Scrutatio

Venerdi, 16 maggio 2025 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Genesi 44


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 E comandò Iosef al dispensatore della casa sua, dicendo: empi li sacchi loro di biada, quanto ve ne puote capere, e poni tutte le pecunie nella sommità del sacco;1 Comandò poi Giuseppe al suo maestro di casa, e disse: Riempi i loro sacchi di grano, quanto posson capirne; e il denaro di ciascheduno mettilo alla bocca del sacco.
2 e lo mio nappo d'ariento, e lo prezzo che diede del grano, nella bocca del sacco del più giovane. E fatto è così.2 E la mia coppa d'argento col prezzo dato pel grano mettila in cima del sacco del più giovine. E così fu fatto.
3 E fatta la mattina, sono lasciati colli (sacchi ed) asini loro.3 E venuto il mattino, furon lasciati partire co' loro asini.
4 E già della città erano usciti, ed eransi di lungati uno poco. Allora Iosef, andato al dispensa tore della casa sua, disse: lieva su, e perseguita quelli uomini, e quando li avrai presi, dirai: perchè rendete male per bene?4 Ed eran già usciti dalla città, e avean fatto un po' di strada, allorché Giuseppe chiamato a sé il maestro di casa: Su via, disse, va' dietro a coloro, e raggiuntili dirai: Per qual motivo avete renduto male per bene?
5 Lo nappo, che voi avete involato, si è quello con lo quale beve lo signore mio, e nel quale suole augurare; pessima cosa avete fatta.5 La coppa, che avete rubato, è quella, alla quale beve il signor mio, e colla quale è solito di fare gli augurii: pessima cosa avete voi fatto.
6 E fece quegli siccome gli avea comandato. E presegli per ordine, e favello loro.6 Eseguì egli il comando. E raggiuntili ripeté parola per parola.
7 I quali respuosero: perchè favella così lo nostro signore, acciò che i servi tuoi tanto flagizio abbiano commesso?7 Risposer quelli: Per qual motivo così parla il signor nostro, quasi i tuoi servi avesser commessa sì grande scelleraggine?
8 La pecunia, che noi trovammo nella bocca de sacchi, la portammo a te della terra Canaan; e come è conseguente, che noi t'abbiamo furato, della casa del signore tuo, oro od ariento?8 Il denaro ritrovato nella cima de' sacchi noi lo riportammo a te dalla terra di Chanaan: e come dopo di ciò fia vero, che noi abbiamo rubato di casa del tuo padrone oro, o argento?
9 Appresso del quale egli fie trovato de servi tuoi, quello che tu addomandi, sia morto; e noi fiamo servi del signore nostro.9 Presso chiunque de' tuoi servi si trovi quel che tu cerchi, egli muoia: e noi saremo schiavi del signor nostro.
10 Il quale disse a loro: sia fatto secondo la vostra sentenza; appresso del quale fie trovato, egli sarà servo (mio); ma voi sarete non colpevoli.10 Quegli disse loro: Facciasi come voi avete sentenziato: presso chiunque si trovi, egli sia mio schiavo; voi altri poi sarete senza colpa.
11 Adunque affrettandosi, ponendo li sacchi in terra, ed apertoli tutti quanti,11 Gettati adunque in tutta fretta a terra i sacchi, gli aprirono un dopo l'altro.
12 incominciando a cercare del maggiore al minore, trovò lo nappo in lo sacco di Beniamin.12 E quegli avendoli frugati, principiando da quel del maggiore fino a quel del più piccolo, trovò la coppa nel sacco di Beniamino.
13 Ma quegli, stracciatosi le vestimenta, e ri caricati li asini, ritornarono in l'oppido.13 Ma quelli, stracciatesi le vesti, e ricaricati gli asini, se ne ritornarono in città.
14 E prima Iuda colli fratelli suoi andò a Iosef'; e' non s'era ancora partito del luogo; e tutti innanzi a lui parimente si gittarono in terra.14 E Giuda il primo entrò in casa di Giuseppe (perocché non era fino allora uscito di lì), e si prostrò insieme con tutti i fratelli per terra dinanzi a lui.
15 A' quali quegli disse: perchè voleste voi fare così? E ignorate voi, che non è simile a me nella sentenza dell' auguriare?15 Egli disse loro: Per qual motivo avete voi voluto trattar così? non sapete, che nissuno è simile a me nella scienza d'indovinare?
16 Al quale Iuda disse: che rispondiamo al signore mio? che favelleremo, e che cosa giusta mente potremo contendere? Iddio trovò la iniquità de servi tuoi; in verità tutti siamo servi del signore mio, e noi e colui appresso del quale è trovato lo nappo.16 E Giuda a lui: Che risponderem noi, disse, al signor mio? ovvero che diremo, o qual porteremo giusta scusa? Dio ha scoperto l'iniquità dei tuoi servi: ecco che noi siam tutti schiavi del signor nostro, e noi, e quegli, presso di cui si è trovata la coppa.
17 Rispuose Iosef: partisi da me, ch' io faccia così; colui che involò lo nappo, quegli sia lo servo mio; e voi ve n'andate liberi al padre vostro.17 Rispose Giuseppe: Guardimi il cielo dal far così: colui che ha rubato la mia coppa ei sia mio schiavo; voi poi andatevene franchi al padre vostro.
