SCRUTATIO

Venerdi, 26 settembre 2025 - Santi Cosma e Damiano ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 11


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 La sapienza dello umiliato esalterà il capo suo, e farallo sedere nel mezzo de' grandi.1 Sapientia humiliati exaltabit caput illius
et in medio magnatorum consedere illum faciet.
2 Non lodare l' uomo secondo la forma sua, e non dispregiar l' uomo secondo l'aspetto suo.2 Non laudes virum in specie sua
neque spernas hominem deformem in visu suo.
3 L'ape è picciola nelli volanti, e il frutto suo hae il principato delle dolcezze.3 Brevis in volatilibus est apis,
et initium dulcoris habet fructus illius.
4 Mai non ti gloriare nelle vestimenta, e non te ne esaltare nel dì dello onore tuo; però che maravigliose sono l'opere dello Altissimo, e gloriose e occulte sono tutte le sue opere.4 In vestitu ne glorieris umquam
nec in die honoris tui extollaris,
quoniam mirabilia opera Altissimi solius,
et absconsa et invisa hominibus opera illius.
5 Molti tiranni sederono in sedia regale, e tale di cui non si pensò portò corona.5 Multi tyranni sederunt in terra,
et insuspicabilis portavit diadema.
6 Molti potenti furono fortemente oppremuti; e li famosi furono dati in mano ad altrui.6 Multi potentes exhonorati sunt valide,
et gloriosi traditi sunt in manus alterorum.
7 Prima che tu domandi, non vituperare alcuno; e quando averai addomandato, riprendi giustamente.7 Priusquam interroges, ne vituperes quemquam,
sed, postquam interrogaveris, corripe iuste.
8 Non rispondere parola, prima che tu oda; in mezzo delli antichi non parlare.8 Priusquam audias, ne respondeas verbum
et in medio sermonum ne adicias loqui.
9 Non contendere di quella cosa che non ti grava; e non istare nel piato delli peccanti.9 De ea re, quae te non molestat, ne certeris
et in iudicio peccantium ne consistas.
10 Figliuol mio, le opere [tue] non sieno in molti atti; per che tu sia ricco, non sarai sanza peccato. Se tu seguiterai molti, non piglierai; e se tu fuggirai, non scamperai.10 Fili, ne in multis sint actus tui;
etsi festinaveris, non eris immunis a delicto:
si enim persecutus fueris, non apprehendes,
et non effugies, si discurreris.
11 Egli è uomo che lavora e studiasi, ed è rammaricoso e crudele, e tanto maggiormente non abbonderae.11 Est homo laborans et festinans et dolens
et tanto magis non abundabit.
12 E sì è un altro uomo languido, e che ha bisogno d' essere ricomperato, molto mancante in forza, e abbondante in povertade.12 Est homo marcidus egens susceptione,
plus deficiens virtute et abundans paupertate;
13 E l'occhio di Dio guatoe colui in bene, e dirizzoe lui della umilitade sua, e levoe il capo suo (della tribulazione); in colui molti si sono maravigliati, e onorarono Iddio.13 et oculus Dei respexit illum in bono
et erexit eum ab humilitate ipsius
et exaltavit caput eius:
et mirati sunt in illo multi.
14 Li beni, li mali, la vita, la morte, la povertade la onestade sono da Dio.14 Bona et mala, vita et mors,
paupertas et honestas a Deo sunt.
15 Sapienza e disciplina e scienza della legge sono appo Iddio; la dilezione e le vie de' buoni sono appo lui.15 Sapientia et disciplina et scientia legis apud Dominum;
dilectio et viae bonorum apud ipsum.
16 L'errore e le tenebre sono concreate a'peccatori; coloro che si esaltano nelli mali, invecchiano in quelli.16 Error et tenebrae peccatoribus concreata sunt;
qui autem exsultant in malis, consenescunt in malo.
17 Il dono di Dio sta fermo alli giusti, e le utilitadi di colui averanno prosperitade in eterno.17 Datio Dei permanet iustis,
et beneplacitum illius successus habebit in aeternum.
