Isaiæ 65
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NOVA VULGATA | BIBBIA CEI 2008 |
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1 “ Quaesitus sum ab his, qui non consulebant me, inventus sum ab his, qui non quaerebant me. Dixi: “Ecce ego, ecce ego!” ad gentem, quae non invocabat nomen meum. | 1 Mi feci ricercare da chi non mi consultava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi: «Eccomi, eccomi» a una nazione che non invocava il mio nome. |
2 Expandi manus meas tota die ad populum rebellem, qui graditur in via non bona post cogitationes suas; | 2 Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro propositi, |
3 populus, qui ad iracundiam provocat me ante faciem meam semper, qui immolant in hortis et sacrificant super lateres, | 3 un popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine. Essi sacrificavano nei giardini, offrivano incenso sui mattoni, |
4 qui morantur in sepulcris et in locis occultis pernoctant, qui comedunt carnem suillam et ius abominabile in vasis eorum, | 4 abitavano nei sepolcri, passavano la notte in nascondigli, mangiavano carne suina e cibi immondi nei loro piatti. |
5 qui dicunt: “Recede! Non appropinques mihi, quia sanctificarem te”. Isti fumus sunt in naribus meis, ignis ardens tota die. | 5 Essi dicono: «Sta’ lontano! Non accostarti a me, che per te sono sacro». Tali cose sono un fumo al mio naso, un fuoco acceso tutto il giorno. |
6 Ecce scriptum est coram me; non tacebo, sed retribuam, et retribuam in sinum eorum | 6 Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me; io non tacerò finché non avrò ripagato abbondantemente |
7 iniquitates vestras et iniquitates patrum vestrorum simul, dicit Dominus, qui sacrificaverunt super montes et super colles exprobraverunt mihi; et remetiar opus eorum primo in sinu eorum ”. | 7 le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri, tutte insieme, dice il Signore. Costoro hanno bruciato incenso sui monti e sui colli mi hanno insultato; così io misurerò loro in grembo la ricompensa delle loro azioni passate. |
8 Haec dicit Dominus: “ Quomodo si inveniatur mustum in botro et dicatur: “Ne dissipes illud, quoniam benedictio est in eo”, sic faciam propter servos meos, ut non disperdam totum. | 8 Dice il Signore: «Come quando si trova succo in un grappolo, si dice: “Non distruggetelo, perché qui c’è una benedizione”, così io farò per amore dei miei servi, per non distruggere ogni cosa. |
9 Et educam de Iacob semen et de Iuda possidentem montes meos; et hereditabunt terram electi mei, et servi mei habitabunt ibi. | 9 Io farò uscire una discendenza da Giacobbe, da Giuda un erede dei miei monti. I miei eletti ne saranno i padroni e i miei servi vi abiteranno. |
10 Et erit Saron in pascua gregum, et vallis Achor in cubile armentorum populo meo, qui quaesierunt me. | 10 Saron diventerà un pascolo di greggi, la valle di Acor un recinto per armenti, per il mio popolo che mi ricercherà. |
11 Vos autem, qui derelinquitis Dominum, qui obliviscimini montem sanctum meum, qui ponitis Gad mensam et amphoram impletis Meni, | 11 Ma voi, che avete abbandonato il Signore, dimentichi del mio santo monte, che preparate una tavola per Gad e riempite per Menì la coppa di vino, |
12 numerabo vos in gladio, et omnes in caede corruetis; pro eo quod vocavi, et non respondistis, locutus sum, et non audistis, sed fecistis malum in oculis meis et, quod displicet mihi, elegistis ”. | 12 io vi destino alla spada; tutti vi curverete alla strage, perché ho chiamato e non avete risposto, ho parlato e non avete udito. Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che non gradisco, l’avete scelto». |
13 Propter hoc haec dicit Dominus Deus: “ Ecce servi mei comedent, et vos esurietis; ecce servi mei bibent, et vos sitietis; ecce servi mei laetabuntur, et vos confundemini; | 13 Pertanto, così dice il Signore Dio: «Ecco, i miei servi mangeranno e voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno e voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno e voi resterete delusi; |
14 ecce servi mei laudabunt in exsultatione cordis, et vos clamabitis prae dolore cordis et prae contritione spiritus ululabitis. | 14 ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per lo spirito affranto. |
15 Et relinquetis nomen vestrum in iuramentum electis meis: “Interficiat te Dominus Deus”; et servos suos vocabit nomine alio. | 15 Lascerete il vostro nome come imprecazione fra i miei eletti: “Così ti faccia morire il Signore Dio”. Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome. |
16 Quicumque benedicit sibi in terra, benedicet sibi in Deo Amen; et, quicumque iurat in terra, iurabit in Deo Amen; quia oblivioni tradentur angustiae priores, et quia abscondentur ab oculis meis. | 16 Chi vorrà essere benedetto nella terra, vorrà esserlo per il Dio fedele; chi vorrà giurare nella terra, giurerà per il Dio fedele, perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche, saranno occultate ai miei occhi. |
17 Ecce enim ego creo caelos novos et terram novam, et non erunt in memoria priora et non ascendent super cor. | 17 Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, |
18 Sed gaudebunt et exsultabunt usque in sempiternum in his, quae ego creo, quia ecce ego creo Ierusalem exsultationem et populum eius gaudium. | 18 poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. |
19 Et exsultabo in Ierusalem et gaudebo in populo meo, et non audietur in ea ultra vox fletus et vox clamoris. | 19 Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. |
20 Non erit ibi amplius infans dierum et senex, qui non impleat dies suos. Quoniam puer erit, qui centenarius moriatur; et, qui non attingat centum annos, maledictus erit. | 20 Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza, poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto. |
21 Et aedificabunt domos et habitabunt et plantabunt vineas et comedent fructus earum. | 21 Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. |
22 Non aedificabunt, ut alius habitet, non plantabunt, ut alius comedat: secundum enim dies ligni erunt dies populi mei, et operibus manuum suarum diu fruentur electi mei. | 22 Non fabbricheranno perché un altro vi abiti, né pianteranno perché un altro mangi, poiché, quali i giorni dell’albero, tali i giorni del mio popolo. I miei eletti useranno a lungo quanto è prodotto dalle loro mani. |
23 Non laborabunt frustra neque generabunt in interitum repentinum, quia semen benedictorum erunt Domini, et nepotes eorum cum eis. | 23 Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce, perché prole di benedetti dal Signore essi saranno, e insieme con essi anche la loro discendenza. |
24 Eritque: antequam clament, ego respondebo; adhuc illis loquentibus, ego exaudiam. | 24 Prima che mi invochino, io risponderò; mentre ancora stanno parlando, io già li avrò ascoltati. |
25 Lupus et agnus pascentur simul, et leo sicut bos comedet paleas, et serpenti pulvis panis eius. Non nocebunt neque occident in omni monte sancto meo ”, dicit Dominus. | 25 Il lupo e l’agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue, e il serpente mangerà la polvere, non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte», dice il Signore. |