SCRUTATIO

Martedi, 8 luglio 2025 - Santi Aquila e Priscilla ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 3


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1 Poi si levò per lui il suo figliuolo Giuda, che era chiamato Maccabeo.1 Allora Giuda, suo figlio, detto Maccabeo, si levò al suo posto
2 E lui aiutavano tutti li suoi fratelli, e tutti quelli che s'erano accostati al suo padre, e combattevano in battaglia per lo popolo d' Israel allegramente.2 e tutti i suoi fratelli e quanti avevano aderito a suo padre gli diedero il loro appoggio e combatterono la guerra d'Israele con entusiasmo.
3 Ed egli amplificòe gloria alla sua gente, vestissi di lorica (cioè di panziera) a guisa d'uno gigante, e armossi delle sue battaglieresche armi; e (in battaglia egli) difendeva il suo esercito colla sua spada.3 Egli estese la gloria del suo popolo, qual gigante indossò la corazza e cinse le sue armi di guerra; sostenne battaglie e protesse l'accampamento con la spada.
4 Egli fu simigliante allo leone nelle sue operazioni, e fue sì come il giovane lioncello nella caccia.4 Fu simile a un leone nelle sue imprese e a un leoncello ruggente sulla preda.
5 Egli perseguitòe li malvagi, perseguitando loro aspramente; e mise a fuoco e a fiamma quegli che ingiuriavano il popolo suo.5 Inseguì gli empi che scovava e diede alle fiamme i perturbatori del suo popolo.
6 E per la paura sua furono iscacciati li suoi nimici, e tutti (li malifattori e) li operatori di iniquità per lui furono ispaventati; e nelle sue mani si dirizzò la salute (della sua gente).6 Venivano meno gli iniqui per paura di lui e tutti gli operatori di iniquità restavano sconvolti. Per suo mezzo la liberazione ebbe buon esito.
7 E molto faceva isgomentare i regni (de' suoi nemici), e (per questo) faceva lieto (il lignaggio di) Iacob nelle sue gloriose opere; sì che in secolo è la sua memoria in benedizione.7 Amareggiò molti re e rallegrò Giacobbe con le sue imprese. La sua memoria sarà sempre in benedizione.
8 Adunque (Giuda) ricercava le cittadi de'Giudei; e distrusse la mala gente per tutto il paese, e cacciò l'ira del popolo d' Israel.8 Percorse le città di Giuda e vi sterminò gli empi. Distolse l'ira da Israele.
9 E la sua fama si sparse infino agli ultimi confini della terra; e radunòe i fuggitivi e gli scacciati.9 Si rese famoso fino all'estremità della terra e radunò i dispersi.
10 Allora Apollonio (intendendo la magnificenza di Giuda) radunòe gente di Samaria, e grande potenza e assai combattitori, per fare battaglia col popolo d'Israel.10 Apollonio aveva radunato, oltre ai gentili, un grosso esercito dalla Samaria per combattere contro Israele.
11 E quando Giuda il seppe, sì gli uscì incontro, e sconfisselo e ucciselo; e molti della sua gente ne furono feriti e abbattuti, e gli altri fuggirono.11 Come Giuda lo seppe, gli mosse contro, lo batté e l'uccise. Molti caddero feriti e altri fuggirono.
12 E presono le loro spoglie; e la spada di Apollonio la guadagnò Giuda, e poi sempre la usava nelle sue battaglie.12 Presero le loro spoglie, ma la spada di Apollonio se la prese Giuda, che poi combatté con essa tutti i suoi giorni.
13 Ma quando Seron, principe dell' oste di Siria, intese come Giuda (vittorioso) avea radunato gente e tutta la congregazione de' fedeli,13 Seron, capo dell'esercito di Siria, udito che Giuda aveva radunato attorno a sé uno stuolo di fedeli e di uomini pronti a uscire in guerra,
14 e' disse ch' egli acquisterebbe a sè grande nome, dicendo: io sarò glorioso nello reame, e sconfiggerò Giuda e tutti quelli che lui sèguitano, sì come dispregiatori del comandamento del re.14 disse: "Mi farò un nome e mi renderò glorioso nel regno. Combatterò contro Giuda e contro i suoi uomini che disprezzano il comando del re".
15 E allora s' apparecchiò collo suo oste; e con lui vennono uomini malvagi, e forti e battagliereschi, per fare vendetta de' figliuoli d' Israel.15 Si mosse e una forte armata di empi salì con lui per aiutarlo a far vendetta sui figli d'Israele.
16 E così s' appressarono insino a Betoron; e Giuda uscì loro incontro con poca gente.16 Giunti alla salita di Bet-Oron, Giuda gli mosse contro con pochi uomini.
