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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

30-36 Giugno 29, 1932 Prodigi e segreti che racchiude il vivere nella Divina Volontà. Scene commovente. Generazioni degli atti divini nella creatura. Custodia e gelosia divina.

La Divina Volontà - Libro 30°

30-36 Giugno 29, 1932 Prodigi e segreti che racchiude il vivere nella Divina Volontà. Scene commovente. Generazioni degli atti divini nella creatura. Custodia e gelosia divina.
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(1) Sono tra le braccia del Fiat Divino, il suo dominio si stende in tutto, sulla mia piccolezza, ma il suo impero non è schiavitù, no, ma unione, trasformazione in modo che la creatura senta che domina insieme, e facendosi dominare acquista la virtù di dominare la stessa Volontà Suprema. Ma mentre la mia mente nuotava nel mare del Fiat Divino, in modo che mi sentivo come affogata dalle sue onde, il mio Celeste Gesù visitando la povera anima mia, mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, il vivere nel mio Volere racchiude tanti prodigi e segreti da far strabiliare Cielo e terra. Tu devi sapere che come la piccolezza della creatura entra in Esso, si sperde nella sua immensità e la Divina Volontà la riceva nelle sue braccia per farne conquista ed il volere umano si fa conquistatrice della Divina. Ora in queste conquiste d’ambi le parte, la Divina Volontà festeggia la conquista dell’umana, facendone l’uso che vuole, l’umana volontà festeggia la grande conquista fatta della Divina e volendone fare l’uso che vuole, la spedisce al Cielo come conquista sua e portatrice di nuove gioie e felicità che possiede. La mia Volontà conquistata dall’anima non si dà indietro, bilocandosi resta e parte per la sua patria celeste solo per secondare colei che l’ha conquistata, e porta la nuova conquista che ha fatto dell’umano volere e le gioie e felicità che racchiude la Divina Volontà conquistatrice, la mia Volontà felicitante e beatificante che sta in Cielo, e la mia conquistatrice che sta in terra si tuffano insieme ed allagano le celeste regioni delle nuove gioie che possiede la mia Divina Volontà conquistatrice. Perché tu devi sapere che le gioie della mia Volontà conquistatrice sono ben distinte e diverse di quelle della mia felicitante, le conquistatrice non stanno in potere dei beati, ma in potere della creatura, che le deve mandare dalla terra e vengono formate nel mezzo del rogo del dolore e dell’amore, e sull’annientamento del proprio volere. Invece le gioie felicitante stanno in potere loro, e sono frutti ed effetti del Celeste soggiorno in cui si trovano. C’è gran differenza tra le gioie della mia Volontà conquistatrice e quella della mia felicitante, posso dire che non esistano in Cielo le mie gioie conquistatrice, ma solo in terra, ed oh! come è bello vedere la creatura, che quante volte fa i suoi atti nel mio Volere, tante volte si fa conquistatrice di Essa, e la fa partire per il Cielo, per il purgatorio, in mezzo alle creature terrestre, per dove vuole, molto più che essendo la mia Volontà dappertutto ed ovunque, non deve far altro che bilocarsi per dare il frutto, le gioie della nuova conquista che la creatura ha fatto di Essa. Figlia mia, non vi è scena più commovente, più deliziosa, più utile che vedere la piccolezza della creatura venire nella nostra Volontà Divina, fare i suoi piccoli atti e fare la sua dolce conquista d’una Volontà immensa, santa, potente, eterna, che tutto racchiude, può tutto e possiede tutto. La piccolezza della creatura nel vedersi conquistatrice d’un Fiat Divino sì interminabile, resta stupita, non sa dove mettersela, vorrebbe racchiuderla tutta in sé, ma le manca lo spazio, perciò prende per quanto può, fin a riempirsi tutta, ma vede che le restano mari immensi ancora, e facendola da proda vorrebbe che tutti prendessero un tanto bene, ecco perciò la spedisce al Cielo come sacro diritto della patria celeste, ed a chiunque la vuole, e con ansia si accinge a fare altri atti in Essa per riacquistarla tante volte per quanti atti va facendo. E’ il vero commercio divino che forma Dio e la creatura tra il Cielo e la terra”.

(3) Onde la mia mente continua a perdersi in quel Fiat che vuole sempre darsi alla creatura, e che mentre dà non finisce mai di dare. Ed il mio dolce Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, la volontà umana è la fonte e sostanza della vita della creatura, da essa attinge la vita delle opere, i pensieri della sua mente, la varietà e molteplicità delle sue parole. Se la vita umana non avesse una volontà libera, sarebbe una vita senza fonte e senza sostanza, sicché perderebbe tutto il bello, la speciosità, l’intreccio mirabile che può tessere la vita umana. Così la Divina Volontà dove regna si fa fonte, sostanza e vita degli atti fatti in Essa, onde come pensa, parla, opera, cammina, questa fonte si diffonde negli atti della creatura, e vi mette la sostanza divina, ed oh! la varietà di questi atti distinti tra loro in santità, in bellezza, in luce, in amore, quando questa fonte si diffonde negli atti di essa, fa sempre atti nuovi e forma l’armonia dell’operato divino nella creatura. Ora tu devi sapere che tutta la nostra premura è per questi atti, perché in essi si forma la generazione dei nostri atti divini nel fondo della creatura. Ed oh! il nostro contento, ché possiamo continuare la generazione dei nostri atti, ed in questa generazione ci sentiamo Dio operante, non il Dio inceppato che non possiamo svolgere la generazione degli atti nostri, perché in essa non c’è la nostra Volontà. Quindi alla nostra premura si aggiunge la nostra custodia e gelosia di questi atti, il tuo Gesù si sta dentro ed intorno della creatura per custodirla, la mia gelosia ha uno sguardo fisso per guardarli, per felicitarmi e prendermi tutto il gusto che possiede la generazione degli atti suoi operanti in essa. Del resto la nostra Volontà possiede un valore infinito, e non custodendo un solo atto di Essa sarebbe andare contro di Noi stessi. Anzi tu devi sapere che essendo fonte e sostanza del nostro Ente Supremo, la nostra potenza, santità, bontà e tutti i nostri attributi si fanno corona intorno alla nostra Volontà, ed a tutti gli atti suoi, per dipendere da Essa e fargli omaggio e custodia di tutti i suoi atti che fa, tanto in Noi quanto nella creatura. Perciò sii attenta, e lasciati dominare dal mio Volere se non vuoi perdere mai il tuo Gesù, che tanto tu sospiri, ami e vuoi”.