SCRUTATIO

Martedi, 8 luglio 2025 - Santi Aquila e Priscilla ( Letture di oggi)

Proverbi 17


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 (E perciò dice Salomone, che) meglio vale poco di pane con gioia (e pace di cuore), che non fa grande vivanda tra male genti e malvagia compagnia.1 Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio
di una casa piena di banchetti festosi e di discordia.
2 Il savio sergente sarà signore intra li folli eredi; e tra' fratelli terrà l'ereditaggio.2 Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all'eredità.
3 Tutto simigliantemente come il savio aurifice prova l'oro e l'argento nella fornace, così nostro Signore prova il cuore delle genti.3 Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.
4 Il malvagio uomo fa volentieri ciò che il malvagio signore gli comanda; il falso uomo confessa ciò che il malvagio e disleale uomo vole dire.4 Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5 Colui che dispregia il povero uomo, e' falli a suo potere onta a colui che il fece; e spesse volte vede uomo venire, che misavviene a colui ch' è lieto d'altrui disavventura (e che ne fa gioia).5 Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.
6 Molto sono lieti i prodi uomini, quando hanno bella famiglia; i fanciulli sono in grande gioia quando il loro padre è di buona condizione (e sono stati della vita e buono affare).6 Corona dei vecchi sono i figli dei figli,
onore dei figli i loro padri.
7 E' non è già bella cosa, quando il malvagio uomo dice bella parola; (chè uomo di malvagia vita non deve essere amato); e molto è grande villania, quando principe (o altro uomo) mente volentieri.7 Non conviene all'insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
8 Colui che veramente attende (e si sente senza peccato) è altresì come la pietra preziosa ( ch' è in sua virtude); e che li advegna, non lascia già la buona vita, anzi si mantiene saviamente in buone avventure.8 Il dono è come un talismano per il proprietario:
dovunque si volga ha successo.
9 Quello che copre i segreti del savio uomo, gli mostra amore; ma quello che rapporta parola (altrimenti intra le genti che sono state dotte), e' mette genti in discordia. (Tali genti deve odiare Iddio e l' uomo).9 Chi copre la colpa si concilia l'amicizia,
ma chi la divulga divide gli amici.
10 Meglio si castiga uno savio uomo d'una semplice parola, che non fanno i folli di cento battiture.10 Fa più una minaccia all'assennato
che cento percosse allo stolto.
11 Il disleale uomo va cercando tuttavia questioni e discordie; contra lui manda Dio tribulazioni e pene; (già se non s' ammenda, e' non gli fallirà disavventura infino alla morte).11 Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
12 (Meglio vale ad altrui di disputare con uno saracino, che con uno sodomito che ha fidanza in sua malizia; e) meglio vale avere compagnia con uno adiroso, che non fa con uno folle, che uomo non puote mettere in diritta via: (chè il folle uomo vuole che l'uomo gli creda ciò ch' ello gli dice; a niuno castigamento non s' accorda).12 Meglio incontrare un'orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
13 A colui che rende male per bene (che fa male a colui che bene gli ha fatto, renderà Iddio ciò che gli servirà, e suo merito secondo che sarà, nè) già di lui nè di sua famiglia non si partirae misavventura.13 Chi rende male per bene
vedrà sempre la sventura in casa.
14 Quello che favella a volontà, e non ha cura che si dica, si muove molte genti ad ira e a questione, (e quello che la sua lingua non attempera a bene dire, diparte spesso amore e concordia); e inanzi che venga a castigamento, lascia tutta sua dirittura.14 Iniziare un litigio è come aprire una diga,
prima che la lite si esasperi, troncala.
15 Quello che difende uomo disleale (in piato e in giudicamento) e che grava il prode uomo, Iddio li porta odio, (e non può dirittamente mantenere le sue genti; chè giustizia deve essere tale, che il giudice non deve niuno conoscere, nè il povero gravare nè il ricco diportare, e chi altrimenti fa pecca gravemente nell' anima sua).15 Assolvere il reo e condannare il giusto