17 E quando la gente di Giuda viddono loro venire adosso lo grande oste, dissono a Giuda: or come potremo noi, così pochi, combattere contro a tanta moltitudine, così forte? Noi siamo ancora molto affaticati per lo digiuno d' oggi.17 Come videro l'armata che marciava contro di essi, questi dissero a Giuda: "Come potremo, noi che siamo così pochi, combattere contro una moltitudine così grande e forte? Siamo estenuati, essendo oggi ancora digiuni".
18 Rispose loro Giuda: agevole cosa è che li molti sieno vinti da' pochi; imperò che non è differenza, nel conspetto di Dio del cielo, di liberare e' suoi da molti, o da quelli che sieno pochi.18 Ma Giuda rispose: "E' facile che molti cadano per mano di pochi, e non c'è differenza davanti al Cielo salvare per mezzo di molti o di pochi,
19 Certo la vittoria della battaglia non è nella moltitudine dell' oste, ma la fortezza viene dal cielo.19 perché in guerra la vittoria non sta nella grandezza dell'esercito, ma è dal Cielo che viene la forza.
20 Loro vengono a noi con superbia e con rigogliosa moltitudine, per disertarci insieme colle nostre donne e con le nostre famiglie e figliuoli, per tòrre il nostro.20 Costoro ci vengono contro, pieni di insolenza e di nequizia, per disperdere noi, le nostre donne e i nostri figli e per spogliarci,
21 Ma noi combattiamo per le nostre persone difendere, e per mantenere le nostre leggi.21 ma noi combatteremo per le nostre vite e per le nostre leggi.
22 E (però siate d' auimi forti, chè) Iddio gli attriterà dinanzi dalla nostra faccia; imperò non dubitate niente di loro.22 Il Cielo li annienterà dinanzi a noi. Perciò non abbiate paura di loro".
23 E fatto fine alle sue parole, subitamente gli assalì; e (incontanente) fue isconfitto Seron e tutta la sua oste.23 Come ebbe finito di parlare, irruppe sopra di loro all'improvviso e Seron e la sua armata rimasero annientati davanti a lui.
24 E Giuda il perseguitòe insino alla scesa di Betoron per sino quando si viene in campo, (e morti ne furono assai), e caddono de' nemici ottocento; e gli altri uomini sì fuggirono nelle terre de' Filistei.24 Li inseguirono per la discesa di Bet-Oron fino alla pianura e ne caddero ottocento uomini; gli altri fuggirono nella terra dei Filistei.
25 Allora si isparse il pauroso nome di Giuda e de' suoi fratelli sopra tutte le genti delle terre (vicine e) dintorno.25 Così Giuda e i suoi fratelli cominciarono ad essere temuti e lo spavento si sparse sulle genti all'intorno.
26 E la sua fama pervenne allo re (Antioco), e tutte le genti incominciarono a ragionare delle sue battaglie.26 La sua fama pervenne al re e delle gesta di Giuda parlavano le genti.
27 E (veramente) quando lo re Antioco udì queste novelle, molto s' adirò nell' animo suo; e mandò a radunare tutta l'oste del suo reame di gente forte a combattere.27 Appena il re Antioco udì queste notizie, arse di sdegno e mandò a radunare tutte le forze del suo regno, un'armata molto potente.
28 E aperse la camera del suo tesoro, e diede all' oste suo soldo per uno anno; e comandò loro che fussono apparecchiati d' ogni cosa (che si richiedeva. ad oste).28 Aprì il suo erario e pagò il soldo alle truppe per un anno, comandando loro di tenersi pronti per qualunque necessità.
29 Ma (avvenne ch' egli) s' avvidde che la pecunia gli era mancata de' suoi tesori, e che gli tributi delle regioni erano rari per le discordie, e per le divisioni e per le gravezze che loro aveano avute pagando le legittime, per le usanze ch' erano state fatte per li antichi tempi.29 Vedendo però che il danaro veniva a mancare dai suoi tesori e che i tributi della regione erano scarsi a causa della discordia e della calamità che egli stesso aveva procurato nel paese per aver abolito le usanze che esistevano fin dai tempi antichi,
30 Di che dubitòe (lo re Antioco), che non gli mancasse la pecunia per le grandi spese, e per fare i ricchi doni i quali per addietro avea usati con larga mano; conciosia cosa che n' era stato divizioso sopra gli altri re ch' erano stati innanzi a lui.30 ebbe paura di non aver più niente, come gli era accaduto una o due volte, per le spese e per i donativi che egli per l'innanzi aveva dispensato con mano larga, superando i re precedenti.
31 E per questa cagione era molto invilito nell'animo suo; donde egli pensò d'andare in Persia, e di ricevere li tributi delle contrade, e di radunare molto argento.31 Preso da grande angustia nell'animo, decise di recarsi in Persia per raccogliere i tributi delle province e per radunare molto danaro.
