Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

6-130 Settembre 4, 1905 In tutti i tempi, Dio ha tenuto le anime che hanno ricevuto, per quanto può una creatura, lo scopo della Creazione, Redenzione e Santificazione.

La Divina Volontà - Libro 6°

6-130 Settembre 4, 1905 In tutti i tempi, Dio ha tenuto le anime che hanno ricevuto, per quanto può una creatura, lo scopo della Creazione, Redenzione e Santificazione.
font righe continue visite 83

(1) Continuando il mio solito stato, il mio adorabile Gesù mi faceva vedere la sua Sacratissima Umanità, tutte le sue piaghe, le sue pene; e da dentro le sue piaghe, fin dalle sue gocce di sangue uscivano tanti rami carichi di frutti e fiori, e pareva che mi comunicava le sue sofferenze e tutti i suoi rami carichi di fiori e frutti. Io sono rimasta meravigliata nel vedere la bontà di nostro Signore che mi partecipava tutti i suoi beni, senza escludermi di niente di tutto ciò che Lui conteneva; ed il benedetto mi ha detto:

(2) “Figlia diletta mia, non ti meravigliare di ciò che vedi, perché non sei sola o unica, perché in tutti i tempi vi ho tenuto le anime, che per quanto può una creatura, in qualche modo perfettamente, potesse ricevere lo scopo della mia Creazione, Redenzione e Santificazione, e potesse la creatura ricevere tutti i beni per cui l’ho creato, redento e santificato; altrimenti, se Io non avessi in ogni tempo, fosse pure una sola, si renderebbe frustranea tutta la mia opera, almeno per qualche tempo. Questo è ordine della mia provvidenza, della mia giustizia e del mio amore, che in ogni tempo vi tenessi almeno una sola che Io potessi parteciparle tutti i beni, e che la creatura mi desse tutto ciò che mi deve come creatura, altrimenti a che pro mantenere il mondo? In un momento lo sconquasserei. E perciò appunto mi scelgo le anime vittime, che come la divina giustizia trovò in Me tutto ciò che dovrebbe trovare in tutte le creature, e mi partecipò tutti insieme i beni che avrebbe partecipato a tutte le creature, in modo che la mia Umanità conteneva tutto, così nelle vittime trovo tutto in loro, e le partecipo tutti i miei beni. Nel tempo della mia Passione vi ebbi la mia carissima Madre, che mentre le partecipavo tutte le mie pene e tutti i miei beni, Essa come creatura era attentissima a radunare in Sé tutto ciò che mi avrebbero fatto le creature, quindi Io trovavo in Lei tutta la mia soddisfazione e tutta la gratitudine, il ringraziamento, la lode, la riparazione, la corrispondenza che dovevo trovare in tutti gli altri. Poi veniva la Maddalena, Giovanni, e così in tutti i tempi della Chiesa, onde per fare che dette anime mi fossero più gradite e potessi sentirmi tirato a dargli tutto, le prevengo prima e poi le nobilito l’anima, il corpo, il tratto, e fin la voce, in modo che una sola parola ha tanta forza, è tanto graziosa, dolce, penetrante, che tutto mi commuove e m’intenerisce, mi cambia, e dico: Ah! è questa la voce della mia diletta, non posso fare a meno di ascoltarla, sarebbe come se volessi negare a Me stesso ciò che vuole, se non debbo ascoltarla mi conviene toglierle la volontà di farla parlare, ma mandarla vuota non mai; sicché tra essa e Me, passa tale elettricità d’unione, che l’anima stessa non tutto può comprendere in questa vita, sebbene lo comprenderà con tutta chiarezza nell’altra”.