sono due cose in abominio al Signore.
16 Che può valere (nè crucciare) al folle (acciò ch' egli ha) grande patrimonio e grande ricchezza, onde non puote comparare dottrina nè sapienza? Quelli che fa la sua casa più alta che diritto non è, spesso addiviene ch' ello ne manca; chè l'alta cade più tosto che la bassa; e quello che non vuole il senno intendere verrae a male. (Quello che si forza più che suo potere, nolli durerà; e' non è già savio, e spesso addiviene che ritorna a più basso stato, che non è stato dinanzi).16 A che serve il denaro in mano allo stolto?
Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno?
17 In tutto tempo ama il suo amico, quello che è verace amico; ma niuno non puote sì bene conoscere il suo amico, come è al bisogno.17 Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
18 Quello è folle, che sopra si piglia la cura altrui (e non la sa governare, e quando è mestiere non lo consiglia a suo potere; chè poi che l'uomo riceve altrui in sua guardia, gli deve portare sì grande fede come a sè medesimo).18 È privo di senno l'uomo che offre garanzie
e si dà come garante per il suo prossimo.
19 Ispesse volte colui che tiene il suo cuore in fellonia (e in discordia) averà questione; e quello che più favella che non si conviene, non gli sta bene.19 Chi ama la rissa ama il delitto,
chi alza troppo l'uscio cerca la rovina.
20 Colui che ha il suo cuore nutrito in malizia (e in dolore, e colui che ha sua intenzione drieto al male per bene) a grande male e tormento verrà; (colui che ha buono cuore e semplice coraggio sarà lungo tempo in buono stato, e colui che male pensa e procaccia di fare altrui a suo potere, e mena mala vita, il mostra alcuna volta di fuori; e più tosto viene a sua fine il folle che il buono); e chi troppo mena la lingua, male a suo uopo.20 Un cuore perverso non troverà mai felicità,
una lingua tortuosa andrà in malora.
21 Il folle è in grande confusione in sè medesimo; (a suo potere non farà già gioia); e in figliuolo scipido non si rallegra il padre.21 Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non può certo gioire il padre di uno sciocco.
22 Animo allegro fa stare altrui fresco e giovane; ma quando l'animo è tristo, doventa altri secco e magro.22 Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
23 Il disleale giudice prende prezzo di coloro che averanno a fare con lui; per che gli adiviene che non può diritto giudicare; (ma colui che fa ciò giudicare crudelmente, Iddio il punirà sanza pietade).23 L'iniquo accetta regali di sotto il mantello
per deviare il corso della giustizia.
24 La prudenza dell' uomo si vede nel volto suo; ma gli occhi degli stolti alloccano di qua e ?i là.24 L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
25 (Molto si cruccia il nostro Signore del peccatore che sua vita non vuole emendare, e tutta Santa Chiesa deve fare duolo, tutto simigliantemente come) il mal figliuolo fa al suo padre confusione, e fa dolore alla sua madre. (Il savio uomo non desidera già cose terrene, donde onta nè danno gliene possa avvenire, nè donde debba perdere la gioia perdurabile; il folle non ha sua intenzione se non alle cose del mondo, e non ha cura donde ch' egli abbia; e più spesso ne viene al male che al bene).25 Un figlio stolto è un tormento per il padre
e un'amarezza per colei che lo ha partorito.
26 Molto fa male chi a prode uomo fa danno; e gravemente pecca quello che fa male a giudice per diritto giudicamento.26 Non sta bene multare chi ha ragione
e peggio ancora colpire gli innocenti.
27 Quello che è misurevole in parole (e in ciò che fa) sarà tenuto savio; e mette buona misura e discrezione in sua vita, in che stato ello si sia.27 Chi è parco di parole possiede la scienza;
uno spirito calmo è un uomo intelligente.
28 (E tutto così è; come l' uomo che troppo favella, alcuna volta è tenuto folle, tutto simigliantemente) il folle che favella poco e tacerae, sarà tenuto savio.28 Anche lo stolto, se tace, passa per saggio
e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.