Scrutatio

Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

3-8 Novembre 13, 1899 Gesù soffre nel vedere soffrire le creature. Luisa si offre per consolarlo.

La Divina Volontà - Libro 3°

3-8 Novembre 13, 1899 Gesù soffre nel vedere soffrire le creature. Luisa si offre per consolarlo.
font righe continue visite 122

(1) Questa mattina il mio adorabile Gesù pareva irrequieto. Non faceva altro che andare e venire, or si tratteneva con me, or quasi tirato dal suo ardentissimo amore verso le creature andava a vedere ciò che facevano, e tutto si condoleva di ciò che soffrivano, come se Lui stesso e non loro, fosse preso da quelle sofferenze. Parecchie volte ho visto il confessore, che con la sua potestà sacerdotale costringeva Gesù a farmi soffrire le sue pene per poter placarlo, e Lui mentre pareva che non voleva essere placato, dopo si mostrava grato, ringraziava di cuore a chi si occupava a mantenere il suo braccio sdegnato, ed ora mi partecipava una sofferenza ed ora un’altra. Oh! come era tenero e commovente vederlo in questo stato! Faceva spezzare il cuore per compassione. Parecchie volte mi ha detto:

(2)Conformati alla mia Giustizia, che più non posso. Ah! l’uomo è troppo ingrato e quasi mi costringe da tutte le parti a castigarlo; me li strappa lui stesso dalle mani i castighi. Se tu sapessi quanto soffro nel fare uso della mia giustizia, ma è l’uomo stesso che mi fa violenza. Ahi! se non avessi fatto altro che comperare a prezzo di sangue la sua libertà, pure mi doveva essere riconoscente; ma quello, per farmi maggior torto, va inventando nuovi modi come rendere inutile il mio sborso”.

(3) E mentre ciò diceva, piangeva amaramente, ed io per consolarlo, gli ho detto: “Dolce mio Bene, non vi affliggete, veggo che la vostra afflizione è più che vi sentite costretto di castigare le gente. Ah! no, non sarà mai! Se Voi siete tutto per me, io voglio essere tutta per Voi, quindi sopra di me manderete i flagelli, qui c’è la vittima, sempre pronta e a vostra disposizione, potete farmi soffrire ciò che volete, e così resterà la vostra giustizia in qualche modo placata e Voi sollevato nell’afflizione che prendete nel veder soffrire le creature. E’ stata sempre questa la mia intenzione, di non conformarmi alla giustizia, perché soffrendo l’uomo, soffrirete più Voi, che lui stesso”.

(4) Mentre ciò stavo dicendo, è venuta la nostra Mamma Regina ed io mi sono ricordata che, avendo domandato al confessore l’ubbidienza di conformarmi alla giustizia, mi aveva detto che domandassi alla Vergine Santissima se voleva che mi uniformassi. Gliel’ho detto, e Lei mi ha detto: “No, no, ma prega figlia mia, e in questi giorni cerca, per quanto puoi, di tenertelo insieme e di placarlo, che molti castighi stanno preparati”.