Scrutatio

Martedi, 20 maggio 2025 - San Bernardino da Siena ( Letture di oggi)

Ecclesiaste 1


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BIBBIA VOLGAREEL LIBRO DEL PUEBLO DE DIOS
1 Parole (dette) dello Ecclesiaste (questionatore) figliuolo di David, re di Ierusalem.1 Palabras de Cohélet, hijo de David, rey en Jerusalén.
2 Vanitade vana, disse il disputatore; vanitate sì è vôto, e ogni cosa vana sì è niente.2 ¡Vanidad, pura vanidad!, dice Cohélet. ¡Vanidad, pura vanidad! ¡Nada más que vanidad!
3 Or che vale all' uomo di tutta sua fatica la quale sofferisce di sotto al sole (per lo mondo, altro che vanitadi)?3 ¿Qué provecho saca el hombre de todo el esfuerzo que realiza bajo el sol?
4 Le generazioni vanno e vengono; ma la terra sta ferma.4 Una generación se va y la otra viene, y la tierra siempre permanece.
5 Il sole si leva, e ricolcasi, e ritorna al suo luogo; il dì si leva,5 El sol sale y se pone, y se dirige afanosamente hacia el lugar de donde saldrá otra vez.
6 e va dintorno al meridie, e china per aquilone; e illumina dintorno come spirito, e nelli suoi cerchielli si ritorna.6 El viento va hacia el sur y gira hacia el norte; va dando vueltas y vueltas, y retorna sobre su curso.
7 E ogni fiume entra in mare, e il mare non trabocca; al luogo donde escono li fiumi, e' tornano, acciò che n' escano anche.7 Todos los ríos van al mar y el mar nunca se llena; al mismo lugar donde van los ríos, allí vuelven a ir.
8 E tutte le cose che sono malagevoli, non le puote l'uomo spianare per parole; l'occhio non si sazia per vedere, nè l' orecchia per l'udire.8 Todas las personas están gastadas, más de lo que se puede expresar. ¿No se sacia el ojo de ver y el oído no se cansa de escuchar?
9 Che è quello che è stato? dico che quello è quello che de' venire. Che cosa è quella che è stata fatta? dico esser quella che si ha a fare.9 Lo que fue, eso mismo será; lo que se hizo, eso mismo se hará: ¡no hay nada nuevo bajo el sol!
10 Nulla cosa è nuova sotto il sole, e nullo puote dire: ecco questo è nuovo; e già trapassato è anticamente [in] quelle cose che furono innanzi a noi.10 Si hay algo de lo que dicen: «Mira, esto sí que es algo nuevo». en realidad, eso mismo ya existió muchísimo antes que nosotros.
11 Non è ricordo delle cose antiche, (nè di quelle che saranno); ma anco delle cose che debbono venire non sarà memoria appo quelli che nell' ultimo saranno.11 No queda el recuerdo de las cosas pasadas, ni quedará el recuerdo de las futuras en aquellos que vendrán después.
12 Io Ecclesiaste fu' re di Ierusalem sopra lo stato de' giudei.12 Yo, Cohélet, he sido rey de Israel, en Jerusalén,
13 E posimi in cuore di domandare e di cercare saviamente di tutte le cose che sono sotto il sole. E questo reissimo pensiero lasciò Dominedio avere agli uomini, acciò che si occupassero in esso.13 y me dediqué a investigar y a explorar con sabiduría todo lo que se hace bajo el cielo: es esta una ingrata tarea que Dios impuso a los hombres para que se ocupen de ella.
14 Io vidi ciò che si fa sotto il sole, ed ecco che tutto è vanitade e istruggimento di cuore.14 Así observé todas las obras que se hacen bajo el sol, y vi que todo es vanidad y correr tras el viento.
15 Li uomini perversi malagevolmente si correggono; ma il numero degli stolti sì è infinito.15 Lo torcido no se puede enderezar, ni se puede contar lo que falta.
16 Io pensai nel cuore mio, e dissi: ecco che io sono fatto grande, e trapassai per senno tutti coloro che furono inanzi me in Ierusalem; e la mente mia sì ha pensate molte cose saviamente, e apparai.16 Entonces me dije a mí mismo: Yo acumulé una gran sabiduría, más que todos mis predecesores en Jerusalén, y mi corazón ha visto mucha sabiduría y ciencia.
17 Diedi il mio cuore ad imparare prudenza, e ammaestramento (di cuore), gli errori e la stultizia; e conobbi che anco in questo era fatica e afflizione di spirito.17 Me dediqué a conocer la sabiduría, la ciencia, la locura y la necedad, y advertí que también eso es correr tras el viento.
18 Imperò che dove è molta sapienza sì è molto isdegno; e chi aggiunge scienza, aggiunge fatica (e dolore).18 Porque mucha sabiduría trae mucha aflicción, y el que acumula ciencia, acumula dolor.