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Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

28-7 Aprile 1, 1930 Che significa entrare nell’atto primo del Voler Divino; le goccioline che la creatura forma nel suo mare di luce. Come Iddio in tutte le cose create mette tant’atti d’amore per quante volte se ne doveva servire la creatura. Come la vita fa bisogno d’alimento.

La Divina Volontà - Libro 28°

28-7 Aprile 1, 1930 Che significa entrare nell’atto primo del Voler Divino; le goccioline che la creatura forma nel suo mare di luce. Come Iddio in tutte le cose create mette tant’atti d’amore per quante volte se ne doveva servire la creatura. Come la vita fa bisogno d’alimento.
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(1) La mia povera intelligenza si sente come tirata a valicare il mare immenso del Fiat Divino, e nel suo mare va in cerca dei suoi atti per amarli, adorarli e fargli compagnia, sicché la mia povera mente è sotto l’influsso d’una forza irresistibile che la fa andare sempre vagando in cerca degli atti del Supremo Volere. Ma mentre ciò facevo pensavo: “Qual bene faccio nel girare e rigirare nel mare del Fiat Divino? ” Ed il mio dolce Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quante volte giri nel mare del mio Voler Divino, tanti posti prendi in Esso, e vi formi le tue goccioline nel nostro mare, le quali si sperdono in Esso e restano inseparabili, e Noi sentiamo le tue goccioline che ci amano e fanno una sol vita con Noi e diciamo: “La neonata del nostro Volere ci ama nel nostro mare, non fuori di esso, è giusto che le cediamo i diritti di farla venire quante volte voglia nel nostro mare, molto più che lei non vuole altro che ciò che vogliamo Noi, e questa è la gioia più grande che ci porta, come se ci portasse nel suo piccolo grembo tutta la nostra Divina Volontà, che straripandola da tutte le parti resta eclissata nella sua luce, e Noi godiamo nel vedere la tua piccolezza racchiusa nella nostra luce”. E se tu senti la forza irresistibile di venire a fare le tue giratine nel mare del nostro Fiat, è la forza imperante di Esso che ama tanto di vedere la tua piccolezza formare le goccioline di luce nel suo mare. Ecco che significa entrare nell’atto primo del nostro Volere, la creatura che prende il suo posto in Esso e vi forma le sue goccioline. Perciò abbilo a grande fortuna il tuo girare sempre nel nostro Fiat”.

(3) Onde seguivo gli atti del Fiat Divino nella Creazione, e mi pareva che tutti palpitavano d’amore del loro Creatore verso le creature. Il cielo, le stelle, il sole, l’aria, il vento, il mare, e tutte le cose create sono in perfetto accordo tra loro, tanto che sebbene sono distinte tra loro, ma vivono come fusi insieme, tanto vero, che dove c’è la luce del sole, nel medesimo spazio sta l’aria, il vento, il mare, la terra, ma ciascuna tiene il suo palpito d’amore distinto verso la creatura. Ma mentre ciò e altro pensavo, il mio amabile Gesù stringendomi fra le sue braccia mi ha detto:

(4) “Figlia mia, il nostro Amore nella Creazione fu esuberante, ma sempre verso dell’uomo, in ogni cosa creata mettevamo tanti atti d’amore per quante volte se ne doveva servire la creatura. Il nostro Fiat Divino che mantiene l’equilibrio in tutta la Creazione ed è vita perenne di essa, come vede che la creatura sta per servirsi della luce del sole mette in esercizio il nostro Amore per farlo incontrare nella luce che la creatura riceve; se beve l’acqua, il nostro Amore si fa incontrare per dirle mentre beve: “Ti amo”. Se respira l’aria, il nostro Amore le dice ripetutamente: “Ti amo”. Se cammina, la terra le dice sotto dei suoi passi: “Ti amo”. Non c’è cosa che la creatura prenda, tocchi e veda, che il nostro Amore non faccia il suo felice incontro con la creatura col dirle: “Ti amo” per darle amore. Ma sai tu quale ne è la causa di tanta insistenza del nostro Amore? Per ricevere in ogni cosa che prenda la creatura l’incontro del suo amore. Quindi l’Amore infinito voleva incontrarsi coll’amore finito, e formare uno solo per mettere nella creatura l’equilibrio del suo Amore. E siccome la creatura se ne serve delle cose create senza neppure pensare che il nostro Amore le va incontro nelle cose che prende, per sentire il nostro ripetuto ritornello: “Ti amo, ti amo”, e se ne serve senza avere uno sguardo a Colui che gliele manda, l’amore della creatura resta squilibrato, perché non incontrandosi col nostro Amore, perde l’equilibrio e resta disordinato in tutti gli atti suoi, perché ha perduto l’equilibrio divino e la forza dell’Amore del suo Creatore. Perciò sii attenta col tuo ricambio d’amore per ripararmi tanta freddezza delle creature”.

(5) Onde seguivo il mio giro negli atti della Divina Volontà, e pensavo tra me: “Ma a che servono le mie tante volte che giro e rigiro nel Fiat Supremo per seguire gli atti suoi? Ed il mio dolce Gesù ha soggiunto:

(6) “Figlia mia, tutte le vite fanno bisogno d’alimento, senza alimento né si forma né cresce la persona, e se questo manca, c’è pericolo che le venga tolta la vita. Ora, il seguire la mia Volontà, unirsi ai suoi atti, girare e rigirare in Essa, serve a formare l’alimento per alimentare, formare e far crescere la sua Vita nell’anima tua. Essa non sa nutrirsi di altri atti se non di quelli che si fanno nel suo Volere, né si può formare nella creatura né crescere, se non entra in Essa, e coll’unione dei suoi atti vi forma il suo parto di luce, per formare la sua Vita di Divina Volontà nella creatura. E quanti più atti di Divina Volontà forma, quanto più si unisce cogli atti suoi e vive in Essa, tanto più cibo abbondante forma per alimentarla e farla crescere più subito nell’anima sua. Perciò il tuo girare in Essa è vita che forma, è alimento che serve allo sviluppo della Vita alla mia Divina Volontà nell’anima tua, e serve a preparare il cibo per alimentare la mia Volontà nelle altre creature. Quindi sii attenta e non volerti arrestare”.