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Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

30-21 Marzo 13, 1932 La prigioniera ed il Prigioniero divino. La Vergine annunciatrice, messaggera, conduttrice del regno della Divina Volontà. Chi vive nella Divina Volontà, forma la creazione parlante.

La Divina Volontà - Libro 30°

30-21 Marzo 13, 1932 La prigioniera ed il Prigioniero divino. La Vergine annunciatrice, messaggera, conduttrice del regno della Divina Volontà. Chi vive nella Divina Volontà, forma la creazione parlante.
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(1) Il mio abbandono nel Fiat continua, ma sento al vivo la mia povertà estrema, la mia nullità, il dolore continuo delle privazione del mio dolce Gesù. Se non fosse per il suo Voler Divino che mi sostiene e che spesso, spesso mi affratella col Cielo, in modo che m’infonde nuova vita, io non avrei potuto tirare avanti senza di Colui che spesso spesso s’invola, si nasconde, ed io resto sul rogo dell’amore ad aspettarlo, che consumandomi lentamente, allora ripete la sua breve visitina quando giungo agli estremi. Onde pensavo tra me: “Gesù mi ha inceppato e legato con catene, che non c’è pericolo che si possano spezzare, sono in realtà la povera prigioniera. Oh! come vorrei la mia Mamma Celeste in mia compagnia, affinché sotto la sua guida potessi vivere come bisogna vivere nella Divina Volontà. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù ha ripetuto la sua breve visitina, e tutto tenerezza mi ha detto:

(2) “La mia cara prigioniera! come sono contento che ti ho inceppato e legato, perché i miei ceppi e le mie catene dicono che, solo il mio amore per tenerti a mia disposizione, ha usato ceppi e catene per renderti prigioniera solo per Me, ma sai? L’amore vuole la pariglia, se ti ho reso prigioniera, primo mi ho reso Io prigioniero per te nel tuo proprio cuore, e non volendo star solo, resi te prigioniera, in modo da poter dire: “Siamo due prigionieri, che l’uno non sa stare senza dell’altro”. Così potremo preparare il regno della mia Divina Volontà. Le opere da soli non sono piacevoli, ma la compagnia rende gradite, spinge al lavoro, raddolcisce il sacrificio e forma le opere più belle, e nel vederti chiamare la nostra Mamma Celeste come tua guida, il tuo prigioniero Gesù ha esultato di gioia nell’avere la sua dolce compagnia nel nostro lavoro. Tu devi sapere che fu Lei la vera e celeste prigioniera della mia Divina Volontà, quindi conosce tutti i segreti, le vie, possiede le chiavi del suo regno, anzi, ogni atto che faceva la Regina Prigioniera, preparava nel suo atto il posto per ricevere gli atti della creatura fatti nella Divina Volontà, ed oh! come la Sovrana Celeste sta in aspettativa e sull’attenta per vedere se la creatura opera nel mio Fiat, per prendere con le sue mani materne questi atti e chiuderli negli atti suoi come pegni, come antidoti, ché si vuole il regno della Divina Volontà sulla terra. Sicché questo regno fu già formato da Me e dalla Celeste Signora, già esiste, solo che si deve dare alle creature; per darlo è necessario conoscerlo, e siccome è la Creatura più santa, più grande e che non conobbe altro regno che il solo regno della mia Divina Volontà, occupa il primo posto in Essa, per diritto la Celeste Regina sarà l’annunciatrice, la messaggera, la conduttrice d’un regno sì santo, perciò pregala, invocala, ed Essa ti farà da guida, da maestra, e con amore tutto materno riceverà tutti gli atti tuoi e li chiuderà nei suoi, e ti dirà: “Gli atti della mia figlia sono come gli atti della sua Mamma, quindi possono stare coi miei per raddoppiare il diritto alle creature di dare il regno della Divina Volontà”. Siccome questo suo regno, Dio lo deve dare e la creatura lo deve ricevere, ci vogliono gli atti d’ambi le parti per ottenere l’intento, quindi Colei che tiene più ascendenza, più potere, più impero sul cuore divino, è la Sovrana del Cielo, i suoi atti staranno a capo col seguito degli altri atti delle creature cambiati in divini in virtù della mia Volontà, per dare il diritto ad esse per ricevere questo regno, e Dio nel vedere questi atti si sentirà mosso a darlo per quell’amore che ebbi nella Creazione, che il tutto creò per fare che la sua Volontà si facesse come in Cielo così in terra, e che ogni creatura fosse un regno della sua Volontà, ché avesse il suo totale dominio. Perciò sempre avanti nell’operare e vivere nel Fiat Supremo”.

(3) Dopo di ciò, la mia mente si perdeva nel Voler Divino ed il mio dolce Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, l’anima che entra nella mia Volontà si converte in luce, e tutti i suoi atti senza perdere nulla della loro diversità, della loro natura, e di quello che sono in sé stessi, sono vivificati ed animati dalla luce, sicché ogni atto, sebbene distinti tra loro, hanno per vita la luce del mio Fiat, ed Esso si diletta ora di formare con la sua vita di luce il pensiero, la parola, l’opera, il passo e così di seguito, e l’anima come cielo primiero animato dal Fiat, forma coi atti suoi il sole, le stelle, il mare che sempre mormora, il vento che geme, che parla, che urla, che fischia, che carezza e che forma i suoi refrigeri da luce divina al suo Creatore, a sé stessa, e scende fin nel basso delle creature, e siccome la luce è feconda e tiene virtù che da sé stessa si spande ovunque, forma le più belle fioriture, ma tutta investita di luce. Ed ecco che la mia Divina Volontà ripete la sua diletta Creazione nell’anima che vive nella sua luce, anzi, più bella ancora, perché se la Creazione è muta, e se parla eloquentemente, è sempre nel suo muto linguaggio, invece la creazione che forma nell’anima è tutta parlante, parlano il sole delle sue opere, il mare dei suoi pensieri, il vento delle sue parole, il calpestio dei suoi passi che come cammina, lascia le virtù dei suoi fiori, e tutto ciò che fa, parlano come stelle brillanti, che col loro scintillio pregano, amano, lodano, benedicono, riparano e ringraziano continuamente, senza mai cessare, quel Fiat Supremo che con tanto amore si diletta di formare in loro la bella creazione parlante, animata tutta della sua luce divina. Quindi non è meraviglia se il tuo Gesù forma la sua continua dimora in mezzo a questa creazione parlante che mi forma la mia Divina Volontà, sarebbe più meraviglia se Io non ci fosse, perché mancherebbe il Padrone, il Re che con tanto amore se l’ha formato. A che pro formarla se Io non dovessi dimorarvi dentro e godermi la mia gradita creazione parlante? Molto più che in questa creazione parlante c’è sempre da lavorare, sempre da aggiungere. Ogni suo atto è una voce di più che acquista, e che con tutta eloquenza mi parla del mio e del suo amore, ed Io debbo ascoltarla; non solo, ma voglio godermi i suoi gusti che essa mi dà. Mi piacciono tanto che li sospiro, e quindi non posso metterli da parte. Poi c’è sempre da dare, e sempre da prendere, perciò non posso lasciarla neppure un istante senza di Me, al più ora parlo ed ora faccio silenzio, ora mi faccio sentire ed ora mi sto nascosto, ma lasciare chi vive nella mia Divina Volontà non posso. Perciò sii sicura che fino a tanto tu non esca da Essa, il tuo Gesù non ti lascia, starà sempre con te, e tu starai sempre con Me”.