SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Terzo dei Re 19


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 E Acab nunciò a Iezabel tutto quello che Elia avea fatto, e come tutti i profeti avea morti di coltello.1 Acab riferì a Gezabele ciò che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti.
2 E Iezabel mandò dicendo per uno messaggio ad Elia: questo mi facciano gli dii, e questo aggiungano, se domane a quest' ora non farò all' anima tua quello è stato fatto all' anima d' uno di loro.2 Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: "Gli dèi mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso te come uno di quelli".
3 Ed Elia temè, e andavasene là dovunque la volontà lo portava; e vènnesene in Bersabee di Giuda, e lasciò ivi il suo fante.3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Là fece sostare il suo ragazzo.
4 E andossene nel deserto, per ispazio d' uno die; ed essendo venuto, sedendo sotto uno ginevro, domandò all' anima sua di morire; e disse: Signore, e' mi basta, togli l'anima mia; non sono io migliore che i padri miei.4 Egli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri".
5 E gittossi in terra, e addormentossi all' ombra del ginevro; ed ecco l'angelo di Dio il toccò, e disse: istà su, e mangia (e bei).5 Si coricò e si addormentò sotto il ginepro. Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: "Alzati e mangia!".
6 E guardandosi al capo, vidde uno pane fatto sotto la cenere, e uno vaso d'acqua; e mangiò e bevè, e anco si raddormentò.6 Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi.
7 E ritornò l'angelo di Dio la seconda volta, e toccollo e disse: istà su, e mangia (e bevi), per ciò che tu hai a fare grande via.7 Venne di nuovo l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: "Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino".
8 Il quale, levandosi, mangiò e bevè, e andò in fortezza di quello cibo XL dì e XL notti, insino al monte di Dio Oreb.8 Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.
9 E venuto ivi, stette in una spelonca: ed ecco la parola di Dio a lui, e dissegli: che fai tu quiritta, Elia?9 Ivi entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco il Signore gli disse: "Che fai qui, Elia?".
10 Ed egli rispose e disse: io hoe zelato di zelo per lo Signore Iddio degli eserciti, però che hanno rotto il patto del Signore i figliuoli d' Israel; i tuoi altari hanno guasto, i tuoi profeti hanno morti, e sono rimaso io solo, e vanno cercando l'anima mia per torla via.10 Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".
11 E disse (l'angelo di Dio) a lui: esci fuori, e istà nel monte dinanzi a Dio; ed ecco che il Signore passerà, e uno spirito grande e forte, il quale sì convertirà i monti, e romperà le pietre dinanzi al Signore; e non è nello spirito il Signore, e dopo lo spirito commozione; e non è nella commozione il Signore;11 Gli fu detto: "Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore". Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
12 e dopo la commozione fuoco; e non è nel fuoco il Signore; e dopo il fuoco il sibilo d'uno vento sottile.12 Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.
13 La quale cosa udita, Elia coperse il volto suo col mantello, e uscendo istette nell' uscio della spelonca; ed ecco a lui una voce, e disse: che fai tu qui Elia?13 Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: "Che fai qui, Elia?".
14 E quegli respuose: ho zelato di zelo per il Signore Iddio degli eserciti, però che i figliuoli d'Israel hanno rotto il suo patto; egli hanno disfatto il tuo altare, e hanno morti i tuoi profeti di coltello; e sono lasciato io solo, e cercano dell' anima mia per torla via.14 Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".
15 E il Signore disse a lui: va, e ritorna per la tua via per il deserto in Damasco; e tornato che tu sarai là, ugnerai Azael re sopra Siria.15 Il Signore gli disse: "Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazaèl come re di Aram.
16 E leu figliuolo di Namsi ugnerai re sopra Israel; Eliseo figliuolo di Safat, il quale è di Abelmeula, ugnerai profeta per te.16 Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re di Israele e ungerai Eliseo figlio di Safàt, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto.
17 E sarà, chiunque fuggirà il coltello di Azael, ucciderallo Ieu; e chiunque fuggirà il coltello di Ieu, ucciderallo Eliseo.17 Se uno scamperà dalla spada di Hazaèl, lo ucciderà Ieu; se uno scamperà dalla spada di Ieu, lo ucciderà Eliseo.
18 E lascerò per me in Israel sette milia uomini, le ginocchia de' quali non s'inchinarono a Baal, e ogni bocca che non l'avrà adorato basciando la mano.18 Io poi mi sono risparmiato in Israele settemila persone, quanti non hanno piegato le ginocchia a Baal e quanti non l'hanno baciato con la bocca.
19 E partendosi indi, [Elia] trovò Eliseo figliuolo di Safat, che arava in XII iugi di buoi; ed egli era uno de' dodici aratori. E venuto Elia a lui, distese il suo mantello sopra di lui.19 Partito di lì, Elia incontrò Eliseo figlio di Safàt. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
20 Il quale incontanente, lasciati i buoi, corse dopo Elia, e disse: io ti priego ch' io basci il mio padre e la mia madre, e seguiterò te. Ed egli disse: va e ritorna, però che quella cosa ch' era mia, fatta a te.20 Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: "Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò". Elia disse: "Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te".
21 E partissi da lui, e tolse uno paio di buoi, e uccisegli, e con l' aratro de' buoi cosse la carne e diedela al popolo, e mangiarono; e levandosi, si partì e seguitò Elia, e ministrava a lui.21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.