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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

30-18 Febbraio 16, 1932 Gli atti fatti senza la Divina Volontà sono vuoti dell’infinito. Come bisogna far tutto ed aspettare gli eventi per far venire il regno della Divina Volontà. Come gli atti fatti in Essa partono per il Cielo come proprietà della Patria Celeste.

La Divina Volontà - Libro 30°

30-18 Febbraio 16, 1932 Gli atti fatti senza la Divina Volontà sono vuoti dell’infinito. Come bisogna far tutto ed aspettare gli eventi per far venire il regno della Divina Volontà. Come gli atti fatti in Essa partono per il Cielo come proprietà della Patria Celeste.
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(1) Stavo continuando i miei atti nella Divina Volontà per trovare tutti gli atti suoi e fonderli insieme, così poter dire: “Faccio ciò che Essa fa”. Oh! che felicità si sente nel pensare che io sto facendo ciò che fa la Divina Volontà. Ed il mio amabile Gesù, visitando la piccola sua figlia mi ha detto:

(2) “Figlia buona, se tu sapessi che vuoto si forma nell’atto della creatura quando non è riempito del tutto della mia Volontà, sicché in quell’atto manca la pienezza della santità, manca l’infinito, e siccome manca l’infinito, si vede un abisso di vuoto che solo l’infinito poteva riempire, perché la creatura, con tutti gli atti suoi, è stata fatta per l’infinito e quando nei atti suoi corre la mia Volontà, vi mette l’infinito e si vede l’atto di essa pieno di luce che lo tiene nel suo grembo di luce, e con l’infinità dentro che lo rende atto compiuto. Invece, quando nel atto della creatura non entra la mia Volontà come vita, principio, mezzo e fine, l’atto è vuoto, e nessuno può riempire l’abisso di quel vuoto, e se c’è il peccato, si vede in quell’atto un abisso di tenebre e di miserie da fare raccapricciare. Ora figlia mia, quanti ce ne sono questi atti nella lunghezza dei secoli vuoti dell’infinito, l’infinito respinto dall’atto umano. La mia Volontà Divina tiene diritto su ciascun atto di creatura, e per venir a regnare vuole chi vive in Essa, che andasse rintracciando tutti questi atti vuoti per pregarla, pressarla che in ciascun atto mettesse l’infinito, affinché riconoscesse in ciascun atto l’atto suo per fare che il suo dominio fosse completo, ed ancorché questi atti fossero atti passati, c’è sempre, per chi vive nella mia Volontà, da poter fare e riparare, perché in Essa c’è la potenza da poter tutto giustare e rifare, purché trova una creatura che si presta. Molto più che sono atti di creatura senza della mia Volontà, un’altra unita con la mia Volontà può giustare, ordinare ogni cosa. Ecco perciò figlia mia, te l’ho detto altre volte e lo ripeto: “”Facciamo tutto ciò che ci vuole per far conoscere la Divina Volontà e farla regnare”. Nulla deve mancare da parte nostra: preghiere, sacrificio della propria vita, prendere come in mano tutti gli atti delle creature per chiamarla a metterci del suo, affinché stia il mio ed il tuo ti amo, la mia e la tua prece che grida: “Vogliamo la Divina Volontà”. Sicché la Creazione tutta e tutti gli atti saranno come tutti coperti di Volontà Divina, ed Essa si sentirà chiamata da ciascun atto di creatura da tutti i punti, da ciascuna cosa creata, perché Io e tu abbiamo già fatto la chiamata, volendo mettere anche il sacrificio della vita in ogni cosa, ed in ogni atto, perché venisse a regnare. Questa sarà potenza innanzi al trono di Dio, forza magnetica, calamita irresistibile, che tutti gli atti gridano che vogliono la Divina Volontà regnante in mezzo alle creature, ma chi è che grida? Io e la piccola figlia del mio Volere. Quindi, come rapita scenderà a regnare. Ecco perciò i giri e rigiri nella Creazione, nei stesi atti miei, in quelli della Mamma Celeste per impegnare i nostri stessi atti divini per un regno sì santo, ed in quelli delle creature per copiarli e mettere ciò che li può mancare, ma tutti devono avere una sol voce o direttamente o indirettamente per mezzo di chi ne vuol fare il sacrificio di farsi supplitrice e riparatrice, per ottenere che venga a regnare in mezzo alle generazioni. Quindi, ciò che ti faccio fare e che faccio Io insieme con te, sono atti necessarie, preparativi, formazione, sostanze, capitali che ci vogliono, quando tutto abbiamo fatto da parte mia e da parte tua, in modo che nulla deve mancare, da poter dire: “Tutto abbiamo fatto, non ci resta altro da fare”. Come Io dissi nella Redenzione, tutto ho fatto per redimere l’uomo, il mio amore non sa che altro inventare per metterlo in salvo, e me ne partì per il Cielo aspettando che prendesse il bene che col sacrificio della mia vita li aveva formato e dato, così quando null’altro ci resta da fare per il regno della mia Volontà sulla terra, anche tu potrai venirti nel Cielo, aspettando dal Patria celeste che le creature prendano le sostanze, il capitale, il regno che già starà formato del Fiat Supremo. Perciò ti dico sempre sii attenta, non omettere nulla; quando non si può fare altro, facciamo la parte nostra, il resto, le circostanze, gli eventi, le cose, diversità di persone faranno il resto, e siccome sta già formato, uscirà da sé ed andrà avanti nel suo regnare. Una cosa ci vuole, più sacrificio a formarlo, che ad uscirlo si fa presto, ma per formarlo ci vuole chi metta la propria vita ed il sacrificio d’una volontà sacrificata con atti continui nella mia”.

(3) Dopo di ciò ha fatto silenzio e poi ha soggiunto: “Figlia mia, tu devi sapere che ogni atto di creatura tiene il suo posto intorno a Dio, come ogni stella tiene il suo posto sotto alla volta del cielo, così gli atti di essi, ciascuno tiene il posto loro, ma chi sono quelli che partono per la via reggia come proprietà della Patria Celeste, e prendono i posti più onorifici e danno gloria divina al loro Creatore? Gli atti fatti nella mia Volontà. Quando uno di questi atti partono dalla terra, s’inchinano i Cieli, tutti i beati le vanno incontro, ed accompagnano quell’atto al posto d’onore intorno al trono supremo. In quell’atto si sentono tutti glorificati, perché la Volontà eterna ha trionfato nell’atto della creatura, e ci ha messo il suo atto divino. Invece gli atti non fatti nella mia Volontà, e forse anche buoni, non partono per la via reggia, partono per le vie tortuose e fanno una lunga tappa per andare nel purgatorio, ed ivi aspettare la creatura per purificarsi insieme a vie di fuoco, e quando finiscono di purificarsi, allora partono per il Cielo per prendere il loro posto, ma non nei posti di primo ordine, ma nei posti secondari. Vedi la gran differenza? I primi atti, non appena formati, non restano neppure insieme con la creatura, perché essendo roba di Cielo non possono restare sulla terra, e perciò subito prendono il suo volo nella patria sua, non solo, ma tutti gli angeli e santi reclamano nel Cielo ciò che è stato fatto dalla Divina Volontà come roba loro, perché tutto ciò che viene fatto da Essa, tanto in terra quanto in Cielo, sono tutte proprietà della patria celeste. Perciò ogni suo piccolo atto viene reclamato da tutto il Cielo, perché sono tutti fonte di gioie e beatitudine eterne, che a loro appartengono. Tutto al contrario chi non opera nella mia Volontà”.