Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

6-139 Ottobre 24, 1905 Le miserie della umana natura, servono per riordinare in essa l’ordine di tutte le virtù.

La Divina Volontà - Libro 6°

6-139 Ottobre 24, 1905 Le miserie della umana natura, servono per riordinare in essa l’ordine di tutte le virtù.
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(1) Considerando la mia miseria, la debolezza della natura umana, mi sentivo d’essere un oggetto tanto abominevole a me stessa, ed immaginavo come più sono abominevole innanzi a Dio, e dicevo tra me: “Signore, come si è fatta brutta la natura umana”. Or venendo, quando appena mi ha detto:

(2) “Figlia mia, niente è uscito dalle mie mani che non sia buono, anzi ho creato la natura umana bella e speciosa, e se l’anima la vede fangosa, marciosa, debole, abominevole, questo serve alla natura umana come serve il letame alla terra, che chi non capisce il tutto direbbe: Pazzo è costui che imbratta il terreno di queste lordure; mentre chi capisce sa che quelle lordure servono a fecondare la terra, a far crescere le piante, e rendere più belle e saporite le frutta. Onde, ho creato l’umana natura con queste miserie, per riordinare in essa l’ordine di tutte le virtù, altrimenti resterebbe senza esercizio di vere virtù”.

(3) Onde, vedevo nella mia mente la umana natura come se fosse tutta piena di buchi, ed in questi buchi si stava la marcia, il fango, e da dentro vi uscivano rami carichi di fiori e frutti. Quindi comprendevo che il tutto sta all’uso che ne facciamo, anche delle stesse miserie.