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Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

22-21 Agosto 25, 1927 Rapporti tra i tralci e la vite. L’anima depositaria della Divina Volontà.

La Divina Volontà - Libro 22°

22-21 Agosto 25, 1927 Rapporti tra i tralci e la vite. L’anima depositaria della Divina Volontà.
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(1) Mentre pregavo mi son trovata fuori di me stessa e tra le mie braccia il mio dolce Gesù. Ed io stringendolo forte al mio cuore gli ho detto: “Dimmi Amor mio, quali sono i rapporti tra me e Te? ” E Gesù, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia, vuoi saperlo? I rapporti che passano tra Me e te sono come i rapporti che passano tra i tralci e la vite. La vite forma i tralci, essi ricevono gli umori vitali per vegetare dalla vite, per vestirsi di pampini e di uva. Sicché tra la vite ed i tralci passa tale unione, che i tralci non possono né formarsi né aver vita senza di essa e la vite non farebbe nessuna figura, né pompa di sé, né darebbe frutto senza dei tralci. Perciò l’una e l’altro hanno tali rapporti tra loro, tali vincoli d’unione, che formano la stessa vita e sono inseparabili tra loro. E se si separano, la vite resta sterile, senza sfoggio e senza frutto ed i tralci perdono la vita e seccano. Ora la vite è il tuo Gesù, il tralcio sei tu, i rapporti tra Me e te sono inseparabili. Uno è il sangue che circola nelle nostre vene, una la Volontà, uno il palpito ed Io formo la tua vita e tu formi la mia gloria ed il mio frutto ed Io mi diletto di riposarmi all’ombra delle folte pampini del tuo tralcio e di cogliere l’uva della mia vite e di gustarle a mio piacere”.

(3) Ed io: “Ma dimmi ancora Vita mia e la tua Volontà, come sta in me? ” E Gesù ha soggiunto con una dolcezza indicibile:

(4) “Figlia mia, la mia Volontà sta in te come depositaria di tutti gli atti suoi, perché la mia Volontà, quando fa un atto, non lo depone fuori di Essa, mancherebbe lo spazio, la decenza, la santità e tutto ciò che si conviene per conservare i suoi atti, perciò non può deporli altrove, se non che in Sé stessa. Chi può mai tenere lo spazio di ricevere tutto il cielo con le sue stelle? Il Sole con la larghezza della sua luce, il mare con la vastità delle sue acque, la terra con la molteplicità delle sue piante? Nessuno. Quindi per poter deporre gli atti suoi si necessita la mia stessa Volontà Divina. Ora stando Essa in te, di tutti gli atti suoi ne fa il deposito in te, perché nel suo Fiat trova larghezza, santità, degna di Essa. Se tu sapessi quale ne è il contento del mio Eterno Fiat, che trova nella creatura dove poter deporre gli atti suoi, causa primaria perché per la creatura furono fatti! Quindi tutti gli atti della mia Divina Volontà sono in te e da te escono e portano insieme la gloria ad essi dovuti. Oh! come si sente contraccambiata ché trova in tutti gli atti suoi che la creatura gli dà la gloria alla sua luce, alla sua santità, alla sua immensità e trovando il bacio di lei, la gloria, l’amore, si sente talmente tirata di formare altri atti più belli, degni del mio eterno Fiat, solo per amore di colei che ne può fare il deposito, per ricevere i nuovi suoi baci, il suo amore, la sua gloria. Ecco perciò dove sta la mia Volontà sta tutto: Sta il Cielo, il sole, il mare e tutto. Nulla le può mancare di tutte le sue opere, tutto contiene, tutto conserva, per tutto tiene spazio, per tutto racchiudere in sé”.