SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Tobia 12


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 Allora Tobia (vecchio) chiamò a se il suo figliuolo (Tobia), e sì gli disse: che possiamo noi dare a questo uomo santo, il quale venne teco?1 Quando furon terminate le feste nuziali, Tobi chiamò il figlio Tobia e gli disse: "Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcosa d'altro alla somma pattuita".
2 E rispondendo Tobia disse: padre, che mercede gli renderemo? o quale cosa potrà essere degna a' suoi benefizii?2 Gli disse Tobia: "Padre, quanto potrò dargli come salario? Anche se gli lasciassi la metà dei beni che egli ha portati con me, io non ci perderei.
3 Egli mi menò e mi rimenò sano (e salvo), ed egli riacquistò la pecunia di Gabelo; egli mi fece avere moglie, e cacciò da lei il demonio; al padre e alla madre sua diede letizia; e me medesimo campoe dal pesce il quale mi volea divorare; e a te hae fatto vedere il lume del cielo, e per lui siamo ripieni d' ogni bene. Or dunque che potremo noi dare a lui, che fosse degno a tante cose?3 Egli mi ha condotto sano e salvo, mi ha guarito la moglie, è andato a prendere per me il denaro e infine ha guarito te! Quanto posso ancora dargli come salario?".
4 Ma io ti priego, padre mio, che noi il preghiamo, s'egli il consente, ch' egli pigli la metà di tutto ciò che noi abbiamo recato.4 Tobi rispose: "È giusto ch'egli riceva la metà di tutti i beni che ha riportati".
5 Adunque il padre e il figliuolo il chiamarono, e trasserlo da una parte, e pregaronlo ch' egli dovesse pigliare la metà di tutte le cose che loro aveano recato.5 Fece dunque venire l'angelo e gli disse: "Prendi come tuo salario la metà di tutti i beni che tu hai portati e va' in pace".
6 Allora disse egli celatamente a loro: benedite Iddio del cielo, e dinanzi a tutti quelli che vivono confessatevi a lui, perciò ch' egli hae fatto con voi la sua misericordia.6 Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: "Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non trascurate di ringraziarlo.
7 Veramente il sacramento del re è buono a celare; ma l'opere di Dio rivelare e confessare è onorevole cosa.7 È bene tener nascosto il segreto del re, ma è cosa gloriosa rivelare e manifestare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male.
8 E la orazione e il digiuno e la limosina è migliore, che raunare e avere tesori d'oro (o di pecunia).8 Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia. Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia. Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro.
9 Imperciò che la limosina libera (l'uomo) dalla morte; ed ella si è quella che purga il peccato, e fa trovare misericordia e vita eterna.9 L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l'elemosina godranno lunga vita.
10 Ma quelli che fanno il peccato e la iniquitade, hanno in odio l' anima loro.10 Coloro che commettono il peccato e l'ingiustizia sono nemici della propria vita.
11 Adunque io vi confesso la verità, e non vi celerò il sermone secreto.11 Io vi voglio manifestare tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è cosa gloriosa rivelare le opere di Dio.
12 Quando tu adoravi con lacrime, e seppellivi i morti, e lasciavi il desinare, e nascondevi i morti di dì in casa tua, e la notte gli seppellivi, io offersi la tua orazione a Dio.12 Sappiate dunque che, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l'attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti.
13 E imperciò che tu eri accetto a Dio, fu bisogno che la tentazione ti provasse.13 Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a curare la sepoltura di quel morto, allora io sono stato inviato per provare la tua fede,
14 E ora m' ha mandato Iddio, perchè io ti liberi, e perchè io liberassi Sara, moglie del tuo figliuolo, dal demonio.14 ma Dio mi ha inviato nel medesimo tempo per guarire te e Sara tua nuora.
15 Certo sono Rafael angelo, uno de' sette che istiamo dinanzi a Dio.15 Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore".
16 E quando loro ebbero ciò udito, si spaventarono, e tremando caddero in terra sopra la faccia loro.16 Allora furono riempiti di terrore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura.
17 E l'angiolo disse a loro: pace sia a voi, non abbiate paura.17 Ma l'angelo disse loro: "Non temete; la pace sia con voi. Benedite Dio per tutti i secoli.
18 Imperciò ch' io sono stato con voi per la volontà di Dio; beneditelo, e a lui cantate.18 Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni.
19 Io pareva che mangiassi e bevessi con voi; ma io uso cibo invisibile, e beveraglio il quale vedere non si puote dagli uomini.19 A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza.
20 Ora sì è tempo ch' io torni a colui che mi mandoe; ma voi benedite Iddio, e raccontate tutte le sue maraviglie.20 Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Io ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute". E salì in alto.
21 E dicendo queste cose, disparì dagli occhii loro, e nol poterono più vedere.21 Essi si rialzarono, ma non poterono più vederlo.
22 Allora, istando in terra bocconi per tre ore sopra la faccia loro, benedissero Iddio; e rilevandosi raccontarono tutte le sue maraviglie.22 Allora andavano benedicendo e celebrando Dio e lo ringraziavano per queste grandi opere, perché era loro apparso l'angelo di Dio.