Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

25-19 Gennaio 1, 1929 Pagine della sua vita che formeranno un’epoca; strenna che vuole Gesù. Circoncisione. Decisione da parte di Dio, e aspetta la decisione da parte delle creature.

La Divina Volontà - Libro 25°

25-19 Gennaio 1, 1929 Pagine della sua vita che formeranno un’epoca; strenna che vuole Gesù. Circoncisione. Decisione da parte di Dio, e aspetta la decisione da parte delle creature.
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(1) Stavo pensando che cosa potevo offrire al bambinello Gesù come strenna del primo giorno dell’anno, non sarebbe buono dargli di nuovo la mia volontà come sgabellino ai suoi piedini, oppure come trastullo nelle sue piccole manine? Ma mentre ciò pensavo il mio piccolo Gesù si faceva vedere nel mio interno dicendomi:

(2) “Figlia mia, la tua volontà è già mia, né tu sei più padrona avendomela tante volte donata, ed Io la tengo ora come sgabello, ora come trastullo nelle mie mani e ora me la chiudo nel mio cuore come la più bella conquista e come gioia segreta che mi lenisce le mie tante pene. Vuoi sapere che vorrei in questo giorno per strenna? Tutti i tuoi atti che hai fatto in quest’anno nella mia Divina Volontà, questi atti saranno tanti soli che mi metterai d’intorno, ed Io oh! come ne sarò contento nel vedere che la piccola figlia del mio Voler Divino mi ha dato per strenna i tanti soli degli atti suoi, ed Io per contraccambio ti darò grazia di duplicare questi soli degli atti tuoi fatti nel mio Volere, per darti il campo di potermi offrire una strenna più bella e più ricca”.

(3) Poi ha soggiunto: “Figlia mia, ogni manifestazione che ti ho fatto sulla mia Divina Volontà, sono come una pagina della tua vita, e se tu sapessi quanti beni racchiudono queste pagine, ognuna di esse è una corrente tra il Cielo e la terra, è un sole di più che splenderà sul capo di tutti, queste pagine saranno portavoce della patria celeste, sono passi che fa il mio Voler Divino per avvicinarsi alle creature, perciò queste mie manifestazioni su di Esso, come pagine di vita, formeranno un’epoca per le future generazioni, nelle quali leggeranno il regno del mio Fiat, i tanti passi che ha fatto per venire in mezzo a loro ed i nuovi diritti che gli cedeva per farli rientrare nel regno suo. Le mie manifestazioni sono decreti, e allora mi muovo a manifestare una conoscenza quando voglio dare quel bene che manifesto. Perciò tutto ciò che ti ho detto sulla mia Divina Volontà, sono capitali divini che ho messo fuori, quindi saranno le pagine più belle della tua vita, che racchiuderanno la lunga storia della mia Volontà ed intrecciando la storia del mondo, formerà l’epoca più bella di tutti i secoli”.

(4) Dopo di ciò stavo pensando al dolore acerbo che soffrì il bambinello Gesù nella circoncisione, appena otto giorni nato e si sottopone ad un taglio sì doloroso, e Gesù movendosi nel mio interno ha soggiunto:

(5) “Figlia mia, nella prima epoca della sua vita, Adamo, peccando, fece una ferita all’anima sua, donde uscì la mia Divina Volontà ed entrarono in ricambio le tenebre, le miserie, le debolezze, che formarono il tarlo a tutti i beni dell’uomo. Sicché se beni tiene senza della mia Divina Volontà, se pur ne tiene, sono beni tarlati, infraciditi, senza sostanza, quindi senza forza e senza valore. Ed Io che l’amo tanto, nei primi giorni della mia vita quaggiù volli sottopormi alla circoncisione, soffrendo un taglio durissimo, fino a strapparmi le mie lacrime infantili, ed in questa ferita Io aprivo le porte alla volontà umana, per farle rientrare di nuovo nella mia, affinché questa mia ferita risanasse la ferita dell’umana volontà e gli chiudesse di nuovo il mio Fiat Divino, il quale gli avrebbe tolto il tarlo, le miserie, le debolezze, le tenebre, e tutti i suoi beni, in virtù del mio Fiat onnipotente, resterebbero rifatti e ripristinati. Figlia, dacché fui concepito e dai primi giorni del mio nascere, Io mi occupavo del regno della mia Divina Volontà e come metterlo in salvo in mezzo alle creature, erano questi i miei sospiri, le mie lacrime, i miei singhiozzi ripetuti, le mie pene, dirette tutte per ristabilire il regno del mio Fiat sulla terra; perché sapevo che per quanti beni avrei dato, l’uomo non sarebbe stato mai felice, né posseduto pienezza di beni e di santità, né con la divisa della sua creazione che lo costituisce re e dominatore, è sempre l’uomo servo, debole, miserabile. Invece con la mia Volontà e col farla regnare in mezzo a loro, gli avrei dato in un sol colpo di fortuna tutti i beni, la sua reggia ed il suo dominio perduto. Sono passati circa venti secoli e non ho smesso, i miei sospiri durano ancora, e se tante conoscenze della mia Divina Volontà ti ho manifestato, non sono altro che le mie lacrime parlanti ed i caratteri incancellabili delle mie pene e sospiri, che formandosi parole si manifestano a te, per farti vergare sulla carta, coi modi più teneri e convincenti, ciò che riguarda il mio Voler Divino e come vuol regnare come in Cielo così in terra. Quindi la nostra parte Divina ha deciso con decreti incancellabili ed irremovibili, che la nostra Divina Volontà venga a regnare sulla terra, e non c’è chi ci sposta, e come segno di ciò abbiamo spedito dal Cielo l’esercito delle sue conoscenze, se ciò non fosse, non valeva la pena di mettere a repentaglio i tanti valori d’una Volontà Divina, come per tanti secoli sono stati nascosti all’uomo, così potevano continuare. Ora aspettiamo la parte delle creature, che temporeggiano ancora a decidersi, specie quelli che temporeggiano d’occuparsi di far conoscere i segreti del mio Voler Divino ed il gran bene delle sue conoscenze. Volontà umana quanto mi sei ingrata, aspetto la tua decisione per darci il bacio ed il regno che ti ho preparato, e tu temporeggi ancora? Figlia mia, prega e da parte tua non mettere nessun ostacolo ad un tanto bene che sarà lo sfoggio più grande del nostro amore”.