Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

XXXII - Come e’ fructi di questo arbore tanto sono diversi quanto sono diversi e’ peccati. E prima del peccato de la carnalitade.

Santa Caterina da Siena

XXXII - Come e’ fructi di questo arbore tanto sono diversi quanto sono diversi e’ peccati. E prima del peccato de la carnalitade.
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— Tanto sonno diversi e’ fructi di questo arbore che dànno morte, quanto sonno diversi e’ peccati. Alcuni ne vedi che sonno cibo da bestie, e questi sonno quegli che immondamente vivono, facendo del corpo e della mente loro come il porco che s’ involle nel loto: cosí s’ invollono nel loto della carnalità. O anima brucia, dove hai lassata la tua dignità? Tu eri fatta sorella degli angeli, ora se’ fatta animale bruto, in tanta miseria che non tanto che sieno sostenuti da me, che so’ somma purità, ma le dimonia, di cui essi sonno fatti amici e servi, non possono vedere commettere tanta immondizia.

Veruno peccato è che tanto sia abominevole e tanto tolga el lume de l’intelletto, quanto questo. Questo cognobbero e’ filosofi, non per lume di grazia, perché non l’avevano; ma la natura lo’ porgeva quello lume: cioè che questo peccato obfuscava lo ‘ntellecto; e però si conservavano nella continenzia per meglio studiare. E anco le ricchezze le gictavano da loro, acciò che ‘l pensiere delle ricchezze non l’occupasse il cuore. Non fa cosí lo ignorante falso cristiano, el quale ha perduta la grazia per la colpa sua.