Qoelet 8
Confronta con un'altra Bibbia
Cambia Bibbia
BIBBIA MARTINI | BIBBIA CEI 2008 |
---|---|
1 La sapienza dell'uomo sulla faccia di lui risplende: e colui che può il tutto gli cangia il volto. | 1 Chi è come il saggio? Chi conosce la spiegazione delle cose? La sapienza dell’uomo rischiara il suo volto, ne cambia la durezza del viso. |
2 Io sto intento alle parole, e ai precetti del Re Iddio, confermati con giuramento. | 2 Osserva gli ordini del re, per il giuramento fatto a Dio. |
3 Non ti allontanar di leggeri dalla sua faccia, e non perseverare nella mala opera: perocché egli fa tutto quello che vuole: | 3 Non allontanarti in fretta da lui; non persistere in un cattivo progetto, perché egli può fare ciò che vuole. |
4 E la sua parola è sommamente potente, e, nessuno può dire a lui: Perché fai tu così? | 4 Infatti, la parola del re è sovrana; chi può dirgli: «Che cosa fai?». |
5 Chi osserva i precetti non sentirà verun male: il cuore del saggio conosce il tempo, e la maniera di rispondere. | 5 Chi osserva il comando non va incontro ad alcun male; la mente del saggio conosce il tempo opportuno. |
6 Per ogni cosa v' ha il suo tempo opportuno: ma è di grande afflizione per l'uomo. | 6 Infatti, per ogni evento vi è un tempo opportuno, ma un male pesa gravemente sugli esseri umani. |
7 Il non sapere il passato, e il non potere aver novella del futuro. | 7 L’uomo infatti ignora che cosa accadrà; chi mai può indicargli come avverrà? |
8 Non è in petere dell'uomo il rattenere lo spirito, ne egli ha autorità sopra il giorno di sua morte, né gli è permesso di starsi in pace, venuta che èl a guerra; el'empietà non salverà l'empio. | 8 Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della morte. Non c’è scampo dalla lotta e neppure la malvagità può salvare colui che la compie. |
9 Io considerai tutte queste cose, e applicai il mio cuore a tutte le cose, che si fanno sotto del sole. Talora un uomo ha impero sopra un altro uomo per sua sciagura. | 9 Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando un uomo domina sull’altro per rovinarlo. |
10 Vidi degli empj portati alla sepoltura, i quali mentre tuttor viveano, stavano nel luogo santo, ed erano celebrati nella città, come persone date al bene: ma questo pure è vanità; | 10 Frattanto ho visto malvagi condotti alla sepoltura; ritornando dal luogo santo, in città ci si dimentica del loro modo di agire. Anche questo è vanità. |
11 Perocché a motivo, che non così subito è proferita la sentenza contro i cattivi, per questo i figliuoli degli uomini fanno il male senza paura. | 11 Poiché non si pronuncia una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore degli uomini è pieno di voglia di fare il male; |
12 Ma dall'essere tollerato con pazienza il peccatore quando cento volte ha peccato, io ho compreso, che saran felici quelli che temono Dio, e stanno con timore dinanzi a lui. | 12 infatti il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui, |
13 Non abbia bene l'empio, e non siano lunghi i suoi giorni, ma passino com'ombra quelli, che non temono la faccia del Signore. | 13 e non sarà felice l’empio e non allungherà come un’ombra i suoi giorni, perché egli non teme di fronte a Dio. |
14 V'ha pure un'altra vanità, che avviene sopra la terra: Vi sono de' giusti, che soffrono calamità come se avessero operato da empi, e vi sono degli empj tanto tranquilli, come se avessero operato da giusti: ma questa pure io la credo cosa vanissima. | 14 Sulla terra c’è un’altra vanità: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dai malvagi con le loro opere, e vi sono malvagi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità. |
15 Quindi io lodai il viver lieto, perché altro bene non abbia l'uomo sotto del sole, se non mangiare, e bere e questo solo egli ritragga dalle sue fatiche nel tempo, di vita conceduto a lui quaggiù da Dio. | 15 Perciò faccio l’elogio dell’allegria, perché l’uomo non ha altra felicità sotto il sole che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole. |
16 Or io applicai il mio cuore ad apprendere la sapienza, e ad osservare le distrazioni, che occupano la terra: V'ha taluno, che non chiude occhio per dormire né di giorno né di notte. | 16 Quando mi dedicai a conoscere la sapienza e a considerare le occupazioni per cui ci si affanna sulla terra – poiché l’uomo non conosce sonno né giorno né notte – |
17 E conobbi come di tutte le opere di Dio di quelle, che si fanno sotto del sole, nessun uomo trovar può la ragione; e quanto più si affatica in tal ricerca, tanto meno troverà: e quand'anche il saggio dicesse di saperla, non potrà rintracciarla. | 17 ho visto che l’uomo non può scoprire tutta l’opera di Dio, tutto quello che si fa sotto il sole: per quanto l’uomo si affatichi a cercare, non scoprirà nulla. Anche se un sapiente dicesse di sapere, non potrà scoprire nulla. |