Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

LXI - In che modo Dio manifesta se medesimo all’anima che l’ama.

Santa Caterina da Siena

LXI - In che modo Dio manifesta se medesimo all’anima che l’ama.
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— Sai in che modo manifesto me ne l’anima che m’ama in veritá, seguitando la dottrina di questo dolce ed amoroso Verbo? In molti modi manifesto la virtú mia ne l’anima, secondo el desiderio che ella ha.

Tre principali manifestazioni Io fo. La prima è che Io manifesto l’affetto e la caritá mia col mezzo del Verbo del mio Figliuolo; el quale affecto e la quale caritá si manifesta nel Sangue sparto con tanto fuoco d’amore. Questa caritá si manifesta in due modi: l’uno è generale comunemente a la gente comune, cioè a coloro che stanno nella caritá comune. Manifestasi, dico, in loro vedendo e provando la mia caritá in molti e diversi benefizi che ricevono da me. L’altro modo è particulare a quegli che sonno fatti amici, aggionto alla manifestazione della comune caritá che egli gustano e cognoscono e pruovano e sentono per sentimento ne l’anime loro.

La seconda manifestazione della caritá è pure in loro medesimi, manifestandomi per affecto d’amore. None che Io sia acceptatore delle creature, ma del sancto desiderio; , manifestandomi ne l’anima in quella perfeczíone che ella mi cerca. Alcuna volta mi manifesto (e questa è pure la seconda) dando lo’ spirito di profezia, mostrando lo’ le cose future. E questo è in molti e in diversi modi, secondo el bisogno che lo vego ne l’anima propria e ne l’altre creature.

Alcuna volta (e questa è la terza) formarò nella mente loro la presenzia della mia Verità, unigenito mio Figliuolo, in molti modi, secondo che l’anima appetisce e vuole. Alcuna volta mi cerca ne l’orazione, volendo cognoscere la potenzia mia; e lo le satisfo facendole gustare e sentire la mia virtú. Alcuna volta mi cerca nella sapienzia del mio Figliuolo, e Io le satisfo ponendolo per obietto a l’occhio de l’intelletto suo. Alcuna volta mi cerca nella clemenzia dello Spirito sancto; e alora la mia bontá le fa gustare il fuoco della divina carità, concipendo le vere e reali virtú, fondate nella caritá pura del proximo suo.