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Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

22-17 Agosto 12, 1927 Come la preghiera incessante vince Iddio. Sconvolgimento della natura. Le tre fontanine. Preparamenti di guerre mondiali.

La Divina Volontà - Libro 22°

22-17 Agosto 12, 1927 Come la preghiera incessante vince Iddio. Sconvolgimento della natura. Le tre fontanine. Preparamenti di guerre mondiali.
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(1) Mi sentivo sotto l’incubo tremendo della sua privazione, ero oppressa, smaniavo, mi sentivo tanto male che non ne potevo più. Ed il mio adorabile Gesù, dopo d’avermi bene bene premuta sotto d’un torchio sì doloroso, avendo compassione della mia estrema afflizione mi ha stretto forte fra le sue braccia dicendomi:

(2)Povera figlia, come stai male. Coraggio, non voglio che ti riduci in questi estremi, ti opprimi troppo, eppure dovresti consolarti, il tuo interno è un parlare continuato innanzi alla Maestà Divina e un atto continuato. E un parlare senza mai cessare di volere il regno del mio Fiat Divino innanzi a Dio, porta con sé la certezza della vittoria. Sicché o hai vinto o stai per vincere. Un fare e un dire continuo acquista la natura di una potenza vincitrice presso Dio e Dio come se perdesse la forza resistibile e l’anima acquista la forza vincibile. Succede un cambio: Dio disarmato e l’anima armata dalle armi divine, ma all’Ente Supremo non gli è dato resistere. Ti parrà a te poco quel chiedermi di continuo il regno dell’Eterno mio Volere? Girare per tutta la Creazione, rigirare in tutti gli atti che Io feci nella Redenzione, nei mari degli atti d’amore e di dolore della Sovrana Regina del Cielo per chiedere il regno mio? Nulla chiedi per te e giri e rigiri e chiedi e richiedi che la mia Divina Volontà sia conosciuta, che domini e regni. In ciò non entra ombra d’umano, né interesse proprio e la preghiera è l’atto più santo e divino, è preghiera di cielo, non di terra, perciò la più pura, la più bella, la invincibile che racchiude solo l’interesse della gloria Divina. Finora nessuno mi ha pregato con tanta insistenza. Mi pregò la Mamma mia con tale insistenza per la Redenzione e ne fu vincitrice, ma per il regno della mia Volontà nessuno finora con l’insistenza di vincere un Dio. Perciò la tua insistenza dice molto, lo stesso sconvolgimento di tutta la natura dice molto. In questi tempi tutti gli elementi sconvolgendosi sono forieri di beni ed è necessario per riordinare il regno mio. E’ la cosa più grande, perciò ci vuole lo sconvolgimento per purificare la terra, perciò non voglio che ti opprimi troppo, ma segui piuttosto il tuo continuo volo, la tua insistenza per acquistare la forza completa di vincere il regno del Fiat Supremo”.

(3) Ond’io continuavo a pregare e mi sentivo una mano posare sul mio capo e da questa mano uscivano tre fontanine, una menava fuori acqua, un’altra fuoco e l’altra sangue che inondavano la terra, nelle quali erano travolte genti, città e regni. Era raccapricciante il vedere i mali che verranno e pregavo il mio amato Gesù che si placasse e gli chiedevo delle sofferenze per far risparmiare i popoli e Gesù mi ha detto:

(4) “Figlia mia, si uniranno insieme acqua, fuoco e sangue e faranno giustizia. Tutte le nazioni si stanno armando per guerreggiare e questo irrita maggiormente la giustizia divina e dispone gli elementi a far vendetta di loro, perciò la terra sboccherà fuoco, l’aria manderà fontane di acque e le guerre formeranno fontane di sangue umana in cui molti scompariranno, città e regioni resteranno distrutte. Che malvagità dopo tanti mali di una guerra subita, ne preparano un’altra più terribile e cercano di muoversi quasi tutto il mondo come se fosse un solo uomo, non dice questo che il peccato è entrato fin nelle ossa da trasformare la stessa natura in peccato? ”

(5) Oh! come mi sentivo male nel sentire ciò e pregavo Gesù che mettesse da parte la giustizia facendo uscire in campo la misericordia e se voleva una vittima, ero pronta, basta che venissero risparmiate le genti e se ciò non vuoi cedermi, portami dalla terra, non posso più stare, le tue privazioni mi danno morte continua, i flagelli mi torturano e poi come posso vivere quando non posso con le mie pene risparmiare le pene dei nostri fratelli? Gesù! Gesù! pietà di me, pietà di tutti, placatevi e contenta la tua piccola figlia.

(6) In questo mentre non so come mi sono sentita investire da pene che da qualche tempo io non sentivo più, io non so dire ciò che ho passato; e ciò mi dà speranza che i gravi mali siano almeno in parte risparmiati.