18 Egli è chi arricchisce, temperatamente operando; e questa è la parte del merito suo,18 Est qui locupletatur parce agendo,
et haec est pars mercedis illius
19 ch' elli dice: apparecchia'mi, e io mangeroe ora de' beni miei solo.19 in eo quod dicit: “ Inveni requiem mihi,
et nunc manducabo de bonis meis solus”;
20 E non sa che il tempo passa, e la morte s' approssima, e ch' egli lascerae tutte le cose agli altri, e morrae.20 et nescit quod tempus praeteriet, et mors appropinquet,
et relinquet omnia aliis et morietur.
21 Sta nel testamento tuo, e in quello favella (con noi), e nell' opera de' tuoi comandamenti invecchia.21 Sta in mandato tuo et in illo conversare
et in opere mandatorum tuorum veterasce.
22 Non dimorare nell' opera de' peccatori; ma confidati in Dio, e sta nel luogo tuo.22 Ne mireris in operibus peccatorum;
confide autem in Deo et mane in labore tuo.
23 Lieve è nel conspetto di Dio sùbito arricchire il povero.23 Facile est enim in oculis Dei subito honestare pauperem.
24 La benedizione di Dio (sùbito) s' affretta a venire nel merito del giusto, e il provvedimento d'essa fruttifica in veloce onore.24 Benedictio Dei in mercede iusti continuo,
et in hora veloci successus illius fructificat.
25 Non dire: di che ho io bisogno? e che arò io dopo questa vita?25 Ne dicas: “ Quid est mihi opus?
Et, quae erunt mihi ex hoc bona? ”.
26 Non dire: io son sufficiente a me stesso; e (avendo tanti beni) che mal mi puote avvenire?26 Ne dicas: “ Sufficiens mihi sum;
et, quid ex hoc nunc pessimabor? ”
27 Nel dì de' beni non ti dimenticare de' mali, e nel dì de' mali non ti dimenticar de' beni.27 In die bonorum ne immemor sis malorum
et in die malorum ne immemor sis bonorum,
28 Però che lieve cosa è dinanzi da Dio, nel die della morte, meritare ciascuno secondo le sue vie.28 quoniam facile est coram Deo in die obitus
retribuere unicuique secundum vias suas.
29 La afflizione sùbita fa dimenticare (l'onore e) li desideri carnali; e nella fine dell' uomo fia il palesamento delle sue opere.29 Malitia horae oblivionem facit luxuriae magnae,
et in fine hominis denudatio operum illius.
30 Anzi la morte non lodare alcuno uomo; però che l'uomo si conosce ne' suoi figliuoli.30 Ante mortem ne laudes hominem quemquam,
quoniam in extremis suis agnoscitur vir.
31 Non menare ogni uomo in casa tua; per che molte sono le insidie del fraudolente.31 Non omnem hominem inducas in domum tuam,
multae enim sunt insidiae dolosi.
32 Sì come li luoghi vicini del cuore delle pregne spirano e gettano fuori, e sì come la pernice s' induce nella gabbia, e sì come la cervia s' induce nel lacciuolo; così il cuore de' superbi, e così il ragguardatore vedendo il cadimento del prossimo suo.32 Sicut enim eructant praecordia foetentium,
et sicut perdix inducitur in caveam,
et ut caprea in laqueum, sic et cor superborum,
et sicut prospector videns casum proximi sui.
33 Però che convertendo le cose buone in cattive, insidia e pone macula nelli eletti.33 Bona enim in mala convertens insidiator
et in electis imponet maculam.
34 Da una favilla s' accresce il fuoco, e da uno malizioso s'accresce il sangue; l'uomo peccatore agguata il sangue.34 A scintilla una augentur carbones,
et ab uno doloso augetur sanguis;
homo vero peccator sanguini insidiatur.
35 Guàrdati dal pestilenzioso, però ch' elli fabbrica il male; guàrdati da lui, acciò ch' elli non induca sopra te ischernimento in perpetuo.35 Attende tibi a pestifero, fabricat enim mala;
ne forte inducat super te maculam in perpetuum.
36 Caccia lo straniero; e se tu non lo cacci, elli ti sovvertirae nelli ravvolgimenti suoi, e faratti smarrire nelle proprie vie.36 Admitte ad te alienigenam, et subvertet te in turbore
et abalienabit te a tuis propriis.