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Martedi, 20 maggio 2025 - San Bernardino da Siena ( Letture di oggi)

22-19 Agosto 17, 1927 Tutto ciò che si fa nel Divin Volere diventa proprietà universale. Che significa girare nelle opere divine.

La Divina Volontà - Libro 22°

22-19 Agosto 17, 1927 Tutto ciò che si fa nel Divin Volere diventa proprietà universale. Che significa girare nelle opere divine.
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(1) Il mio vivere nel Voler Divino è continuo e mentre seguivo i suoi atti innumerevoli, il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutto ciò che la creatura fa nella mia Divina Volontà è proprietà universale, perché essendo Essa proprietà di Dio, tutto ciò che si fa nel Fiat Divino diventa proprietà divina. E siccome l’Ente Supremo per natura, per diritto, per potenza creatrice, come Creatore di tutte le cose è il solo Padrone universale di tutto, perciò tutto ciò che l’anima fa nel mio Volere acquista i diritti universali e tutto ciò che si rende universale, diventa proprietà di tutti, sicché tutti possono prendere ciò che si rende universale. Molto più che le proprietà universali di Dio, col darsi a tutti, non scemano mai, danno e nulla perdono, perde forse il sole col dare la sua luce a tutti? Oppure godono meno della sua luce perché tutti la ricevono? Nulla perde il sole e le creature tanto godono della sua luce tanto se fosse una sola, ugualmente godono che la ricevono tutti; perde forse Iddio perché si dà a tutti, oppure hanno meno le creature perché è il Dio di tutti? Affatto, né l’uno, né l’altro perdono nulla. Ora qual gloria, quale onore non mi dà l’anima che vive nel mio Volere e che opera in Esso, che stende i suoi atti nelle proprietà universali di Dio, in modo che più che sole tutti possono prendere i beni degli atti suoi e qual gloria per essa che più che sole investe tutti e con la sua luce si gira intorno a tutti per imboccargli la sua luce, gli atti suoi, il suo amore? ”

(3) Onde in questo mentre vedevo come se l’amato Gesù mio si mettesse in via per lasciami ed io ho gridato forte: “Gesù che fai? Non mi lasciare che io non so come vivere senza di Te”. E Gesù rivolgendosi a me mi ha detto:

(4) “Figlia mia, posso lasciare la mia Volontà Divina, i miei atti, i miei possedimenti? Non posso, perciò non avere paura, che non ti lascio”.

(5) Ed io: “Eppure Amor mio mi lasci, quante volte giro e rigiro per tutta la Creazione e non ti trovo; riprendo il mio giro per tutte le opere tue della Redenzione sperando di trovare Colui che amo, ma invano, giungo fino nei mari degli atti della Sovrana Regina credendo che te ne stai con la Mamma nostra, ma ché, le mie ricerche finiscono nel dolore di non trovarti, tanto che mi viene il pensiero di non girare in tutte le opere tue quando non trovo Colui che mi dà la vita ed è tutto per me”. E Gesù spezzando il mio dire ha soggiunto:

(6) “Figlia mia, se tu non fai il tuo giro completo in tutte le opere nostre ed in quelle della Regina del Cielo, sai tu che significa girare nella Creazione ed in tutto ciò che a Noi appartiene? Significa amare, apprezzare, possedere le nostre opere ed Io non mi sentirei felice pienamente se vedessi che la piccola figlia del mio Volere non possiede ciò che posseggo Io, né sta a giorno, né gode di tutte le mie ricchezze. Troverei tanti vuoti in te che non ci sono in Me, vuoti d’amore completo, vuoti di luce, vuoti di piene conoscenze delle opere del tuo Creatore. Sicché la tua felicità non sarebbe piena ed Io non trovando in te la pienezza di tutto, mi sentirei i tuoi vuoti e la tua felicità a metà. Come pure la nostra Regina Mamma, se vedesse che non possedessi i suoi mari di grazie sentirebbe che la sua piccola figlia non è pienamente ricca, né felice. Figlia mia, avere una sola Volontà Divina per vita e non possedere le stesse cose non può essere. La Volontà Divina dove regna vuole tutto possedere ciò che ad Essa appartiene, non vuole disparità, perciò deve possedere in te ciò che possiede in Me e nella Vergine Regina ed il tuo girare in tutte le opere sue serve come conferma del suo regnare in te. E poi, non sai tu stessa quante cose non apprendi nel girare in tutte le opere del mio Fiat Supremo? E quante cose ti manifesta, tanti possessi ti dà. E se, per chi vive nel mio Volere, non possedesse tutti i nostri beni, succederebbe come ad un padre che mentre lui è ricco e felice, il figlio non gode tutte le sue ricchezze e non è felice al par di lui, non si sentirebbe il padre spezzare la pienezza della sua felicità per causa del figlio? Questa sarà la base, la sostanza, la bella caratteristica del regno del mio Fiat Divino: Una la Volontà, uno l’amore, una la felicità, una la gloria tra Creatore e creatura”.