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Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

6-18 Febbraio 8, 1904 6[2] Una delle qualità di Gesù è il Dolore. Per chi vive della sua Santissima Volontà non esiste il purgatorio.

La Divina Volontà - Libro 6°

6-18 Febbraio 8, 1904 6[2] Una delle qualità di Gesù è il Dolore. Per chi vive della sua Santissima Volontà non esiste il purgatorio.
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(1) Ricordo che un altro giorno, continuando a sentirmi sofferente, vedevo che il confessore pregava nostro Signore che mi toccasse dov’io soffrivo per farmi calmare le sofferenze, e Gesù benedetto mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il tuo confessore vuole che ti tocchi per farti alleggerire le pene, ma fra tante mie qualità, Io sono pure dolore, e toccandoti, anziché diminuire può crescere il dolore, perché la mia Umanità nella cosa in che più si dilettò fu il dolore, e si diletta ancora di comunicarlo a chi ama”.

6[2] Questo capitolo ha data dal 12/02/04 perché Luisa ha dimenticato dir questo nella data corrispondente. Il confessore le ha dato l’ubbidienza di farlo

(3) E pareva che in realtà mi toccava e facevami sentire più dolore, ond’io ho soggiunto: “Dolce mio bene, in quanto a me, non voglio altro che la tua Santissima Volontà, io non guardo né se mi dolgo, né se godo, ma il tuo Volere è tutto per me”.

(4) E Lui ha soggiunto: “E questo Io voglio, ed è la mia mira su di te, e questo mi basta e mi contenta, ed è il culto più grande e più onorevole che mi può rendere la creatura, e che mi deve come suo Creatore, e l’anima facendo così, si può dire che la sua mente vive e pensa nella mia mente; i suoi occhi, trovandosi nei miei, guardano per mezzo degli occhi miei; la sua bocca parla per mezzo della mia bocca; il suo cuore ama per mezzo del mio; le sue mani operano nelle mie stesse mani; i piedi camminano nei miei piedi; ed Io posso dire: “Tu sei il mio occhio, la mia bocca, il mio cuore, le mie mani ed i miei piedi”. E l’anima può dire viceversa: “Gesù Cristo è il mio occhio, la mia bocca, il mio cuore, le mie mani ed i miei piedi”. E l’anima trovandosi in questa unione, non solo di volontà, ma personale, morendo, niente le resta da purgare, e quindi il purgatorio non la può toccare, perché il purgatorio tocca quelli che vivono fuori di Me, o in tutto o in parte”.