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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

6-117 Giugno 23, 1905 Chi sta unito con la Umanità di Gesù, si trova alla porta della sua Divinità.

La Divina Volontà - Libro 6°

6-117 Giugno 23, 1905 Chi sta unito con la Umanità di Gesù, si trova alla porta della sua Divinità.
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(1) Continuando il mio solito stato, stavo pensando come morì Gesù Cristo, e che Lui non poteva in nessun modo temere la morte, perché stando così unito con la Divinità, anzi trasmutato, già si trovava sicuro come uno nel suo proprio palazzo, ma per l’anima, oh! quanto è diverso. Mentre questi ed altri spropositi pensavo, il benedetto Gesù è venuto e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, chi si sta unito con la mia Umanità già si trova alla porta della mia Divinità, perché la mia Umanità è specchio all’anima, da cui riverbera la Divinità in essa; chi si trova ai riverberi di questo specchio, s’intende che tutto il suo essere è trasmutato in amore, perché figlia mia, tutto ciò che dalla creatura esce, anche il movimento degli occhi, delle labbra, il muovere dei pensieri e tutto il resto, tutto dovrebbe essere amore e fatto per amore, perché essendo il mio Essere tutto amore, dove trova amore assorbisco tutto in Me, e l’anima vi dimora in Me sicura, come uno nel suo proprio palazzo; dunque, qual timore può avere l’anima nel suo morire di venire a Me se già si trova in Me?”