8-18 Novembre 21, 1907 Amore e unione che passa tra Creatore e creatura.
La Divina Volontà - Libro 8°

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(1) Continuando il mio solito stato, stavo unendomi con Nostro Signore, facendo uno solo il suo pensiero, il palpito, il respiro e tutti i suoi movimenti coi miei, e poi mettevo l’intenzione d’andare da tutte le creature, per dare a tutti tutto questo, e siccome stavo unita a Gesù nell’Orto degli ulivi, davo ancora a tutti ed a ciascuno, ed anche alle anime purganti, le sue gocce di sangue, le sue preghiere, le sue pene e tutto il bene che Lui fece, acciocché tutti i respiri, i movimenti, i palpiti delle creature, restassero riparati, purificati, divinizzati, e la fonte d’ogni bene, quale sono le sue pene, per tutti i loro rimedi. Mentre ciò facevo, il benedetto Gesù nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, con queste tue intenzioni mi ferisci continuamente, e siccome le fai spesso, una freccia non aspetta l’altra, e sempre nuovamente resto ferito”.
(3) Ed io ho detto: “Come può essere possibile che resti ferito, e ti nascondi e mi fai tanto penare nell’aspettare la tua venuta? Queste sono le ferite, questo il bene che mi vuoi?”
(4) E Lui: “Anzi ho detto niente a tutto ciò che dovrei dirti, e l’anima stessa non può comprendere mentre è viatrice tutto il bene e l’amore che passa tra le creature e il Creatore, ché il suo operare, il dire, il soffrire, è tutto nella mia vita; ché solo facendo così può disporre a bene di tutti. Ti dico solo che ogni tuo pensiero, palpito e movimento, ogni tuo membro, qualunque tuo osso sofferente, sono tante luci che escono da te, che toccandomi le disciolgo a bene di tutti, ed Io te ne rimando triplicate tante altre luci di grazia, ed in Cielo te le darò di gloria. Basta dirti che è tanta l’unione, la strettezza che passa, che il Creatore è l’organo, la creatura il suono; il Creatore il sole, la creatura i raggi; il Creatore il fiore, la creatura l’odore, può stare forse l’uno senza dell’altro? No, certo. Credi tu che non tengo conto di tutto il tuo lavoro interno e delle tue pene? Come posso dimenticarle se escono da Me stesso, e sono una sola cosa con Me? Aggiungo ancora che ogniqualvolta si fa memoria della mia Passione, essendo un tesoro esposto a bene di tutti, è come si mettesse al banco per moltiplicarlo e distribuirlo a bene di tutti”.