32 E lasciò sopra i fatti del reame Lisia, uomo nobile della schiatta regale, facendo lui signore dal fiume di Eufrate insino al fiume d' Egitto.32 Pertanto lasciò Lisia, uomo illustre di stirpe regale, alla direzione degli affari del regno, dal fiume Eufrate fino ai confini dell'Egitto,
33 E raccomandògli Antioco suo figliuolo, che lo allevasse insino alla sua ritornata.33 e come tutore di suo figlio Antioco fino al suo ritorno.
34 E diedegli la metà dell' oste sua, e diedegli elefanti; e imposegli di ciò ch' egli voleva facesse; e degli abitanti di Giudea e di Gerusalemme,34 Gli affidò metà delle truppe e gli elefanti e gli diede ordini intorno a quanto desiderava, anche nei riguardi degli abitanti della Giudea e di Gerusalemme:
35 ch' egli mandasse contro a loro oste, e distruggesse e disertasse il popolo della terra d' Israel, e ispergesse l'avanzo di Ierusalem; e la loro memoria tòrre dal detto luogo,35 che inviasse contro di essi un esercito per abbattere e distruggere la forza d'Israele e il resto di Gerusalemme, facendo scomparire anche il loro ricordo dal luogo,
36 e spogliare la contrada de' suoi figliuoli, e mettervi gente nuova e istrana, che abitassono per tutti i loro confini; e che per sorte dividesse la loro terra.36 e che in tutti i loro territori immettesse abitanti stranieri, distribuendo per lotti la loro terra.
37 E allora si partì lo re (Antioco) con parte dell' avanzo della sua oste, movendosi di Antiochia, la città del suo regno, nell' anno CXLVII (del regno de' Greci); e passando il fiume di Eufrate, camminando ricercòe la regione di sopra.37 Poi il re prese l'altra metà delle truppe, partì da Antiochia, capitale del suo regno, l'anno 147 e, attraversato il fiume Eufrate, si mise a percorrere le regioni settentrionali.
38 E (intanto) Lisia elesse suoi principi, che l'uno fu Tolomeo figliuolo di Dorimino, e Nicanore e Gorgia, uomini potenti e amici del re.38 Lisia scelse Tolomeo, figlio di Dorìmene, Nicànore e Gorgia, uomini potenti tra gli amici del re,
39 E mandògli in Giudea con XL milia uomini pedoni, e VII milia cavalieri, acciò che distruggessono il paese (e la gente che vi abitava) secondo il comandamento del re.39 e li inviò con quarantamila uomini e settemila cavalieri a invadere la terra di Giuda e a devastarla secondo il comando del re.
40 E così si misono in cammino con tutta la loro potenza, e capitarono nella cittade di Emmaum nella pianura.40 Essi partirono con tutte le loro truppe e vennero ad accamparsi nei pressi di Emmaus, nella pianura.
41 E quando i mercatanti della contrada udirono la grande nominanza delli detti principi (e del loro grande oste), sì vennono nel campo con molto oro e ariento, con molti servi, comperare de' figliuoli d' Israel per ischiavi (e per servi); ancora l'oste di Siria e d'altre genti strane si radunarono con loro.41 I mercanti della regione, quando ne ebbero notizia, presero argento e oro in grande quantità e delle catene, e vennero all'accampamento per acquistare i figli d'Israele come schiavi. Ad essi si unirono milizie di Siria e di paesi stranieri.
42 E Giuda (Maccabeo) e li suoi fratelli (savi) avvedendosi che li mali erano multiplicati (sopra la terra), e che l'oste era accampata nelli confini della loro terra, seppono come lo re (Antioco) avea comandato che la gente Giudea fosse consumata e morta.42 Giuda e i suoi fratelli videro che i mali si erano moltiplicati e che le truppe si stavano accampando ai loro confini e vennero a sapere quanto il re aveva ordinato di fare contro il popolo a rovina e sterminio.
43 Allora (radunò la sua gente a parlamento loro) Giuda e loro con grande concordia si dispuosono di volere battagliare, dicendo; combattiamo, e non lasciamo abbattere la nostra franchigia; prendiamo l'arme per lo popolo nostro, e per gli nostri santi.43 Perciò si dissero l'un l'altro: "Rialziamo il nostro popolo dall'abbattimento e combattiamo per il nostro popolo e per il santuario".
44 E così radunarono grande popolo (e grande esercito della gente Giudea), che loro fussono apparecchiati alla battaglia, e per addomandare a Dio aiuto e misericordia.44 Allora si convocò l'assemblea per prepararsi alla guerra, per pregare e per implorare pietà e misericordia.
