Scrutatio

Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

6-133 Settembre 17, 1905 Come si può partecipare dei dolori della Regina Mamma.

La Divina Volontà - Libro 6°

6-133 Settembre 17, 1905 Come si può partecipare dei dolori della Regina Mamma.
font righe continue visite 102

(1) Essendo stata molto sofferente per la privazione del mio dolcissimo Gesù, questa mattina, giorno dei dolori di Maria Santissima, dopo avere in qualche modo stentato, è venuto e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, che vuoi che tanto mi brami?”

(3) Ed io: “Signore, quello che tenete per Voi, quello bramo per me”.

(4) Ed Lui: “Figlia mia, per Me tengo spine, chiodi e croce”.

(5) Ed io: “Ebbene, quello voglio per me”. E mi ha dato la sua corona di spine e mi partecipava i dolori della croce, e dopo ha soggiunto:

(6) “Tutti possono partecipare ai meriti ed ai beni che fruttificavano i dolori in mia Madre. Chi anticipatamente si mette nelle mani della provvidenza, offrendosi a patire qualunque sorta di pene, miserie, malattie, calunnie e tutto ciò che il Signore disporrà sopra di essa, viene a partecipare al primo dolore della profezia di Simeone. Chi attualmente si trova nelle sofferenze e sta rassegnato e si tiene più stretto con Me, non mi offende e come mi salvasse dalle mani di Erode, e sano e salvo mi custodisce nell’Egitto del suo cuore, e quindi partecipa al secondo dolore. Chi si trova abbattuto di animo, arida e priva della mia presenza, e sta salda e fedele ai suoi soliti esercizi, anzi prende occasione come amarmi e cercarmi di più, senza stancarsi, viene a partecipare ai meriti e beni che acquistò la mia Madre nel mio smarrimento. Chi in qualunque occasione si trova, specie di vedermi offendere gravemente, disprezzato, calpestato, e cerca di ripararmi, di compatirmi, e di pregare per quegli stessi che mi offendono, è come se incontrassi in quell’anima la mia stessa Madre, che se avesse potuto mi liberava dai miei nemici e vi partecipa al quarto dolore. Chi crocifigge i suoi sensi per amore della mia crocifissione, e cerca di ricopiare in sé le virtù della mia crocifissione, vi partecipa al quinto. Chi sta in continua attitudine d’adorare, di baciare le mie piaghe, di riparazione, di ringraziamento ed altro, a nome di tutto l’umano genere, è come se mi tenesse nelle sue braccia, come mi tenne la Madre mia quando fui deposto dalla croce, e vi partecipa al sesto dolore. Chi si mantiene in grazia mia e vi corrisponde, e non dà a nessun altro ricetto nel proprio cuore che a Me solo, è come mi seppellisse nel centro del cuore, e vi partecipa al settimo”.