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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

6-40 Maggio 30, 1904 La Passione serve come veste all’uomo. La superbia trasforma in demoni le immagini di Dio.

La Divina Volontà - Libro 6°

6-40 Maggio 30, 1904 La Passione serve come veste all’uomo. La superbia trasforma in demoni le immagini di Dio.
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(1) Trovandomi nel solito mio stato, stavo pensando ed offerendo la Passione di nostro Signore, specie la corona di spine, e lo pregavo che desse lume a tante menti accecate, che si facesse conoscere, ché è impossibile conoscerti e non amarti. Mentre questo dicevo, il mio adorabile Gesù è uscito da dentro il mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quanta rovina fa nelle anime la superbia, basta dirti che vi forma un muro di divisione tra la creatura e Dio, e da mie immagini le trasforma in demoni. E poi, se tanto ti duole e ti dispiace che le creature siano tanto accecate, che loro stesse non capiscono né veggono il precipizio in cui si trovano, e tanto ti sta a cuore che Io gli aiuti, la mia Passione serve come veste all’uomo, che gli copre le più grandi miserie, lo abbellisce e gli rende tutto il bene che per il peccato si aveva tolto e perduto, ond’Io te ne faccio un dono, acciocché te ne serva per te e per chi vuoi tu”.

(3) Nel sentire ciò mi è venuto un tal timore vedendo la grandezza del dono, e temendo che non sapessi utilizzare questo dono, e quindi dare dispiacere allo stesso Donatore, onde ho detto: “Signore, non mi sento la forza d’accettare tal dono, sono troppo indegna di tal favore, meglio tenetelo Voi che il tutto siete e tutto conoscete, a chi è necessario e conviene applicare questa veste così preziosa e d’immenso valore, ché io, poveretta, che cosa potrò conoscere? E se è necessario applicarla a qualcuno ed io non lo faccio, qual conto stretto non chiederete?”

(4) E Gesù: “Non temere, lo stesso Donatore ti darà la grazia di non tenere inutile il dono che ti ha dato, credi tu che Io ti faccio un dono per farti danno? Non mai”.

(5) Ond’io non ho saputo che rispondere, ma sono restata spaventata e sospesa, riserbandomi di sentire come la pensava la signora ubbidienza. S’intende però che questa veste altro non vuole significare che tutto ciò che operò, meritò e patì nostro Signore, dove la creatura trova la veste per coprirsi la nudità spogliata di virtù, le ricchezze per arricchirsi, le bellezze per rendersi bella ed abbellirsi, ed il rimedio a tutti i suoi mali. Onde, avendolo detto all’ubbidienza, mi ha detto che l’accettassi.