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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

19-18 Maggio 6, 1926 Come quelli che vivono nel Voler Divino sono i primi innanzi a Dio e formano la sua corona.

La Divina Volontà - Libro 19°

19-18 Maggio 6, 1926 Come quelli che vivono nel Voler Divino sono i primi innanzi a Dio e formano la sua corona.
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(1) Stavo secondo il mio solito fondendomi nel santo Voler Divino e pregavo la Mamma Celeste che venisse insieme con me, che mi desse la sua mano, affinché guidata da Lei potessi ricambiare il mio Dio di tutto quell’amore, di quell’adorazione e gloria che tutti gli devono. Ora, mentre ciò dicevo, il mio amato Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tu devi sapere che i primi innanzi alla Maestà Suprema sono quelli che sono vissuti nel mio Volere e che mai sono usciti dalla mia Volontà. La mia Mamma venne nel mondo dopo quattromila anni, eppure innanzi a Dio fu prima d’Adamo; i suoi atti, il suo amore, stanno nel primo ordine delle creature, sicché sono gli atti suoi prima di tutti gli atti delle creature, perché fu Essa la più vicina a Dio, vincolata coi vincoli più stretti di santità, d’unione e di somiglianza, e col vivere nel nostro Volere i suoi atti si rendevano inseparabili dai nostri, e come sono inseparabile, si rendono gli atti più vicini, come cosa connaturale al suo Creatore. Il prima e il dopo nella nostra Volontà non esiste, ma tutto è come atto primo, perciò chi vive nella mia Volontà, ad onta che venisse l’ultima, è sempre prima di tutto. Sicché non si guarderà l’epoca in cui le anime usciranno alla luce del tempo, ma si guarderà se la Vita della mia Volontà è stata in esse come centro di vita, regnante e dominante in tutti i suoi atti come regna e domina nel seno della Divinità, queste saranno le prime, i loro atti fatti nel nostro Volere si eleveranno su tutti gli atti delle altre creature e tutti resteranno dietro, perciò queste anime saranno la nostra corona. Vedi, come tu chiamavi la mia Mamma nel mio Volere per ricambiarmi dell’amore, adorazione e gloria, il mio Volere vi ha unito insieme, e l’amore, la gloria, l’adorazione che faceva la Sovrana Regina sono diventati atti tuoi, e i tuoi della mia Mamma, la mia Volontà tutto ha messo in comune, e gli uni si sono resi inseparabili dagli altri, ed Io sentivo in te la voce della mia Mamma, il suo amore, la sua adorazione, la sua gloria, e nella mia Mamma sentivo la voce tua che mi amava, mi adorava, mi glorificava; come mi sentivo felice, trovare e sentire la Mamma nella figlia, la figlia nella Mamma. La mia Volontà unisce tutti e tutto, non sarebbe vero vivere nel mio Volere né operato della mia Volontà, se tutto ciò che ad Essa appartiene e tutto il suo eterno operato non l’accentra nell’anima che in Essa vive e tiene il suo Regno e dominio. Se ciò non fosse, il Regno della mia Volontà sarebbe un Regno diviso, ciò che non può essere, perché la mia Volontà unisce tutto insieme il suo operato, e ne fa un atto solo, e se si dice che crea, redime, santifica e altro, sono gli effetti di quell’atto solo che mai cambia azione. Perciò chi vive nel mio Volere la sua origine è eterna, inseparabile dal suo Creatore e da tutti quelli in cui la mia Volontà ha tenuto il suo Regno ed il suo dominio.