18 Ma vegnendo Iuda più presso, confidente mente disse: io ti prego, signore mio, che lo servo tuo favelli una parola nelli orecchii tuoi, e non t'adirare contra lo famulo tuo; in verità tu se ', dopo Faraone,18 Ma fattosi più dappresso Giuda animosamente disse: Concedi di grazia, signor mio, al tuo servo, ch'egli ti parli, e non ti adirare col tuo schiavo: perocché tu dopo Faraone sei
19 lo signore mio. Tu domandasti in prima li servi tuoi: avete voi padre o fratello?19 Il signor mio. Tu domandasti già a' tuoi servi: Avete il padre, o altro fratello?
20 E noi rispondemmo a te, mio signore: abbiamo padre vecchio, ed uno fanciullo piccolo, il quale nella vecchiezza sua nato è, del quale lo suo fratello di quello medesimo ventre è morto; e lui solo ha la madre sua, e lo padre teneramente ama lui.20 E noi rispondemmo a te, signor mio: Abbiamo il padre vecchio, e un fanciullo più piccolo, il quale è nato a lui in sua vecchiaia, di cui un fratello uterino morì: e questi solo rimase di sua madre; e il padre lo ama teneramente,
21 E dicesti a' servi tuoi: menate lui a me, e sopra lui io porrò gli occhii miei.21 E tu dicesti a' tuoi servi: Conducetelo a me, e io lo vedrò volentieri.
22 Rispondemmo al signore mio: non puote lo fanciullo lasciare lo padre suo; chè se lo lasciasse, si morrebbe.22 Noi replicammo al signor nostro: Non può il fanciullo scostarsi dal suo padre: perché ove si partisse, quegli morrà.
23 E dicesti a' servi tuoi: se non ci verrà il vostro fratello minore con voi, non vederete oggi mai la faccia mia.23 E tu dicesti a' tuoi servi: Se non verrà il fratello vostro minore con voi, non vedrete più la mia faccia.
24 E quando noi andammo al famulo tuo, padre nostro, narrammo a lui tutto quello che tu, signor mio, avevi a noi detto.24 Essendo noi dunque arrivati a casa del tuo servo il padre nostro, raccontammo a lui tutto quello che il signor mio avea detto.
25 E disse lo padre nostro: ritornate, e comperate a noi uno poco di grano.25 E nostro padre ci disse: Tornate a comprare un poco di grano.
26 Al quale dicemmo: noi non possiamo ire, se lo fratello nostro minore non viene con esso noi; e faremo prode insieme; altrimente, se non vi fosse, non ardiremo di vedere la faccia dell' uomo.26 Dicemmo a lui: Non possiamo andare: se il fratello nostro più piccolo verrà con noi, partiremo insieme: altrimenti senza di lui non abbiamo ardire di mirar la faccia di quell'uomo.
27 Ma quegli respuose: voi sapete che due figliuoli generò a me la moglie mia.27 A questo egli rispose: Voi sapete, come due figli partorì a me quella mia moglie.
28 E partissi l'uno, e diceste: la bestia lo devorò, e qui insino ad ora non comparisce.28 Uno uscì di casa, e mi diceste: Una fiera lo ha divorato: e finora non compare.
29 E se voi menerete questo, ed alcuna cosa gl' intervenga nella via, mi vederete li capelli miei canuti con tristizia alle parti inferiori.29 Se vi pigliate anche questo, e che qualche cosa succeda a lui pel viaggio, precipiterete con la tristezza la mia vecchiaia nel sepolcro.
30 Adunque se io entrerò al servo tuo, nostro padre, e lo fanciullo non vi sia; conciosia cosa che l'anima sua dall'anima di costui penda;30 Se io pertanto tornerò al padre nostro tuo servo, e che manchi il fanciullo (siccome dall'anima di questo pende l'anima di lui),
31 e vedrà lui non essere con esso noi, mor rassi; e menaremo, li servi tuoi, li capelli suoi ca nuti con dolore alle parti inferiori.31 Veggendo egli, che questi non è con noi, morrà, e i tuoi servi precipiteranno coll'afflizione la sua vecchiaia nel sepolcro,
32 Io proprio tuo servo sarò, lo quale ricevetti lo fanciullo nella mia fede, e promisili, dicente: se io non ti rimeno lui, sarò degno di peccato nel padre mio in ogni tempo.32 Sia io stesso tuo proprio schiavo, io, che sulla mia fede ho ricevuto questo garzone, e ne entrai mallevadore, dicendo: Se io nol riconduco, sarò per sempre reo di peccato contro del padre mio.
33 Adunque io tuo servo sarò, per lo fanciullo, in servizio del mio signore; ed il fanciullo anderà con li fratelli suoi.33 Resterò adunque io tuo servo a' servigi del signor mio in luogo del fanciullo: e questi se ne vada co' suoi fratelli.
34 Io non posso ritornare al padre mio senza il fanciullo, acciò che della tristizia, che opprimerà lo padre mio, non sia testimonio.34 Perocché non poss'io tornare al padre mio senza il fanciullo: non volendo essere testimone della miseria, che opprimerà il padre mio.