morte, il tuo decreto è buono pel meschino a cui diminuiscono le forze,
4 E a colui che è difettuoso per vecchiezza, al quale conviene guadagnare ciò che gli bisogna, e allo (stolto) incredibile il quale perde la pazienza!4 e che è spossato dall'età, pieno di cure, senza speranza e senza pazienza.
5 Non temere la sentenza della morte. Ricorditi di quelle cose che avvennero anzi che tu fossi, e che debbono sopravenire; questa sentenza verrà da Dio (sopra te e) a ogni carne.5 Non temere il decreto della morte: ricordati di quello che è stato avanti di te e pensa a quello che verrà dopo: questo è il decreto emanato dal Signore sopra tutti i viventi.
6 E che soppraverrae nel piacere dello Altissimo? o dieci o cento o mille anni.6 E che ti verrà aggiunto oltre il beneplacito dell'Altissimo, sian dieci o cento o mille i tuoi anni?
7 Non è in inferno accusazione di vita.7 Nell'altro mondo non si guarda a quanto uno ha vissuto.
8 Figliuoli di abbominazione sì sono i figliuoli de' peccatori, e coloro che conversano a lato alle case delli impii.8 I figli dei peccatori diventan figli d'abominazione, e così pure quelli che frequentano le case degli empi.
9 La eredità de' figliuoli de' peccatori partorirà vergogna, è col seme loro continuanza di vituperio.9 L'eredità dei figli dei peccatori va in perdizione, e l'obbrobrio accompagnerà sempre i loro posteri.
10 Del padre crudele si lamentano i figliuoli, che per lui sono in vituperio.10 I figli dell'empio si lamentano del loro padre, perchè per colpa di lui vivono nell'ignominia.
11 Guai a voi, figliuoli spietati, che abbandonaste la legge di Dio altíssimo!11 Guai a voi, uomini empi, che avete abbandonata la legge del Signore Altissimo!
12 E se nati sarete, voi sarete generati nella maledizione; e se sarete morti, la parte vostra fia in maledizione.12 Quando nascerete, nascerete nella maledizione, e quando ,morirete, la maledizione sarà il vostro avere.
13 Tutte le cose che sono di terra, in terra si convertono; così gli empii dalla maledizione anderanno in perdizione.13 Tutto quello che vien dalla terra tornerà alla terra: così gli empi dalla maledizione andranno alla perdizione.
14 Il pianto delli uomini nel corpo loro; il nome delli impii si disfarae.14 Gli uomini fan lutto sopra i loro cadaveri, ma il nome degli empi sarà cancellato.
15 Abbi cura d'avere buona fama; però che questa ti basterà più che mille grandi tesori preziosi15 Abbi cura del tuo buon nome, perchè sarà tuo più lungamente che mille tesori preziosi e immensi.
16 La buona vita è numero di dì; ma la buona fama dura sempre.16 I giorni della buona vita hanno un numero, ma il buon nome dura eternamente.
17 Figliuolo, sèrbati la disciplina tua in pace; la sapienza nascosa, e il tesoro non veduto, che utilità è dell' uno e dell' altro?17 Figlioli, conservate in pace le istruzioni, perchè la sapienza nascosta è un tesoro ignoto. A che giovano l'una e l'altro?
18 Meglio è l' uomo che nasconde la stoltizia sua, che colui che occulta la sapienza sua.18 E' migliore l'uomo che nasconde la sua stoltezza, dell'uomo che nasconde la sua sapienza.
19 Ma impertanto ritornate a quelle parole che escono della bocca mia.19 Or voi vergognatevi delle cose che vi dirò;
20 Però che non è buono osservare ogni riverenza; e tutte le cose non piaciono a ciascuno in fede.20 perchè non è bene arrossire d'ogni cosa, non tutte le cose sono approvate da tutti con verità.
21 Vergognatevi dal padre e dalla madre della fornicazione; e dal rettore e dal potente della bugia;21 Vergognatevi della fornicazione davanti al padre e alla madre, della menzogna davanti al governatore e al potente;
22 dal principe e dal giudice del misfatto; dalla sinagoga e dal popolo della iniquitade;22 del delitto dinanzi al principe e al giudice, dell'iniquità davanti all'assemblea e al popolo;
23 dal compagno e dall' amico della ingiustizia; e dal luogo nel quale abiti,23 Nell'ingiustizia dinanzi al compagno a all'amico; e, dinanzi alla gente del luogo ove abiti,
24 del furto, della veritade di Dio e del testamento (non osservato); del giacere in sul braccio nella mensa, e di fare mal viso nelli doni e in quelle cose che tu riceverai;24 Nel furto, della verità di Dio, dell'alleanza, di mettere il gomito sul pane, d'imbrogli nel dare e nel ricevere,
25 da quelli che ti salutano di silenzio, da quella veduta della femina fornicaria, e dal rivolgimento del viso del parente.25 di non rispondere a chi saluta, di gettar gli occhi su donna pubblica, di non guardare in viso un parente.
26 Non volgere la faccia dal prossimo tuo, e guàrdati da togliere la parte, e non restituirla poi.26 Non volgere altrove la faccia per non vedere il tuo prossimo. (Vergognati) di togliere ad uno la sua parte e di non restituire.
27 Non attendere alla moglie d' altrui, non cercare la serva sua, e non istare al letto suo.27 Non guardare la donna d'altri, non ne tentare la serva, non ti accostare al suo letto.
28 Astienti dalle parole di vituperio delli amici; e quando darai, non rimproperare.28 (Vergognati) di parole offensive cogli amici, e, quando hai fatto un dono, non lo rinfacciare.