45 Imperciò che (in tanta paura era la provincia e il paese, che) in Ierusalem non abitava, anzi era come uno deserto; e non vi era alcuno (de' figliuoli d' Israel nè alcuno) suo cittadino, che vi entrasse nè uscisse, e la terra santa sì era (abitata e) conculcata da gente fiera e strana e peccatrice, li quali guardavano la sua bella ròcca; onde ogni allegrezza era fuggita da' figliuoli d' Israel, e aveano abbandonato ogni dolcezza, come è di trombe e di stromenti.45 Gerusalemme era spopolata come un deserto, non vi era, tra i suoi figli, chi entrasse e uscisse. Il santuario era calpestato e figli di stranieri erano nell'Acra, abitazione per i gentili. La gioia era stata rapita a Giacobbe, il flauto e la cetra erano scomparsi.
46 E così radunati se ne vennono dinanzi da Ierusalem in (un luogo chiamato) Masfa; però che era luogo di orazione in Masfa dinanzi a Israel.46 Si radunarono, dunque, e vennero a Masfa, di fronte a Gerusalemme. In Masfa, infatti, anticamente vi era stato un luogo di preghiera per Israele.
47 E (il popolo d' Israel) digiunarono quel dì, e vestironsi di cilicii, e puosonsi cenere in capo, e istracciarono (per dolore) le loro vestimenta.47 Digiunarono quel giorno e si rivestirono di sacco; sparsero cenere sul loro capo e si stracciarono le vesti.
48 E feciono venire i libri della legge, de' quali libri i pagani cavarono la similitudine del loro idolo.48 Spiegarono il libro della legge per scoprirvi quelle cose per le quali i gentili consultano i simulacri dei loro idoli.
49 E trassono fuori gli ornamenti sacerdotali, e recarono le primizie e le decime; e suscitarono li Nazarei, i quali aveano già adempiuti li giorni.49 Portarono le vesti dei sacerdoti, le primizie e le decime; fecero venire i nazirei che avevano compiuto i loro giorni
50 E con alta voce chiamarono Iddio del cielo, dicendo or come faremo noi di costoro? or dove gli meneremo noi?50 e alzarono la voce al cielo dicendo: "Che cosa faremo di costoro e dove li condurremo?
51 Certo i tuoi santi luoghi sono conculcati e contaminati, e li tuoi sacerdoti son convertiti a pianto e a miseria.51 Il tuo santuario è calpestato e profanato; i tuoi sacerdoti sono nel lutto e nell'umiliazione.
52 Ed ecco che le genti strane sono radunate per combatterci e consumarci; tu sai quello che loro hanno ordinato contro a noi.52 Ecco, le genti si sono radunate contro di noi per annientarci. Tu sai ciò che essi macchinano contro di noi.
53 Or come potremo noi difenderci dalla loro potenza, se tu non ci aiuti?53 Come potremo resistere davanti a loro, se tu non ci aiuti?".
54 E (avendo compiute di dire queste parole, allora ordinarono la battaglia e) venneno incontro a loro, sonando le trombe altamente.54 Poi fecero risuonare le trombe e alzarono grandi grida.
55 E Giuda ordinòe i guidatori del popolo, fece tribuni e centurioni, e quinquagenarii e decani.55 Dopo di ciò, Giuda stabilì i comandanti del popolo, capi di mille, di cento, di cinquanta e di dieci.
56 E adempiendo la legge, rimandò a dietro a casa loro li edificatori delle case, e li piantatori delle vigne, e quelli che aveano menato le novelle mogli, e tutti i paurosi.56 Disse a coloro che stavano edificando una casa o che dovevano prendere moglie o che avevano piantato una vigna e ai paurosi di tornare ciascuno alla propria casa, secondo la legge.
57 E poi mosse il campo, e puosesi dal lato di mezzogiorno di Emmaum.57 Quindi l'esercito si mosse e venne ad accamparsi a sud di Emmaus.
58 E allora gli confortò Giuda, dicendo: apparecchiate, e siate figliuoli della fortezza, potenti e arditi, sì che domattina combattiate contro alle nazioni che sono venute a distruggere noi e li santi luoghi.58 Disse Giuda: "Cingete le armi. Siate forti e state pronti fin dal mattino per combattere contro questi gentili che si sono radunati contro di noi per distruggere noi e il nostro santuario.
59 (Dicendo loro:) meglio ci è di morire in battaglia, che di vedere strazio (di noi e) delle nostre genti e de' santi luoghi.59 Infatti è meglio per noi morire in battaglia che vedere la rovina della nostra gente e del santuario.
60 E poi sia quello che piace a Dio del cielo.60 Però quale che sia la volontà del Cielo, così egli faccia".