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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

30-19 Febbraio 24, 1932 Rinascite continue della creatura nella Divina Volontà. Come la creatura diventa protettrice delle opere divine.

La Divina Volontà - Libro 30°

30-19 Febbraio 24, 1932 Rinascite continue della creatura nella Divina Volontà. Come la creatura diventa protettrice delle opere divine.
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(1) Sono sempre tra le braccia della Divina Volontà, la quale più che madre mi tiene stretta fra le sue braccia, circondata dalla sua luce per infondermi la sua vita di Cielo, mi sembra che è tutta attenzione per avere la sua grande gloria di avere una figlia tutta di Volontà Divina, che non ha preso altro cibo, che non conosce altra scienza, né altra legge, né altri gusti o piacere che la sola sua Volontà, e perciò per tenermi occupata ed alienata da tutto, mi fa tante sorprese, mi dice tante belle cose, una più bella dell’altra, ma sempre cose che l’appartengono, in modo che la mia povera mente resta come rapita ed inabissata nelle sue braccia di luce; e siccome tutto ciò che ha fatto, ad onta che li abbia uscito fuori, ma li tiene tutti accentrati in Sé, tanto che se si guarda dentro della sua Volontà, si trova un solo atto, se si guarda fuori si trovano opere ed atti innumerevoli che non si possono numerare. Io sentivo in Essa il principio della mia esistenza, come se in quel punto stesse per uscire alla luce, ed io sono restata sorpresa, ed il mio amato Gesù, facendomi la sua breve visitina mi ha detto:

(2) “Figlia mia, nata e rinata nel mio Volere, ogni qual volta, con tutta la tua piena conoscenza, ti abbandoni nelle sue braccia di luce e vi rimani dentro, tante volte rinasci in Essa, e queste rinascite sono una più bella e speciosa dell’altra. Ecco perciò ti ho chiamato tante volte la piccola neonata della mia Volontà, perché mentre rinasci, ritorni a rinascere, perché Essa non sa stare oziosa con chi vive insieme con Lei, ma vuol sempre occuparsi col rinascere in modo continuo nella creatura, assorbendola continuamente in Sé, tanto che il mio Fiat rinasce in essa e lei rinasce nella mia Volontà. Queste rinascite d’ambi le parti, sono vite che si scambiano a vicenda, e questo è l’attestato d’amore più grande, l’atto più perfetto, rinascere, scambiarsi la vita a vicenda per potersi dire l’un l’altro: “Vedi quanto ti amo, che ti do non atti, ma vita continua”. Ecco perciò figlia mia, per chi vive nella mia Divina Volontà, Essa mette questa fortunata creatura nel primo atto della sua creazione, sente il suo principio in Dio, la virtù creatrice, vivificatrice e conservatrice del suo alito onnipotente, che se si ritira ritorna nel suo nulla donde ne uscì, e perciò sente al vivo la sua rinascita continua nelle braccia del suo Creatore, e sentendosi nel suo principio, la creatura restituisce a Dio il primo atto di vita che da Lui ricevette, che è l’atto più santo, più solenne, più bello, atto di Dio stesso”.

(3) Dopo di ciò seguivo il mio giro negli atti della Divina Volontà, ed oh! come vorrei abbracciare tutto, anche quello che hanno fatto tutti i beati, per dare in ciascun atto un onore e gloria a Dio ed ai santi, e servirmene per mezzo dei stessi atti fatti da loro stessi per onorarli, ed il mio amato Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, quando la creatura ricorda, onora, glorifica ciò che ha fatto il suo Creatore per amor suo, ed il suo Redentore per metterla in salvo, e tutti i santi, diventa protettrice di tutti questi atti. Il cielo, il sole e tutta la Creazione si sentono protetti dalla creatura, la mia vita terrestre di quaggiù, le mie pene, le mie lacrime, sentono un rifugio in essa e trovano la loro protettrice, i santi trovano nel suo ricordo, non solo la protezione, ma gli atti di loro stessi vivificati, rinnovati in mezzo alle creature, insomma si sentono ridare la vita negli atti loro. Oh! quante belle opere e virtù restano come sepolte nel basso mondo, perché non vi è chi le ricorda ed onora. Il ricordo richiama le opere del passato e le fa come presenti, ma sai tu che succede? Succede uno scambio, la creatura diventa protettrice col suo ricordo, tutte le opere nostre, la Creazione, la Redenzione e tutto ciò che hanno fatto i santi, si fanno protettrici della loro protettora, si mettono intorno ad essa per proteggerla, difenderla, le fanno da sentinella, e mentre si rifugiano in essa per essere protetti, ogni opera nostra, tutte le mie pene, e tutte le opere e virtù dei miei santi, fanno a gara, dandosi il cambio di farle la guardia d’onore perché resti difesa da tutto e da tutti. E poi, non c’è onore più grande che tu puoi dare, quando te ne servi di chiedere in ciascun atto il regno della Divina Volontà, si sentono chiamati e messi a fare da messaggeri, tra il Cielo e la terra, d’un regno sì santo. Tu devi sapere che passato, presente e futuro, tutto deve servire al regno del Fiat Divino. Ora il tuo ricordo, il chiedere per mezzo delle opere nostre, virtù ed atti di tutti questo regno, tutti si sentono messi a servizio di Esso e prendono il loro ufficio e posto d’onore. Sicché il tuo girare è necessario perché serve a preparare il regno della Divina Volontà. Perciò sii attenta e continua”.